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Ogni 30 Secondi nel Mondo Muore un Bambino, la Vita di Molti Piccoli si può Salvare

di Alessandra Albanese

04 Ottobre 2013

Ogni minuto nel mondo muoiono due bambini per incidente.

E’ emerso al primo convegno “Un mondo sicuro per i nostri bambini” promosso dallIstituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente (ISBA) dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

A confermarlo Michael Hoellwarth, medico della Clinica universitaria di chirurgia pediatrica e adolescenziale di Graz (Austria).

I principali incidenti in cui sono coinvolti i bambini sono quelli stradali, a seguire gli annegamenti (ricordiamolo, anche 5 centimetri di profondità possono essere un pericolo per i più piccoli).

Statistiche allarmanti anche in Europa. Secondo dati diffusi dall’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma ogni due minuti nel vecchio continente un bambino muore per incidente, e uno su 10 si presenta al pronto soccorso vittima di sinistri, domestici o autostradali.

Prima causa di ricovero sono le cadute e al quarto posto le ustioni causate da incendi domestici.

Quinto rischio l’avvelenamento, maggiore in bambini più piccoli, per ovvi motivi di curiosità infantile. Negli adolescenti il rischio avvelenamento è invece legato al consumo di bevande alcoliche.

Ultimo in classifica il soffocamento, generalmente riscontrato entro l’anno di vita.

Tra le cause di incidenti ci sono giocattoli, altalene, scivoli, e altri oggetti di uso comune per i neonati come fasciatoi, seggioloni, carrozzine e passeggini. Altro motivo di allarme sono i contenitori di medicinali e in aumento anche traumi da gonfiabili.

I più colpiti dagli incidenti i maschi, a causa della loro “fisicità” e attitudine a iniziare giochi pericolosi, al contrario della maniera più “mentale” che hanno le femmine che esplorano il mondo.

Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica è nato all’interno dell’ospedale Bambin Gesù l’Istituto Salute Bambino e Adolescente, volto a promuovere azioni a favore della sicurezza domestica e a supporto di bambini migranti. L’istituto organizzerà seminari e studi per diffondere il concetto, mai troppo discusso, di benessere del bambino e dell’adolescente, in tutte le aree di interesse per il corretto sviluppo e lo stato mentale dei più giovani.

Giuseppe Profiti, presidente dell’ospedale capitolino, ha spiegato: “L’Isba e’ un’organizzazione multidisciplinare nata per rispondere punti ai interrogativi che l’ospedale dovra’ andare prossimi cinque dieci anni la domanda di salute attuale deve dare risposte in maniera particolare su due fronti, quello malattie cardiovascolari e dei tumori: per combatterli la prima arma e’ la prevenzione, cambiare abitudini e stili di vita…Per queste due aree, come per le nuove malattie, stati di disagio che allontanano i ragazzi dalla condizione di normalità, le strutture classiche riescono a dare solo una parte delle risposte“.

Da qui l’esigenza di creare una struttura che possa dare supporto a medici, sociologi, economisti, esperti, ma anche persone comuni desiderose di aiuto e informazioni

Obiettivo finale dell’Isba, conclude Profiti, è restituire alla società bambini e adolescenti sani.



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