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Moreno Donadoni Amici 2013: l’intervista dopo la vittoria

di Redazione VitaDaMamma

03 Giugno 2013

Moreno Donadoni Amici 2013 La finale di Amici 12, il talent show più noto d’Italia che presto espatrierà negli Stati Uniti (per saperne di più clicca qui), è stata vinta dal genovese Moreno Donadoni, la novità di questa edizione, come titola anche una delle canzoni, cantata in coppia con Fabri Fibra, contenuta nel suo album “Stecca”.

Classe 1989, Moreno è stato il primo rapper ad entrare nella scuola più seguita d’Italia, una passione, quella per il freestyle, che gli ha consentito di non mollare, di non rinunciare al suo sogno di vivere per la musica.

“Il confronto con i miei genitori è stato abbastanza duro – ha raccontato il vincitore in un’intervista rilasciata al Tgcom24 – quando ho comunicato loro che volevo far musica. <<Non si campa di sola aria nella vita>> mi dicevano…. Ho fatto per sei anni il parrucchiere ma non ero un granché. Ad un certo punto ho detto basta…. Vedevo il mio capo che era bravissimo ma io ero sempre un gradino sotto. Non riuscivo a fare il salto di qualità perciò ho deciso di dedicarmi solamente alla musica”.

A piccoli passi, gradino dopo gradino, Moreno non ha mai mollato nonostante l’ostilità dei suoi genitori:

Moreno Donadoni Amici 2013 “Ho vinto diversi campionati di freestyle e ho partecipato anche a Mtv Spit. Ma quando arrivavo a casa speravo che i miei mi considerassero un po’ di più e invece mi chiedevano <<È cambiato qualcosa?>>. Così un pomeriggio ho deciso di partecipare ad ‘Amici”.

Una scelta più che fortunata che lo ha portato al successo di pubblico, che grazie al televoto gli ha consentito di vincere questa edizione, a quello della critica, secondo premio assegnatogli dalla giuria di giornalisti, e a quello ben più importante della famiglia:

“Ho fatto un percorso bellissimo e l’altro giorno mia madre mi ha chiesto scusa. Credo che sia molto bello questo gesto.”

Moreno Donadoni Amici 2013 L’intervista prosegue con il perché della sua commozione durante una delle esibizioni finali, quella che lo ha visto duettare con il soprano Daniela Dessì in “O sole mio”:

“Ho scritto la parte rap pensando a mio padre che viene da Napoli. Quando sono nato mi ha fatto costruire la culla coi colori del Napoli e poi sono diventato juventino! Io e lui forse perché siamo molto simili ci siamo scontrati spesso. Mi sono commosso anche perché l’incontro del rap con la lirica temevo potesse venire una cosa schifosa e invece la risposta del pubblico è stata straordinaria grazie anche al fantastico soprano Daniela Dessì.”

Come rapper il 23enne si definisce “morbido” e poco aggressivo:

“Ho una visione ottimista della vita e ognuno di noi deve e può essere artefice del proprio successo.”

E lui lo è stato di certo…



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