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Karol Wojtyla: oggi 2 aprile un giorno per ricordare

Il 2 aprile 2005 alle ore 22.37 i rintocchi a lutto della campane di San Pietro comunicarono al mondo che Giovanni Paolo II, il pontefice che ancora oggi vive nel cuore di tanti uomini, era morto. Dopo due giorni di agonia, alle 21.37 di quel 2 aprile il cuore di Karol ...

di Mamma Licia

02 Aprile 2013

Il 2 aprile 2005 alle ore 22.37 i rintocchi a lutto della campane di San Pietro comunicarono al mondo che Giovanni Paolo II, il pontefice che ancora oggi vive nel cuore di tanti uomini, era morto.

Dopo due giorni di agonia, alle 21.37 di quel 2 aprile il cuore di Karol Wojtyla si spense, lasciando i fedeli in un profondo sconforto. Aveva 84 anni.

Non abbiate paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!”: con queste parole papa Wojtyla iniziò il suo pontificato, il terzo più lungo della storia (dopo quello di Pio IX e di Pietro apostolo), durato quasi 27 anni.

Il 16 ottobre 1978, a conclusione di un conclave durato tre giorni e dopo otto scrutini, alle ore 18.45 il cardinale protodiacono Pericle Felici annunciò l’Habemus papam: Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus papam! Eminentissimum ac reverendissimum Dominum, Dominum Carolum, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Wojtyła, qui sibi nomen imposuit Ioannis Pauli.

Mezz’ora dopo, alle 19.15, papa Giovanni Paolo II apparve al balcone e si presentò alla folla riunita in piazza san Pietro: «Sia lodato Gesù Cristo! Carissimi fratelli e sorelle, siamo ancora tutti addolorati dopo la morte dell’amatissimo papa Giovanni Paolo I. Ed ecco gli eminentissimi cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato di un paese lontano… Lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Io ho avuto paura di ricevere questa nomina, ma l’ho fatto nello spirito dell’obbedienza verso il nostro Signore e nella fiducia totale alla sua madre, Madonna Santissima. Anche non so se potrei bene spiegarmi nella vostra… la nostra lingua italiana. Se mi sbaglio mi corigerete».

Una frase, quest’ultima, che rimase famosa e con la quale il nuovo papa si fece subito amare dai suoi fedeli.

Giovanni Paolo II fu il primo papa non italiano ad essere eletto dopo 455 anni, il primo pontefice polacco della storia.

Ancora vivo in tanti è il ricordo del suo attentato, avvenuto nel 1981, ad opera di Ali Ağca che il 13 maggio alle 17.17 sparò due colpi di pistola a papa Wojtyla che, a bordo della sua papamobile, era appena entrato in piazza San Pietro per un’udienza generale. Ferito gravemente, Giovanni Paolo II fu sottoposto ad un intervento di 5 ore e 30 minuti e riuscì a sopravvivere a quell’attentato.

Durante il suo pontificato, papa Wojtyla compì numerosissimi viaggi apostolici in tutto il mondo, che videro sempre la partecipazione di enormi folle, e di tantissimi giovani in particolare; con essi Giovanni Paolo II era riuscito ad instaurare un rapporto molto speciale e a questo si deve anche l’elevato numero di giovani che accorrevano a Roma in occasione delle Giornate della Gioventù. Da questi incontri nacquero quelli che furono poi chiamati i papa boys.

Il 1° maggio 2011 Giovanni Paolo II è stato proclamato beato da papa Benedetto XVI, il suo successore, e la Chiesa lo festeggia nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre.

Quello stesso giorno, ricorda oggi Radio Vaticana, nella Cattedrale di Buenos Aires, in Argentina, il cardinale Jorge Mario Bergoglio pronunciò queste parole: Giovanni Paolo II non ha avuto paura perché ha vissuto la sua vita contemplando il Signore Risorto. Possano risuonare anche oggi nel nostro cuore le parole di Gesù e del Beato Giovanni Paolo, Non abbiate paura.

E proprio l’allora cardinale Bergoglio, oggi Papa Francesco, potrebbe proclamare Giovanni Paolo II il primo santo del suo pontificato.

 



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