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Dieta in gravidanza, il cioccolato si può mangiare?

di Dott. Antonio Cretella

13 Gennaio 2011

Il cioccolato il dolce più amato da adulti e bambini, oltre ad essere buono, si dimostra un valido alleato per la salute.

Derivato dai semi di cacao, estratti dai frutti dell’omonima pianta arborea originaria dell’Amazzonia, il cioccolato, è stato definito nel corso della sua lunga storia come “cibo degli dei”, infatti combatte l’ipertensione, è un ottimo antiossidante e, non ultimo, ha effetti positivi anche sull’umore.

Forse non tutti sanno che il cioccolato è un ottimo alleato in gravidanza : mangiare cioccolato durante la maternità può servire e se non ne viene assunto in quantità eccessiva non fa aumentare di peso ed aiuta a risolvere i piccoli disturbi dell’umore.

30 grammi di cioccolato fondente al giorno in una dieta equilibrata non solo sono un ottimo integratore per le future mamme, ma abbassano anche il colesterolo, diminuiscono il rischio di anemia, tengono sotto controllo la pressione arteriosa diminuendo inoltre il rischio di gestosi.

Ma non è finita qui: le ricerche hanno evidenziato che mangiare il cioccolato in gravidanza regalerebbe al nascituro maggiore vivacità ed allegria, e questo a grazie all’azione anti stress che questo alimento sarebbe in grado di esercitare sulla mamma, perché le sostanze responsabili di questi effetti positivi passerebbero dalla mamma al feto attraverso l’utero. In realtà il segreto del cioccolato fondente è nei flavonoidi, sostanze contenute anche nel vino rosso e nel tè verde e che agiscono come antiossidanti. Aiutano cioè a combattere lo stress ossidativo, uno dei principali alleati di numerosi fattori di rischio per il cuore. Ma le sue proprietà sono enormi poiché l’elevato apporto calorico in rapporto al peso, lo rende molto utile per situazioni d’emergenza o di sostegno per lunghe prestazioni fisiche. Inoltre l’alto contenuto in acidi grassi monoinsaturi, come l’acido oleico, hanno effetti protettivi sulla salute cardiovascolare, mentre quantità elevate di steroli vegetali (sitosterolo, campisterolo, stigmasterolo), sono utili nel favorire la riduzione dell’assorbimento del colesterolo alimentare. Non manca inoltre un buon contenuto di oligoelementi quale rame, manganese e ferro e contenuto in vitamine ben rappresentato, sia per le idrosolubili (B1, B2, B6, C), sia per le liposolubili (A, D, E), soprattutto nel cioccolato al latte.

Naturalmente, il cioccolato non è una panacea per tutti i mali, è quindi non significa che si può mangiare cioccolato a volontà e per magia si avranno benefici per la salute. La moderazione è essenziale e può essere difficile. Allora preferiamo quello fondente e lo utilizzeremo come spuntino di metà giornata. Ma se il desiderio per il cioccolato è troppo forte, un po’di attività fisica o una lunga passeggiata, potrebbero servire ad espiare il nostro peccato di gola.



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