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Campagna Shock Contro i Genitori che Picchiano i Figli [Video]

di Federica Federico

30 Luglio 2013

schiaffo

La violenza è un concetto complesso che non necessariamente ha il colore del sangue né per forza assume il sapore di un dramma.

Non sempre si considera debitamente il fatto che i limiti dell’atto violento sono soggettivi: violenza e paura corrispondono e di fatto non tutti hanno le medesime paure perché non tutti hanno la stessa sensibilità.

Così se per qualcuno è già violenta una discussione animata per altri la parola violenza si associa alla rissa, mentre per altri ancora è violento uno spintone ma possono non esserlo le parole, sebbene nervose ed eccitate.

I bambini sono più sensibili alla violenza! Senza dubbio, posta una fragile percezione della realtà, i confini della violenza sono per i piccoli più dilatati e ampi.

In questo senso per un bambino, più o meno sensibile, può essere violenza ogni comportamento aggressivo messo in pratica dall’adulto: urla, grida, punizioni non “giustificate o giustificabili” agli occhi de bambino, schiaffi e sculacciate.

Le botte subite da un figlio e inferte da un genitore sono, agli occhi del bambino, atti di durezza mortificanti e frustranti, spesso insopportabili e insostenibili.

Lo schiaffo come sistema educativo è l’atto di violenza domestica e\o educativa per antonomasia, ma solo pochi genitori ne considerano la pericolosità per la psiche del piccolo.

Violenza è paura e paura è senso di impotenza, impotenza intesa come incapacità di comprendere e gestire una situazione “enorme”, “invincibile” e “incontrastabile”. Anche solo uno schiaffo segnato sul volto di un bambino ha, per il bimbo, questi caratteri negativi:schiafo sul viso del piccolo

è enorme perché immenso è il dolore emotivo accusato dal bambino e determinato dal fatto che il genitore improvvisamente interrompe il dialogo affettivo “dimostrando” di difendere, d’imperio e con un atto doloroso, le proprie posizioni;

è invincibile perché il bambino non può fisicamente ribellarsi ricambiando con la medesima moneta, non può farlo perché non ha i mezzi fisici e mentali per contrastare il gesto violento;

è incontrastabile perché il piccolo schiaffeggiato viene mortificato, ridotto al silenzio e inibito.

La Fondation Pour L’Enfance ha promosso in Francia una campagna di sensibilizzazione contro lo schiaffo come sistema educativo, recentemente ha lanciato in rete ed in televisione il mini spot che vi presentiamo in calce a questo articolo.

Il video merita di essere condiviso e diffuso perché, scandendo i secondi che passano violenti sul volto di un bimbo schiaffeggiato, dimostra con chiarezza come ogni schiaffo sia un argine alle capacità espressive del bambino, uno strumento di opposizione che contrappone genitori e figli ponendoli su due piani lontani e assolutamente non comunicanti.

Inoltre lo schiaffo è dal punto di vista dell’educazione del bambino del tutto insensato perché la sottomissione del figlio schiaffeggiato non corrisponde mai ad una comprensione delle ragioni dell’adulto né mai equvale ad una adesione alle regole: il figlio picchiato ubbidisce solo per paura … e nella vita la paura non è mai uno sprone!

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