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Togliere il pannolino per il vasino: perchè il bimbo trattiene la cacca

di Federica Federico

07 Luglio 2021

Complici il caldo, gli indumenti più leggeri, la possibilità di lasciare il bimbo solo con le mutandine quando è a casa, nonché la maggiore facilità nel lavarlo, tra giugno e settembre moltissime mamme affrontano lo spannolinamento. A condizione che il bimbo sia pronto, togliere il pannolino e passare al vasino o al WC rappresenta un fisiologico percorso di evoluzione: il bambino sta crescendo e si comporta sempre più come un adulto.

 

Il più delle volte lo spannolinamento dimostra di essere un passaggio fisiologico e senza traumi. Non devono scoraggiarsi, invece, le mamme che incorrono in qualche piccola difficoltà: il bambino trattiene la cacca, bagna il letto di notte o arriva al vasino quando è troppo tardi. Gli incidenti di percorso e i piccoli inconvenienti sono parte dell’apprendimento, il come l’adulto li affronta e reagisce ad essi influenza la buona riuscita dello spannolinamento.

 

Bambino sul vasino, spannolinamento, trattiene la cacca

Bambino sul vasino, spannolinamento.
Diritto d’autore:
lenanichizhenova – fonte immagine 123RF.com con licenza d’uso

Spannolinamento e trattiene la cacca

Togliere il pannolino è un cambiamento significativo per il bambino, coinvolge sia funzionalità fisiche (il controllo degli sfinteri) che competenze sociali (la consapevolezza delle regole sociali di igiene e pulizia) pretendendo, quindi, un duplice sviluppo nel corpo e nella mente.

 

Il bambino che acquisisce il controllo sfinterico passa da un comportamento automatico ad uno volontario:

  • quando porta il pannolino, il bimbo piccolo sente lo stimolo della pipì e di riflesso la libera ne pannetto (comportamento automatico);
  • nel passaggio al vasino o al WC il bambino deve trattenere lo stimolo e orientare i suoi comportamenti in modo volontario verso l’evacuazione in bagno (comportamento volontario).

 

Dal punto di vista fisiologico, l’acquisizione del controllo degli sfinteri è progressiva: il bambino allena prima la gestione dello sfintere anale e poi quella vescicale, le mamme sanno quanto è facile che all’inizio dello spannolinamento scappi la pipì.

 

Sebbene i tempi di transizione dal comportamento automatico a quello volontario siano estremamente soggettivi, se ne possono individuare le fasi principali in relazione all’età di massima:

  • l’automatismo infantile di liberare la pipì nel pannolino al primo stimolo è attivo completamente (e in maniera incontrollabile) fino a 1 anno d’età;
  • anche se porta ancora il pannolino il bambino manifesta un inizio d’inibizione già intorno ai 18 mesi – 2 anni;
  • ma raggiungerà una completa inibizione a 3 anni, il controllo sfinterico pieno è strettamente dipendente dalla questa inibizione completa.

 

Dal punto di vista sociale ed emotivo il bambino va accompagnato senza ansie a comprendere che fare la cacca e la pipì in bagno è un atto di igiene condiviso da tutti gli adulti come una regola sociale. In questo senso il piccino va istruito lasciandogli il giusto tempo di abitudine.

 

Compresa la fisiologia e la socialità dello spannolinamento possiamo parlare del frequente inconveniente della cacca trattenuta. Vitadamamma riceve molte richieste d’aiuto in questo senso:

bimbo di 18 mesi trattiene la cacca; bimbo di 2 anni trattiene la cacca; bimbo di 3 anni trattiene la cacca; voglio togliere il pannolino a mio figlio ma trattiene la cacca e ho paura di un blocco; quando ha lo stimolo per andare di corpo trattiene e così passano i giorni senza che evacui. Le conseguenze sono che dorme male la notte per il mal di pancia ed è spesso irrequieto.

 

Trattiene la cacca e si fa cacca sotto sono due problematiche diverse da non confondere

Facciamo chiarezza sin da subito sulla parola regresso: un bambino che ricomincia a sporcare le mutandine, cioè si fa cacca sotto, dopo avere imparato ad usare il vasino o il WC è in regresso; non sta regredendo, invece, il bimbo che trattiene la cacca.

