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Detrazioni Scolastiche, Tutto Quello che c’è da Sapere

di Gioela Saga

26 Settembre 2013

detrarre spese scolasticheAl via l’anno scolastico e al via una serie di spese fisse, varie ed eventuali, un ginepraio tra le cui spine troviamo le rette, le quote di iscrizione e anche i contributi “volontari” e le quote assicurative.

Proprio ultimamente nella scuola primaria e secondaria frequentata dai miei figli, mi è stato chiesto un contributo per l’assicurazione scolastica e un’altra piccola quota da integrare per l’acquisto di materiale di facile consumo. Nella scuola secondaria è stato previsto anche il rilascio di un libretto che funge da diario, comunicazione assenze, voti e compiti, chiaramente a fronte del versamento di un’altra cifra.

Ebbene ho iniziato ad informarmi sulla possibilità di detrarre tali cifre che, anche se minime, prese singolarmente possono diventare consistenti, soprattutto se accumulate, ad esempio, per più figli.

come e quando detrarre le spese scolasticheSecondo l’articolo 15, comma 1, lettera e) del Testo Unico D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, è prevista la detrazione dall’imposta lorda di un importo pari al 19% dell’ammontare delle “Spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria, in misura non superiore a quella stabilita per le tasse e i contributi degli istituti statali”, e questa legge è stata poi integrata e più specificata dalla Legge n. 40 del 2 aprile 2007, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 77 del 2 aprile 2007.

In quest’ultima modifica si specifica anche la possibilità, per le persone fisiche, di detrarre le spese a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, connotando il contributo versato come “erogazione liberale per l’innovazione tecnologica, l’ampliamento dell’offerta formativa e l’edilizia scolastica”. Questa dicitura deve essere esplicitamente apposta nella causale del bollettino o del bonifico fatto alla scuola.

Dunque, per fare chiarezza, ai fini della detraibilità si considerano “erogazioni liberali”: il contributo volontario richiesto dalla scuola, in genere ad inizio anno o nel periodo delle iscrizioni, o i contributi versati durante l’anno, ad esempio, a favore di corsi integrativi quali teatro, attività sportiva, progetti di prevenzione o per il laboratorio multimediale, per rinnovare il laboratorio di chimica, ecc…

spese scuola e detrazioneNon costituiscono invece onere detraibile i contributi volontari ma destinati per lo più al funzionamento amministrativo e didattico come l’assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni in aggiunta a quella base, per il libretto delle assenze e per gite scolastiche se vengono menzionati nella causale come voci specifiche. Dunque la causale dettata dalla scuola o suggerita dal comitato genitori diventa essenziale per verificare il criterio.

Nel dubbio, è meglio rivolgersi al proprio istituto o al proprio commercialista. E’ indispensabile, come sempre conservare ricevuta di versamento e ricevuta della scuola.

In questo ambito vi ricordo anche che sono deducibili le spese sostenute per la frequentazione ed il pagamento delle rette mensili anche degli asili nido, sia pubblici sia privati, ma nel limite di 632 euro annue per figlio, ben poco ma meglio di niente. L’importo detraibile è pari al 19% di 632 quindi 120 euro massimo. La retta invece per la scuola materna, ovvero l’asilo non può essere detratta dalla dichiarazione dei redditi.

detrazione spese scolasticheIn linea di massima, anche le spese di istruzione secondaria e universitaria e di eventuali scuole di specializzazione post universitaria o perfezionamento o corso di formazione avanzata e alcuni master, possono godere della detrazione fiscale. Il costo da dedurre, anche in questo caso, è quello sostenute nell’anno di imposta ed il risparmio netto sarà pari al 19% del costo sostenuto. La natura pubblica o privata dell’Istituto non conta perché la misura massima della detraibilità concessa sarà quella definita prendendo a riferimento le tasse e i contributi che si andrebbero a pagare presso un istituto pubblico similare.

E’ bene informarsi caso per caso in sui criteri effettivi perché le casistiche sono davvero molteplici. Vale la pena però tentare e, naturalmente, ribadiamo l’importanza della ricevuta da conservare.



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