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Davide Eroe per Caso Contro il Fango del Ciclone Cleopatra a Olbia

di Alessandra Albanese

25 Novembre 2013

solidarietà in sardegna

Davide Nughes è uno di quegli eroi per caso che dal fango di Cleopatra si sono alzati e hanno contribuito a rialzare tanti altri.

39 anni, imprenditore, proprietario di una attività di panificazione che gli ha reso oltre un milione di fatturato e 5 punti vendita nella sua città, ma anche campione di poker, che però in questa storia c’entra poco.

Davide è di Olbia, come tanti suoi concittadini è stato “affondato” dal ciclone Cleopatra che ha colpito la Sardegna nei giorni scorsi.

Racconta lui stesso quei momenti:

“Ero uscito verso le 17 dal mio ufficio sito proprio nel punto vendita di via Roma. Vado a prendere la bimba all’asilo e già pioveva a dirotto. Giunto a casa, verso le 18 e 30 mi arriva la telefonata dal punto vendita che mi avvisa che le cose stavano peggiorando rapidamente. Mi rimetto in macchina e al mio arrivo trovo una situazione incredibile, con acqua dappertutto.”

Acqua e fango, oltre un metro d’acqua nelle stanze dei forni, al pian terreno. L’indomani alle 8 il livello del fango era sceso, ma i guai erano ingenti: attrezzature che galleggiavano, prodotti alimentari inutilizzabili, tutto distrutto, danni per 100 mila euro, racconta Davide.

Ma i suoi dipendenti, 17 in tutto non lo abbandonano: arrivano in negozio con mogli e amici e in 36 ore soltanto il negozio di Davide torna operativo: sebbene a regime ridotto ma lui e i suoi riescono a sfornare 5 quintali di pane già dal giorno successivo.

E Davide non perde tempo a ripagare con un’altra azione filantropica: gran parte della produzione viene distribuita gratuitamente, tramite due associazioni che danno aiuto alla popolazione colpita dal nubifragio.

“Rimessa in sesto la nostra situazione, abbiamo pensato a chi è stato meno fortunato di noi e magari non ha più una casa, un letto e la cui vita è stata sommersa dal fango. Del pane caldo non è la soluzione, ma a pancia piena sicuramente si riescono ad affrontare meglio momenti terribili come questo.” Dice Nughes.

Non solo. Anche l’invenduto degli altri punti vendita finisce nelle mani della Protezione Civile per la distribuzione gratuita a sfollati e volontari.

Nughes, intervistato, continua, elencando i bisogni maggiormente necessari per la popolazione di olbia:

“Coperte, vestiti e quant’altro possa servire per dare un po’ di conforto a chi ha perso tutto. E da imprenditore dico: non ci sono soldi? Ok non ne chiediamo, ma che non ne chiedano a noi. Se ad esempio si sospendesse il pagamento dei contributi o altre tasse per un anno, si permetterebbe a tanti imprenditori come e peggio di quanto accaduto a me di rialzarsi”.



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