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Pistorius uccide la fidanzata a colpi di pistola: video ricostruzione dell’omicidio

di Gioela Saga

01 Marzo 2013

pistorius ricostruzione della scena del crimineSecondo i notiziari ABC news e BBC news di Pretoria, sono stati parecchi i motivi per cui a Oscar Pistorius è stata concessa la libertà provvisoria su cauzione. Finalmente dopo 4 giorni di sedute si è giunti a questa conclusione venerdì scorso 22 febbraio.

Punto per punto, nelle varie udienze, si sono presi in esame le prove che erano state raccolte dal capo detective Hilton Both, poi rimosso per diversi errori commessi e per non avere proprio un passato trasparente alle spalle.

  • La vicenda è stata parzialmente ricostruita ma non ci sono prove effettive per la colpevolezza di Pistorius e non ci sono prove soprattutto che contraddicano la sua versione che, fino a prova contraria, è l’unica che si possieda.

Veniamo a come la difesa ha smontato, per ora, l’accusa:

Oscar dice di essere stato svegliato di soprassalto da alcuni rumori di un ipotetico intruso mentre era nella camera in cui tutti e due (Oscar e Reeva) stavano dormendo, sostiene di aver preso la suapistorius ricostruzione delitto pistola tenuta sotto il letto, si è poi precipitato verso il bagno da dove venivano i rumori e ha sparato i fatidici 4 colpi.

L’accusa si è battuta fortemente per dimostrare che era impossibile che l’atleta non si accorgesse che Reeva non dormiva più accanto a lui perché avrebbe dovuto scavalcarla per andare verso il bagno ma la difesa ha invece sostenuto che non è solo la strada più breve che a volte si prende, nulla vieta che Oscar si fosse diretto in bagno senza girarsi dalla parte della ragazza che presumeva stesse dormendo.

L’accusa aveva detto che in camera si erano trovati aghi e testosterone che ipotizzavano l’uso di doping da parte di Oscar, ma tutto ciò è stato smentito dalla difesa che ha sottolineato come è solo una “presunzione” da parte del detective perché i risultati dei test di laboratoro hanno dimostato che si tratta di uno stimolante sessuale.

I due testimoni chiave che avevano sentito litigare Oscar e Reeva prima degli spari dicevano che urla e rumori venivano dalla direzione della casa dei due, ma la difesa ha dimostrato che almeno uno dei due testimoni era a più di 600 metri dalla casa, distanza che non gli può consentire di determinare con certezza la direzione e il riconoscimento delle voci.

L’esame post mortem sulla modella rivela che la vescica della ragazza era stata appena svuotata, fatto che comproverebbe il fatto che la ragazza fosse solo fatalmente andata a fare pipì e non si fosse nascosta o riparata in bagno per difendersi dalle minacce.pistorius ricostruzione scena del delitto

Altra circostanza assolutamente ancora da verificare è l’uso delle protesi da parte di Pistorius. I rilevamenti balistici dell’angolazione dello sparo non consentono ancora, con esattezza, di determinare se Oscar abbia sparato indossando le protesi, circostanza che suffragherebbe la premeditazione da parte di Oscar. Ciò che è stato rilevato fino ad ora lo suggerisce ma non lo prova.

Il campione si è mostrato tesissimo in aula, ha lottato per trattenere le emozioni davanti a un muro di giornalisti e telecamere.

Il giudice Desmond Nair ha deciso per la scarcerazione su cauzione, ridicolizzando anche sull’ipotesi di un pericolo di fuga, certo che non si possa in alcun modo influenzare i testimoni. “Oscar è un volto noto, non si poteva certo ipotizzare che prendesse il primo aereo e fuggisse, si dileguasse o ancor meno che non voglia andare fino in fondo per chiarire la sua posizione” dice l’avvocato Leewelyn Curlewis.

La libertà vigilata, pagata a caro prezzo, un milione di rand, equivalente a 113mila dollari, è soggetta comunque a molte e grosse restrizioni.

Oscar non potrà lasciare Pretoria, non potrà bere alcolici ne’ tantomeno fare uso di droghe, Pistorius ha dovuto consegnare il suo passaporto e tutte le armi da fuoco in suo possesso, non potrà avere alcun contatto con i testimoni. Durante il periodo della libertà condizionata dovrà presentarsi due volte a settimana alla stazione di polizia locale. Resta comunque in piedi l’accusa di omicidio volontario premeditato in attesa del processo che inizierà il 4 giugno.

Al termine del’udienza i famigliari di Oscar si sono abbracciati e si sono sentiti sollevati. Lo zio Arnold Pistorius ha dichiarato che è certo che anche se la situazione è seria, Oscar ha un carattere tenace e riuscirà ad uscirne a testa alta, a superare e sopravvivere anche a questa vicenda.



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