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Bimbo di 8 anni Gioca al Videogame, poi spara alla Nonna [Video Choc]

di Maria Corbisiero

26 Agosto 2013

omicidio bimbo videogiochi Un bambino di 8 anni ha sparato ed ucciso la nonna 87enne colpendola nella parte posteriore della testa.

Un omicidio sconcertante quello accaduto lo scorso giovedì, una tragedia che ancora oggi non ha una motivazione specifica e che le forze dell’ordine attribuiscono, in via del tutto ipotetica, ad un videogames.

È accaduto negli USA, nello stato della Louisiana, in una cittadina denominata Slaughter e situata a circa 20 miglia a nord dalla capitale Baton Rouge.

omicidio bimbo videogiochiMarie Smothers, questo il nome della vittima, secondo quanto dichiarato dallo sceriffo del Dipartimento di East Feliciana Parish, è stata freddata con un unico e diretto colpo nella parte posteriore della testa mentre stava guardando la tv nel salotto della sua abitazione situata in un parco di case mobili.

Il ragazzo, in un primo momento, ha “giustificato” il gesto come accidentale, un colpo partito all’improvviso mentre giocava con l’arma da fuoco di proprietà della nonna. Le successive indagini svolte sul corpo della vittima hanno invece dimostrato che l’omicidio è stato del tutto intenzionale.

Non si conoscono ancora le motivazioni che hanno spinto il bambino a compiere il delitto; lo sceriffo, secondo quanto riportato dalla CNN, si è limitato a precisare che pochi minuti prima il ragazzo stava giocando alla Playstation con un videogames classificato con la lettera “M”, ossia adatto ad un pubblico maturo e consigliato per i giocatori dai 17 anni in su.

omicidio bimbo videogiochi“Anche se a motivazione è ancora sconosciuto – si legge sul sito della CNN – gli investigatori hanno appreso che il giovane sospettato stava giocando con un videogioco sulla Play Station 3, “Grand Theft Auto IV”, un gioco realistico che è stato associato all’incoraggiamento di comportamenti violenti e che fa vincere punti ai giocatori che uccidono persone, pochi minuti prima che l’omicidio si verificasse”.

Il ragazzo è stato ora consegnato ai suoi genitori e non subirà alcun processo in quanto, secondo la legge vigente in quello stato, i minori di 10 anni non sono punibili penalmente.



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