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Alga Tossica, Lanciato l’Allarme: Ecco Dove e a Cosa Prestare Attenzione

di Maria Corbisiero

26 Agosto 2013

alga tossica pugliaL’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, secondo quanto riportato dal “Corriere del Mezzogiorno, ha reso nota la presenza di un’alga tossica, l’ostreopsis ovata, rilevata in elevate concentrazioni in diversi punti del litorale pugliese.

Il campione analizzato, prelevato dall’Agenzia il 20 agosto scorso, avrebbe consentito l’identificazione della presenza di tale microalga marina nella zona di Santo Spirito, precisamente a 200 metri a sud dal lido Lucciola.

Un fenomeno che però non risulta isolato ne circoscritto.

Infatti, secondo quanto riportato dal succitato portale, sono diverse le zone “infestate”, luoghi nei quali è opportuno adoperare le dovute cautele in quanto l’alga produce tossine che possono risultare dannose sia per l’uomo che per la fauna marina.

Ecco le zone interessate monitorate dall’Arpa: isola di San Domino, Giovinazzo e Santo Spirito, castello Santo Stefano, situato nella provincia di Monopoli, Savelletri e Torre Canne, entrambi situati nei pressi di Fasano.

alga tossica pugliaRiscontri positivi, ma in minore quantità, anche a Bisceglie, a Molfetta, al lido San Francesco in località Apani, nella provincia di Brindisi, a porto Badisco, nella provincia di Lecce, e nei pressi dello stabilimento Baia d’ Argento, nella provincia di Taranto.

L’Arpa ha ovviamente provveduto ad avvisare i Comuni e i lidi interessati dei rilievi effettuati, invitando tutti, sia i residenti che coloro che si trovano in vacanza nelle suddette zone, a prendere le dovute cautele.

alga tossica pugliaLa situazione diventa più preoccupante quando c’è maestrale, soprattutto sulla costa rocciosa – spiega Giorgio Assennato, direttore dell’Arpa – L’alga si scontra proprio con la roccia e le tossine si sprigionano nell’aria. Per questo diventa pericoloso sostare anche sulla riva. Non siamo in una situazione di emergenzaprecisa il presidentema nelle zone segnalate invitiamo, almeno quando c’è vento, a restare lontani dalla costa e dal mare… Basta solo un po’ di cautela per evitare problemi. Una volta che la tossina raggiunge l’uomo, si tratta comunque di sintomi passeggeri e non preoccupanti.”

Ma quali sono i sintomi da intossicazione da alga ostreopsis ovata?

Sprigionandosi nell’aria, le tossine colpiscono maggiormente la pelle e l’apparato respiratorio umano, comportando sintomi quali: febbre, bronchite, rinite, faringite, congiuntivite, laringite o dermatite.

È importante inoltre evitare il consumo di frutti di mare crudi che, come accennato in precedenza, potrebbero risultare contaminati.



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