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Costringe la figlia minorenne a prostituirsi, lei si ribella

di Maria Corbisiero

07 Agosto 2013

violenza sessuale su minoreUna donna di origini nigeriane, residente in Italia regolarmente, una madre che anche solo per istinto avrebbe dovuto proteggere la propria figlia da qualsiasi tipo di abuso o sopruso, si è resa autrice lei stessa della “vendita” del corpo, nonché dell’innocenza, della minore.

Accordatasi con un imprenditore ascolano di 70 anni, di origini teramane, la donna costringeva la figlia 14enne, anche lei di nazionalità nigeriana ma residente nel nostro paese fin dalla nascita, a prostituirsi, soddisfacendo di fatto le perversioni dell’uomo.

Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa AGI, la ragazza ha denunciato il tutto alle autorità che, in seguito ad accurate indagini, realizzate attraverso pedinamenti, perquisizioni, sequestri e intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno provveduto all’arresto di entrambi.

violenza sessuale su minoreLa sera del 5 agosto infatti, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ascoli Piceno e della locale stazione hanno colto l’uomo in flagranza di reato presso un appartamento situato a Sant’Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo: l’uomo, privo del proprio vestiario, si apprestava a “consumare” un nuovo incontro con l’adolescente.

Il tempestivo intervento degli agenti e l’arresto immediato dell’imprenditore hanno fatto si che la situazione non degenerasse nuovamente in un rapporto sessuale.

Anche la madre della giovane è stata prelevata ed arrestata dai carabinieri mentre si trovava a Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno.

Per l’uomo e la donna, attualmente detenuti nel carcere di Teramo, le accuse sono rispettivamente di atti sessuali con minorenne e induzione aggravata e sfruttamento della prostituzione minorile.

Fonte: Agi.it



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