 

Altra cosa ancora è non riuscire a trattenere affatto i bisogni, quando questo avviene con frequenza vuol dire che il bimbo non ha ancora maturato un buon controllo sfinterico. Mentre è normale l’occasionale incidente di percorso, ovvero di tanto in tanto può succedere che il piccolo si faccia la pipì addosso.

 

La sufficiente maturità sfinteri va osservata prima di togliere il pannolino ed è riscontrabile in una serie di indicatori:

  • Il bimbo fa capire che sta per fare pipì o cacca, lo verbalizza o lo esprime con inequivocabile chiarezza a suo modo;
  • Riesce a tenere il pannolino asciutto per più di due ore;
  • Sale le scale alternando i piedini.

Togliere il pannolino in pochi giorni e senza stress, come fare

Trattenere la cacca, fuori da condizioni patologiche, in presenza di un sincerato controllo sfinterico e a fronte dell’avvio dello spannolinamento, vuol dire non aderire alla nuova regola, alla pratica della cacca nel posto giusto. Ma perché trattiene la cacca?

 

È importante favorire l’imitazione: portate i vostri bambini in bagno con voi e non abbiate vergogna di parlare di cacca e di pipì, è corretto e benefico che il bimbo veda che anche mamma e papà fanno la cacca.

Il vasino favorisce il processo imitativo poiché può essere collocato in bagno e il bimbo può decidere di fare come mamma e papà proprio partendo dalla loro osservazione.

 

È importante appurare se il bimbo ha paura del WC: i bambini possono temere il buco nero del vaso dei grandi; possono temere lo scarico; possono stare scomodi sul riduttore o per il fatto di non avere un appoggio sotto i piedini.

Qualcuno identifica nel vasino un passaggio aggiuntivo allo spannolinamento, personalmente resto dell’idea che è a misura di bambino ed è un buon ponte tra il pannolino e il WC.

 

È essenziale non sovraccaricare emotivamente il bimbo: il rapporto che si stabilisce tra adulto e bambino all’atto del passaggio dal pannolino al vasino è significante e influenza la buona riuscita dell’intero processo.

 

Guardate allo spannolinamento dall’angolo visuale del bambino e capirete perché qualche volta senza pannolino trattiene la cacca:

 

fino a questo momento il bimbo aveva mamma, papà, nonna o chiunque altri a sua disposizione, nel momento della cacca gli adulti intervenivano con amore e cura, il cambio del pannolino ha un forte valore di coccola per il bambino;

adesso quelle stesse amorevoli figure chiedono al bambino di fare qualcosa di diverso, vogliono che faccia i suoi bisognini sul vasino e che li faccia con regolarità e senza sporcarsi, pretendono che si pulisca e che gestisca bene i suoi vestitini.

 

Le finalità dell’adulto sono chiaramente orientate, ma mamma, papà e nonna hanno dimenticato di essere stati bambini?!

Ciò che chiediamo al bimbo è il risultato di una metabolizzazione; il bimbo, da parte sua, può trovarsi in difficoltà nel liberare la cacca nel vaso, lasciarla andare nel WC e vederla scomparire, la gestualità che a noi è comune, il pulirsi, l’odore delle feci, la loro vista possono ingenerare nel bambino dei piccoli fastidi che, se non gestiti bene nel rapporto con l’adulto, rischiano di diventare traumi.

 

Che schifo; che puzza; a me la cacca fa senso; che caccona brutta, sono tutti esempi di frasi da non dire.

 

bambino seduto sul vasino trattiene la cacca

Togliere il pannolino bambino seduto sul vasino. Diritto d’autore: volody10 ©123RF.com con licenza d’uso

Il bambino trattiene la cacca, ha bisogno di rinforzi positivi

Siamo abituati a credere che un rinforzo positivo sia un premio materiale, non è così. Una espressione di felicità, il compiacimento e la serenità rafforzano il bambino. Allo stesso modo frasi come quelle succitate, piuttosto che espressioni di disgusto sono pericolosi rinforzi negativi in grado di provocare persino un’inibizione.

 

Trattiene la cacca che fare

È fondamentale non forzare il bambino che trattiene la cacca a spingere; allo stesso tempo trattenere le feci a lungo le indurisce e defecare diventa più difficile e doloroso per il bambino, pertanto chiedete consiglio al farmacista e al pediatra.

