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L’Impressionante Robot Bambino, fa Cose Straordinarie (Guarda il Video)

di Gioela Saga

17 Settembre 2013

zeno il drone La realtà a volte supera la fantasia e l’ultima invenzione della robotica ne è una prova inquietante.

Già nel 2007, David Hanson, 43 anni, ingegnere presso la Hanson Robotics, in Texas, aveva messo a punto un “figlio-robot” in grado apprendere qualsiasi cosa e di riconoscere le persone dalla fisionomia, inoltre era capace di plasmare il proprio volto grazie ad uno specifico materiale gommoso brevettato, il “Frubber”, tanto da renderlo incredibilmente realistico nelle varie espressioni.

Dopo cinque anni di studi David lo aveva presentato alla Wired Nextfest Technology Conference di Los Angeles, una specie di fiera dell’intelligenza artificiale. Il robot aveva scelto autonomamente il proprio nome dopo che lo aveva sentito pronunciare dalla moglie di David mentre si rivolgeva al loro bimbo di 18 mesi: Zeno. L’automa si era girato come se fosse stato chiamato e aveva sorriso in modo sorprendentemente naturale e spontaneo.

figlio robot  zeno

Prima versione di Zeno

All’epoca, il robottino non era ancora in grado di parlare o camminare ma era già dotato di un software altamente tecnologico, open source, che poteva ambire a grandi cose, come si è ampiamente dimostrato. Le potenzialità di questa intelligenza artificiale sono davvero sensazionali.

Zeno era alto 43 centimetri e pesava 3 kg e aveva un costo di circa 300 dollari, ora è stato ulteriormente sviluppato, è cresciuto in altezza e anche di prezzo.

Fabbricato ora in Cina, Zeno misura 67 cm e, mentre prima era guidato da un software wireless, ora questo software potenziato e migliorato è incorporato nell’androide.

Gli occhi sono dotati di due telecamere ad alta definizione, i movimenti consentono rotazioni fino a 37 gradi. Il prezzo è salito a 16.750 dollari!

robot zeno progettato da HansonNon solo il drone è in grado ora di riconoscere i volti, ma è in grado di memorizzarli, reagire in modo pressoché emotivo e “umano” con gli altri, interagisce con le persone che gli stanno intorno, non possedendo solo nozioni ma imparando continuamente dalle sue interazioni, anche a livello caratteriale.

E’ capace di avvertire sentimenti come la compassione, la partecipazione, la comprensione. Può supportare la conversazione a vari livelli, rispondere a domande generiche.

Insomma, sembrerebbe, a tutti gli effetti, un individuo nel senso più specifico del termine, l’ultima frontiera in fatto di intelligenza artificiale che ci fa avvertire tutti i brividi da Odissea nello spazio.

giocattolo interattivo robotLe frontiere per Zeno potrebbero essere infinite in ogni campo, da “compagno interattivo” a “figlio-robot”, fino a tutte le possibili applicazioni in campo educativo e dello sviluppo.

Zeno sa ora parlare ben 26 lingue, ha uno strumento di riconoscimento vocale apposito, e, non ultimo, un programma apposito per relazionarsi con bambini con problemi di autismo.

E’ in programmazione lo sviluppo di alcuni “cugini” meno avanzati ma dal prezzo più accessibile, per una commercializzazione più immediata ed è già dotato di una controparte femminile, sua sorella Alice, già messa a punto nell’agosto 2012.



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