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Attentato Brindisi e Melissa Bassi: un libro per non dimenticare

di Maria Corbisiero

02 Giugno 2013

Attentato Brindisi e Melissa BassiBrindisi, ore 7.42 del 19 maggio del 2012, il reo confesso Giovanni Vantaggiato fa esplodere tre bombole davanti l’Istituto Professionale per i servizi sociali “Morvillo-Falcone”.

L’esplosione provocò la morte della studentessa Melissa Bassi, di soli 16 anni, ferì gravemente Veronica Capodieci, che per lungo tempo ha combattuto tra la vita e la morte, e altre 6 giovani ragazze, anch’esse studentesse dell’istituto, che avevano riportato gravi ustioni sul corpo, oltre a fratture varie.

Tra queste ultime vi è Selena Greco, migliore amica di Melissa, una delle tante vittime che ancora oggi, ad un anno di distanza dalla tragedia che ha colpito la città pugliese, e non solo, non riesce a motivare quel gesto insano, folle ed improvviso che ha turbato l’intero Paese.

Terrore, rabbia, paura, sentimenti questi che con il passare degli anni possono distruggere un essere umano, sentimenti che, se covati a lungo, possono far implodere l’anima più debole o esplodere quella più forte in gesti inconsulti, come quello commesso da Giovanni Vantaggiato.

Tutte le ragazze vittime dell’attentato sono state seguite, e lo sono tutt’ora, da psicologi e psichiatri del Servizio di Igiene Mentale della Asl di Brindisi, professionisti esperti che le aiutano ad affrontare l’immane tragedia vissuta, oltre alla perdita di una cara amica.

Selena, grazie all’aiuto della psicologa terapeuta Maria Rita Greco, è riuscita a trasformare il proprio dolore in qualcosa di creativo, realizzando una sorta di libro-diario dove “espone” i suoi ricordi, anche quelli legati a Melissa, oltre all’angoscia vissuta in seguito all’incidente.

È stata la stessa dottoressa a raccogliere e proporre tali racconti al giornalista Vittorio Bruno Stamerra, che ha così deciso di curare l’editing e scegliendo una giovane scrittrice, Clara Nubile di Tuturano, per la prefazione.

I Giorni dopo il tramonto, questo il titolo del libro, edito dalla Hobos Edizioni di Brindisi, è stato presentato lo scorso 18 maggio presso l’Istituto “Morvillo-Falcone”, il giorno antecedente le manifestazioni di commemorazione in onore della giovane Melissa e delle altre vittime dell’attentato.

Attentato Brindisi e Melissa Bassi

Attentato Brindisi e Melissa Bassi

“Quel giorno mi ha lasciato ustioni di secondo e terzo grado al viso, alle mani, al collo, alla pancia, alla caviglia sinistra – ha raccontato Selena in un’intervista rilasciata al settimanale “Donna Moderna” – Sono stata operata ma dovrò farlo altre 6 volte perché ho schegge e pietre conficcate nel ginocchio e nel braccio sinistro. Però la cicatrice più grande è che quello lì ha ucciso Melissa”.

Selena non riesce a pronunciare il nome dell’attentatore e continua a chiedersi il perché di un simile gesto:

Perché proprio noi? Perché ci ha colpito nel posto in cui ci sentivamo più sicuri?…. Mia madre, mio padre, il fratellino di 5 anni. Ma anche mamma Rita e papà Massimo, i genitori di Melissa, che mi accolgono a casa loro come una figlia, per dare un senso a questa tragedia senza senso.”.

Un libro per liberare i propri pensieri, un libro che potrà essere d’aiuto a molti, psicologicamente ed economicamente:

“È stata la dottoressa a consigliarmi di scrivere i miei pensieri per sfogarmi. Mi è servito molto – racconta la 17enne – Il ricavato delle vendite andrà in beneficenza. Non so ancora a quali associazioni, ma di certo servirà ad assistere i bambini. È il sogno della mia vita. Da grande voglio lavorare nei servizi sociali e aiutare i piccolini in difficoltà. Spero che questo libro non venga letto piangendo. Anzi vorrei che regalasse un sorriso. Melissa sorrideva sempre e quando ci penso sorrido anche io. Le mei parole e le parole di Melissa possono aiutare chi ha subito un trauma come me ad avere di nuovo fiducia nel futuro”.

Attentato Brindisi e Melissa Bassi

"Spero che questo libro non venga letto piangendo. Anzi vorrei che regalasse un sorriso. Melissa sorrideva sempre"



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