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Un cuore nuovo per la piccola Emma, la bimba che incontrò il suo cane in ospedale

di Federica Federico

10 Marzo 2013

Un cuore nuovo per la piccola Emma, la bimba che incontrò il suo cane in ospedaleEmma, la piccolissima bambina dal cuore sfortunato, ricoverata all’Infantile Regina Margherita di Torino era da lungo tempo in attesa di un trapianto che le salvasse la vita.

La bambina, che viveva solo grazie allo straordinario lavoro dei medici e al supporto di un cuore meccanico impiantatole nel petto, era diventata la bambina d’Italia da quando al sesto piano dell’ospedale torinese era salito Blek, il cane spinone della famiglia di Emma.

L’incontro speciale era stato voluto e reso possibile dalla equipe medica del Regina Margherita per “portare la casa di Emma in ospedale”, ovvero per avvicinare l’ambiente familiare a quello ospedaliero. Emma col suo battito cardiaco meccanico, artefatto e condizionato non poteva neanche pensare di lasciare la sua camera d’ospedale.

Oggi nel petto di Emma è tornato a battere un cuore umano, due giorni fa a Torino è giunto un “cuore nuovo” che è stato prontamente alloggiato nel petto di Emma.

Stando a quanto emerge dalle fonti giornalistiche il piccolo cuore ed Emma stanno facendo amicizia, l’intervento sarebbe andato bene e si attende di assistere al ritorno graduale della piccola alla normalità.

Naturalmente un cuore è un cuore, è una vita! E quindi il cuore che sta restituendo ad Emma la speranza cuoredi vivere serenamente arriva da una tragedia e rappresenta anche la vita interrotta di una piccola creatura.

Questo elemento di profonda tristezza e desolazione non deve oscurare però un dato ulteriore e opposto: Emma dimostra i sapienti progressi della scienza medica resi possibili anche grazie al trionfo della umana solidarietà. È importante ribadire il concetto di solidarietà umana quando si parla di trapianti, ciò perché il trapianto pretende un lutto e immediatamente un espianto autorizzato, ovvero una donazione: la donazione degli organi.

Per quanto la sola idea della donazione degli organi possa essere crudele e violenta, va detto che i trapianti si possono realizzare solo grazie alla scelta caritatevole di donare gli organi. In questa scelta generosa e dolorosa insieme si radica oggi anche il futuro e la speranza di Emma.



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