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Aborto clandestino in ospedale a Capri

di Alessandra Albanese

03 Luglio 2013

Aborto clandestino CapriBufera giudiziaria nell’ospedale pubblico “Capilupi” di Capri (Napoli). Indagato il direttore sanitario del nosocomio Paolo Giacometti per una serie di reati.

Le trasgressioni sono emerse a seguito di alcune intercettazioni disposte nell’inchiesta che la procura di Napoli ha aperto per supposti illeciti su appalti e mense.

Prelievo di farmaci dallo stesso ospedale per consegnarli a un allevatore di cani; richieste di risarcimento per danni mai subiti in un incidente stradale e un sospetto aborto clandestino effettuato nell’ospedale, questi i reati che adesso pendono sul direttore Irollo.

L’aborto clandestino sarebbe risalente al febbraio 2011.

Aborto clandestino CapriUna donna alla sedicesima settimana di gestazione (oltre il termine consentito per legge dunque), Iolanda E., anche lei indagata, venne fatta abortire in ospediale dietro mediazione di tale Elio Coppola, che pagò una somma ancora da accertare. Accusato del reato di aborto clandestino anche il ginecologo che effettuò l’interruzione di gravidanza, Paolo Giacometti.

Sempre Irollo è stato accusato con la dirigente del reparto dialisi Carmela Sforza, di avere dato all’allevatore di cani da corsa Catello Cafiero, farmaci anabolizzanti per somministrarli agli animali prima delle gare, per migliorarne le performances sportive.

Aborto clandestino  CapriE fu Irollo, insieme alla moglie Cristina Teresa Savarese, a compilare nel 2010 un falso certificato medico del pronto soccorso per patologie al bacino e alla gamba in occasione di un incidente stradale occorso a Sorrento. La Savarese avanzò poi richiesta di risarcimento al comune sorrentino.



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