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Violenza sui minori: la Dozier School, il riformatorio delle torture

di Alessandra Albanese

05 Marzo 2013

Marianna, Florida. un servizio recente del quotidiano britannico The Independent riporta alla luce una storia che ha percorso tutto il XX secolo con un epilogo che fa rabbrividire.

Si parla della Dozier School, un riformatorio per minorenni fondato nel 1900 e chiuso definitivamente nel 2010.

La scuola è sempre stata oggetto di accuse per il trattamento che ha sempre riservato ai ragazzi che venivano accolti.

A seguito di numerose testimonianze infatti l’istituto fu chiuso e nel 2011 vennero avviate alcune indagini federali.

Indagini che hanno portato alla scoperta di 50 cadaveri seppelliti nei terreni della scuola.

Le pressioni sulla riapertura delle indagini sono provenute da alcuni sopravvissuti, dai parenti delle vittime della scuola e dal senatore della Florida Bill Nelson.

Un team guidato da Erin Kimmerle, è stato incaricato di setacciare i terreni e gli edifici, ed ha fatto la macabra scoperta dei 50 corpi. “Il nostro scopo è quello di spiegare che questi bambini erano, quello che è successo a loro e di capire che cosa è la storia che deve essere raccontata.” sostiene Kimmerle.

Già tempo fa un gruppo di ragazzi sopravvissuti fondò un gruppo chiamato “The White House boys” formatosi per condividere un dolore comune, che è stato il periodo della loro permanenza. Un libro è stato pubblicato in seguito, che definì l’istituto “Un campo di concentramento per ragazzini”.

Molte le testimonianze raccolte negli anni. Percosse, abusi, violenze sessuali.

Le torture venivano spacciate per atti di “disciplina”, così da raddrizzare i ragazzi. Li frustavano nudi, li torturavano in ogni modo. Tra le tante testimonianze, Thomas McSwaine, 42 anni, racconta a The Independent:

“Una volta i guardiani hanno svegliato alcuni ragazzi, li hanno portati all’esterno nel campo e hanno detto di loro di sparare alle ‘cose in movimento’: hanno dovuto sparare a dei ragazzini neri all’interno del campo”.

Il Professor Kimmerle estenderà la sua ricerca anche nel vicino cimitero di Boot Hill e nelle altre aree del campus. Con ogni probabilità si procederà con la riesumazione dei corpi, per far luce sull’accaduto e restituire giustizia alle famiglie delle vittime.



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