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Idrocefalia: Roona Begum, la bambina indiana che ha commosso il mondo

di Maria Corbisiero

08 Maggio 2013

bambina idrocefaliaLo scorso 12 aprile il quotidiano britannico on-line Daily Mail rendeva nota al mondo intero la struggente storia di Roona Begum, una bambina di 18 mesi originaria dell’India affetta da una grave quanto estrema forma di idrocefalia

Come descritto da Wikipedia, questa malattia consiste nell’anomalo accumulo di liquido cefalo rachidiano (fluido corporeo che si trova nel sistema nervoso centrale) a livello dei ventricoli cerebrali che, a loro volta, tendono a dilatarsi.

La famiglia di Roona, la mamma 24enne Fatima Khatoon e il padre 19enne Abdul Rehman, sono originari di Jirania, villaggio situato nello stato di Tripura nella zona nord orientale dell’India.

Bambina   idrocefaliaTroppo poveri per provvedere alle cure della piccola (Abdul lavora saltuariamente in una fabbrica di mattoni guadagnando poco meno di 2 sterline al giorno –ndr), i familiari si son ritrovati costretti a rinunciarvi, cercando di fare del loro meglio affinché la vita della bambina sia resa più confortevole possibile nonostante la grave malattia.

“Se non curata, e se la malattia progredisce molto rapidamente, i bambini di solito muoiono perché i loro tessuti cerebrali non sono in grado di adattarsi”.

 

Fu questa la dichiarazione rilasciata all’epoca al succitato quotidiano da Gill Yaz, responsabile dello sviluppo della salute per Shine, un ente di beneficenza britannico istituito per aiutare le persone affette da idrocefalo.

Bambina  idrocefaliaFortunatamente però, proprio grazie alla “propaganda” fatta dai media al riguardo, e al lento sviluppo delle condizioni fisiche di Roona, che le hanno consentito di restare tutt’ora in vita, la situazione sembra abbia subito una notevole svolta.

Infatti, come riporta il MailOnline del 4 maggio, la The Fortis Foundation ha consentito il trasferimento di tutta la famiglia presso il proprio ospedale situato a Gurgoan, città indiana situata nello stato di Haryana.

I medici hanno così provveduto ad attuare sulla piccola una procedura esplorativa atta ad alleviare la pressione effettuata dal liquido nel cranio nell’attesa di effettuare ulteriori accertamenti per decidere il tipo di intervento da eseguire.

Bambina idrocefalia“Sono rimasto sorpreso quando ho visto la bambina per la prima volta – ha dichiarato al Mail il dottor Sandeep Vaishya, direttore di Neurochirurgia presso Fortis Memorial Research Institute – Anche se avevo visto le sue foto, non mi aspettavo la testa per essere così grande. La testa misura 94 cm, in casi simili la misura media è di circa 50-60 cm… Siamo fiduciosi che lei farà un recupero completo. La sfida è svuotare suo fluido cerebrale in modo graduale, così che il cervello abbia il tempo di abituarsi”.

Roona Begum è stata definita come “molto fortunata” dagli stessi medici che l’hanno attualmente in cura in quanto molti bambini nelle sue condizioni non avrebbero superato il primo anno d’età.

 




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