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Processo Denise Pipitone, intercettate tre voci femminili

di Mamma Licia

27 Febbraio 2013

Si è svolta ieri, presso il Tribunale di Marsala (Trapani), la 31esima udienza del processo per il sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo il 1° settembre 2004.

Al centro dell’udienza le intercettazioni ambientali del 24 novembre 2004 depositate ieri dal perito nominato dal Tribunale, Carla Ciriaco, circa lo scambio di battute registrate dalla cimice posta sullo scooter di Jessica Pulizzi, la sorella per parte di padre di Denise e principale imputata della scomparsa della bambina, con l’accusa di concorso in sequestro di minore.

Secondo quanto deposto da Carla Ciriaco, c’erano due donne a bordo del motorino mentre questo era in movimento. Una parlava in dialetto, l’altra con accento italiano. Subito dopo aver spento e parcheggiato lo scooter su un marciapiede di via Pirandello, una terza voce femminile si è sovrapposta alla seconda. “C’è un piccolo dialogo fra le tre sulle vacanze – ha spiegato il perito – poi le tre voci di donne si allontanano”. Subito dopo (42 secondi dal momento in cui il motorino viene spento) si percepirono due voci maschili in lontananza:

– “Va pigghia a Denise, ma Peppe chi ti rissi? Ma dunni l’ha purtari (Vai a prendere Denise, ma Peppe cosa ti ha detto? Ma dove la devo portare”)

– “Fora” (Fuori)

In precedenza, l’ispettore di polizia Vincenzo Todaro, ascoltato come teste, aveva detto che le due donne a bordo dello scooter erano Jessica Pulizzi e la sorella Alice, indagata di reato connesso in un secondo filone di inchiesta. In seguito a questa intercettazione erano state interrogate dalla polizia tredici persone che avevano figlie con il nome di Denise, ma non ci sarebbero stati risultati significativi.

Oltre al perito Carla Ciriaco, ieri sono stati sentiti altri testi, tra i quali il titolare della concessionaria Aprilia, dove Jessica Pulizzi aveva acquistato lo scooter, e dell’officina convenzionata dove la ragazza aveva detto di aver portato il motorino la mattina della scomparsa di Denise, tra le 8.30 e le 9.00. Circostanza, questa, smentita dalla testimonianza del titolare della concessionaria che ha detto di non aver visto Jessica quella mattina.

Presenti ieri in aula i genitori di Denise, Piera Maggio e Piero Pulizzi.

La prossima udienza è stata fissata il 12 marzo alle ore 15.00.

 



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