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Denise Pipitone, un testimone l’ha vista viva

di Federica Federico

11 Giugno 2013

Il caso di Denise Pipitone poteva essere ad una svolta decisiva, ma la giustizia non è riuscita a rompere il muro di omertà che forse ancora impedisce di ritrovare Denise o di scoprire Il 15 maggio scorso Chi l’ha Visto mandava in onda un filmato choc:

il video riprendeva un “interrogatorio liberamente reso” dal 74enne sordomuto mazarese Battista Della Chiave dinnanzi all’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile nel procedimento per il sequestro di Denise Pipitone, l’interrogatorio si teneva nel corso delle indagini difensive compiute dal legale suddetto.

Il legale arriva da Battista Della Chiave indagando sui tabulati telefonici che in qualche modo compromettono le persone coinvolte nel processo Pipitone:

Frazzitta lavorava su una telefonata partita da un magazzino (in Via Rieti sempre a Mazara) nel giorno della scomparsa di Denise, pochi minuti dopo la sparizione della piccola, la chiamata era giunta a casa della mamma di Anna Corona. Il signor Battista Della Chiave 9 anni fa lavorava in quel magazzino e l’avvocato chiedeva conto di quella antica telefonata.

Partendo dalla telefonata sospetta però sì è arrivati a parlare di Denise:

assistito da una insegnante della lingua dei segni, estranea al signore interrogato, Della Chiave ha dichiarato (come dimostra il video girato dall’avvocato) di avere visto Denise nell’imminenza della sua denise pipitone videoscomparsa in braccio ad un uomo a lui noto (un suo nipote). Quindi l’uomo che avrebbe fatto la telefonata “incriminata” portava Denise in braccio e la bambina era viva. Della Chiave ha riconosciuto il volto della bimba in una foto.

Denise, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo, il primo settembre 2004, poco dopo essere stata rapita sarebbe quindi entrata, condotta in braccio ad un uomo, in un magazzino in via Rieti.

L’avvocato Frazzitta ha scoperto che quest’uomo oggi sarebbe il convivente di una amica della mamma di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise e unica indagata del processo Pipitone.

Oggi si doveva tenere , davanti al gip, l’ ”incidente probatorio” avente ad oggetto la testimonianza di Battista Della Chiave, tale interrogazione del teste dinnanzi al gip serviva per cristallizzare le dichiarazioni del supertestimone.

L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere e ciò ha nuovamente impedito alla giustizia di vincere l’omertà che oscura il caso Pipitone.

L’avvocato della madre di Denise aveva chiesto protezione per il testimone chiave ma di fatto la legge non l’ha supportato. Per comprendere le dichiarazioni del teste sordo muto erano stati nominati quattro interpreti, paradossalmente tra questi quattro vi era anche il padre dell’accusato.

 



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