 

Per parte vostra aiutate il bimbo con una dieta ricca di fibre, frutta, più liquida del normale e con sane bevande calde. Non forzatelo a stare sul vasino per lungo tempo e non create ansia sulla cacca manifestando apprensione per la costipazione.

 

Quando non affrontare lo spannolinamento

Lo spannolinamento non è solo una ragione d’età. Sarebbe bene non associarlo ad altri eventi importanti, ovvero capaci di stravolgere la vita del bambino, per esempio la nascita di un fratellino, un trasloco, un lutto recente, il ritorno al lavoro della mamma o la separazione dei genitori.

 

La mamma è la soluzione: calma, pazienza e amore, la reazione materna alla costipazione (o al pericolo di costipazione) è importante tanto quanto il problema stesso, se il bimbo trattiene la cacca e la mamma va in ansia tra i due si ingenera un pericoloso circolo vizioso.

 

No ai rimedi della nonna, tipo il prezzemolo per stimolare l’ano. Questa pratica, oltre ad essere poco o per nulla fruttuosa, può essere umiliante per il bambino.

No all’ossessione della cacca con estenuanti sedute “motivazionali” sul vasino.

Sì alla distrazione: badando al fatto che il bimbo non resti con le gambine penzoloni, (quindi, se usate il WC, ponete sotto i suoi piedini una base stabile) organizzate delle attività di distrazione: mentre è sul vasino parlate, colorate, racconta storie o infilate collane di pasta. La concentrazione del bimbo cadrà proficuamente sull’attività allentando la tensione emotiva. Il consiglio migliore è, tuttavia, quello di non spostare il vasino dal bagno.

 

Senza pannolino trattiene la cacca

Rimettere il pannolino solo per fare la cacca è una “non soluzione”, la mamma crede di risolvere il problema evitando lo spettro della costipazione, ma mettere e togliere il panetto è fuorviante per il bambino. È più importante capire perché si trattiene la cacca.

 

A volte, ma questa è una condizione occasionale, il bambino trattiene la cacca o la pipì perché non vuole interrompere un gioco o un’attività.

Il vero problema interviene quando il bimbo trattiene le feci perché non vuole liberarle – donarle all’adulto. Le feci sono qualcosa di profondo per il bimbo, lui ne sente l’appartenenza e vive la liberazione di esse, soprattutto lo scarico della cacca, come la deprivazione di una parte del suo corpo. Salutare la cacca prima che vada dai pesciolini: “Ciao ciao cacca”; normalizzare l’evacuazione; favorire l’imitazione; parlarne: è così che si rassicura il bambino.

Altre volte il bambino non vuole sporcarsi, questo può dipendere da un rinforzo negativo, anche involontario.

 

Inoltre può capitare che il bimbo sia traumatizzato dal dolore, se, per qualunque ragione, ha fatto esperienza con la cacca dura dura e ha provato dolore può essere rimasto scosso.

Il dolore è una componente importante, non solo psicologicamente, quando la cacca è molto dura il dolore in concomitanza della spinta può essere sintomo di ragadi ed emorroidi. Pertanto non forzatelo e avvisate il pediatra.

 

Consiglio pratico: in presenza di feci dure, indipendentemente dal problema della cacca trattenuta e anche per prevenirlo, abbiate cura di modificare la dieta aumentando l’apporto di acqua e fibre.

 

Cosa succede se trattiene la cacca

Se il bimbo trattiene la cacca da 2 – 3 giorni è bene avvisare il pediatra, comunemente i bambini si liberano prima che la costipazione diventi un problema. Aiutarli con sistematicità sin dai primi sintomi è, però, importante anche per non incorrere nell’aggravante del dolore.

Facilitano il transito intestinale:

  • acqua,
  • frutta fresca, ma anche succhi di frutta alla pera, alla prugna o succhi d’uva,
  • bevande calde come il latte caldo o la camomilla.

 

Via libera ai massaggi ma non se creano ansia al bambino. Particolare attenzione va prestata alla posizione sul WC che deve essere comoda e con i piedini su una base di appoggio non penzoloni. Il vasino garantisce una postura adatta al bambino e, in questo senso, dà meno problemi.

 

Non spaventatevi, non arrendetevi e giocate la carta P: Pazienza!



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