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Punizioni corporali ai figli : ecco i rischi

di Alessandra Albanese

18 Luglio 2013

Spesso si discute di quanto possano essere educative le punizioni corporali nei bambini.

Passati i tempi delle maestre che davano bacchettate, archiviati definitivamente anche i padri padroni, l’opinione comune si è convinta da anni ormai che dare botte ai bambini non è efficace, non è educativo, è soltanto un modo per sfogare un istinto momentaneo, la rabbia per quella monelleria o quel capriccio che il bambino fa in quel frangente.

Non ci vuole Maria Montessori per capire che se si agisce in un dato modo evitando le punizioni corporali si ottiene di più anche da chi ha pochi anni.

Certo, spesso i bambini non capiscono. Non capiscono non perché non abbiano un cervello sviluppato, ma perché certe regole sociali, certi percorsi mentali non sono ancora i loro.

Ma le botte non faranno mai comprendere loro né regole sociali né percorsi mentali degli adulti.

Secondo una ricerca effettuata dall’Università di Winnipeg in Canada bambini cresciuti ricevendo punizioni corporali svilupperebbero addirittura malattie croniche come artrite e obesità da adulti.

Lo studio è stato condotto su un campione molto numeroso, 34 mila soggetti, nei quali 1300 hanno ricevuto “botte” almeno qualche volta nella loro infanzia. Proprio in questi 1300 il rischio di problemi cardiovascolari è risultato aumentato del 28%, di artrite del 25% e di obesità del 5%.

Ovviamente, specificano gli scienziati autori dello studio, non tutti i bambini che hanno ricevuto punizioni fisiche sviluppano da grandi questo tipo di patologie, ma è senz’altro provato che dolore e infiammazione, oltre che strascichi psicologici possono produrre poi problemi nel lungo termine.



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