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“Seno più grande a 99 euro”, Super-promozione con Denuncia

di Federica Federico

18 Settembre 2013

“Seno più grande a 99 euro”, super-promozione con denunciaIl seno è per la donna l’emblema della femminilità; è il simbolo della seduzione per antonomasia; è uno degli elementi chiave del corpo femminile capace di dare armonia ed insieme di ispirare piacere.

Quale donna, allora, non vorrebbe un seno perfetto, tonico, alto, del volume giusto, sodo e attraente?

La mastoplastica additiva rappresenta la tecnica chirurgica volta al rimodellamento del seno ed al suo aumento di volume.

Il costo di una mastoplastica additiva non può essere inferiore ai 5\6 mila euro.

È alto il costo degli impianti (le protesi), che per la sicurezza della pazienti debbono essere di qualità eccellente ; è alto il costo di una buona sala operatoria; è alto il costo di una sicura anestesia; è alto il costo di un chirurgo di esperienza.

In pratica la qualità di un intervento chirurgico si misura attraverso una somma di fattori tutti determinanti per l’ottenimento di un risultato soddisfacente e sicuro.

E proprio il prezzo, non accessibile a chiunque, limita spesso i desideri delle donne.

Si può ingrandire il seno spendendo poco? No, a conti fatti non è possibile.

Nella serata di ieri sul sito internet Ansa.it è apparsa una denuncia tanto inquietante quanto importante da diffondere:

<<Il Codacons ha presentato all’Antitrust una denuncia su una promozione comparsa sul sito Groupalia che offre un intervento chirurgico per ingrandire il seno al costo irrisorio di 99 euro>>.

99 euro per una mastoplastica additiva? È possibile? No, non è possibile e a guardare bene l’offerta, oggetto della denuncia del Codacons, non è nemmeno vero!

I fatti:

E’ comparso (stando alle fonti giornalistiche) sul sito di Groupalia un annuncio promozionale che invogliava all’acquisto di un buono sconto del valore di 2.000 euro, per un intervento di mastoplastica additiva con protesi anatomiche garantite a vita del valore di 6.000 euro.

Il coupon che avrebbe permesso di accedere allo sconto aveva un costo di 99,00 euro.

Qui un primo “errore giornalistico”: l’informazione corretta è che sul sito di Groupalia è stato messo in vendita un coupon valido per l’ottenimento di uno sconto su una prestazione chirurgica, lo sconto promesso era pari a 2mila euro e il buono necessario per ottenere tale agevolazione economica costava al cliente 99.00 euro.

Morale della favola nessun intervento di mastoplastica additiva è stato messo in palio al prezzo assurdo di 99,00 euro.

Tale ”errore” viene confermato leggendo semplicemente la pubblica sezione “Condizioni” dove, relativamente al suddetto annuncio è scritto:mastoplastica additiva

Il pagamento sarà suddiviso in 2 trances, di cui: 2.990 di costi visita, interventi e clinica con day surgery, anestesista, assistenza infermieristica e controlli post operatori da corrispondere direttamente al medico professionista. 1.010 euro di costo delle protesi che dovranno essere corrisposti dopo 30/60 giorni dall’intervento con rilascio garanzia. Gli esami pre-operatori, prescritti dal chirurgo dopo la visita sono da considerarsi a carico del paziente.

Ricapitolando:

– 99,00 euro servono per il coupon;

– 2,990 euro (parenti stretti di 3mila) occorrono per visite mediche, clinica e anestesia;

1,010 euro servono per le protesi.

Tutto sommato si arriva a 4,100 euro. Posto che il coupon prometteva 2,000 euro di buono sconto su un intervento che costa di norma 5 o 6 mila euro, se la matematica non è un opinione, l’inganno non c’è. Ma soprattutto non è vero che la mastoplastica offerta dal chirurgo in questione su Grupalia costi appena 99,00 euro.

Sta di fatto che il Codacons ha allertato l’Antitrust, ”il costo di euro 99,00 appare chiaramente inadatto a coprire le prestazioni sanitarie dell’operazione – spiega l’associazione – ci siamo rivolti all’Ordine Provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta, cui risulta iscritto il medico responsabile dell’offerta”.

C’è da capire se anche il Codacons non sia caduto nella pericolosa trappola della cattiva informazione … ovvero quella dei titoloni giornalistici scritti ad arte per attirare l’attenzione dei lettori!

Per sapere tutto sulla mastoplastica additica segui il link:
mastoplastica additiva tutto quello che una donna deve sapere

Diverso è se si discute sull’opportunità e sulla possibilità o meno di promuovere trattamenti sanitari a prezzi ribassati. C’è chi si appella al codice deontologico sostenendo che per principio di deontologia medica la libera concorrenza debba essere limita: i singoli medici non avrebbero cioè il diritto di farsi pubblicità alla stregua di qualunque altro professionisti sul libero mercato.

 



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