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Neonati, tutte le regole del bagnetto sicuro per la pelle

di Redazione VitaDaMamma

01 Marzo 2014

Bagnetto sicuro per la pelle del neonatoLa pelle dei neonati è quanto di più delicato si possa immaginare. Molto sottile e irritabile, non contiene le stesse quantità di collagene e di elastina presenti nella pelle degli adulti e anche lo strato di grasso che difende dall’azione degli agenti esterni è poco sviluppato.

Proteggerla è fondamentale, ma non per questo bisogna temere eccessivamente il momento del bagnetto, un gesto importante sia per la salute che il benessere dei neonati.

Un’igiene corretta riduce il rischio che il bambino debba lottare contro germi patogeni, ma non solo: il bagnetto è un’occasione di contatto con la mamma capace di svolgere un’azione calmante e rilassante sul piccolo

Quello che conta è seguire regole precise che evitino di irritare o inaridire la delicata pelle dei neonati.

Una volta caduto il moncone del cordone ombelicale, la mamma può iniziare tranquillamente a coccolare il suo bambino con i bagnetti.

Per quanto riguarda la frequenza, non esiste una regola generale. L’unico aspetto cui prestare attenzione è che anche nel caso dell’igiene si può esagerare.

Di per sé i neonati non hanno molte occasioni per sporcarsi

Il bambino viene pulito già più volte in una giornata in occasione del cambio del pannolino. Per questo non è necessario fare il bagnetto tutti i giorni.

Inoltre limitandosi a 2 o 3 bagnetti alla settimana si evita di aggredire eccessivamente la pelle.

Basta il contatto con l’acqua calda per aumentare la perdita di acqua e grassi dalla cute, che può indebolirsi e diventare secca

Per questo stesso motivo un bagnetto di 5 minuti è più che sufficiente.

Non bisogna poi dimenticare che non tutti i neonati apprezzano subito questo momento. Piuttosto che costringerli ad attimi di tensione è meglio optare per delle spugnature e introdurre l’abitudine del bagnetto più gradualmente.

Un’altra regola importante riguarda la temperatura dell’acqua, che deve aggirarsi attorno ai 37 gradi. Per misurarla si possono utilizzare un termometro, ma con il passare del tempo la mamma riuscirà a controllarla immergendo il gomito nell’acqua. Tuttavia non tutti i neonati apprezzano le stesse temperature, quindi anche quella del bagnetto dovrà essere aggiustata in base ai loro gusti.

L’aria della stanza in cui si fa il bagnetto non dovrebbe invece mai scendere sotto i 20 gradi, ma non deve essere nemmeno troppo alta, in modo da evitare un’umidità eccessiva.

Un altro aspetto fondamentale è il detergente utilizzato: non devono essere utilizzati prodotti troppo aggressivi.

Il mercato offre diversi prodotti specifici che aiutano a proteggere e a rispettare la pelle dei bambini più piccoli

Le loro caratteristiche fondamentali sono una tollerabilità molto elevata, l’assenza di sostanze irritanti come profumi artificiali, coloranti, alcol e parabeni e la presenza di ingredienti selezionati adatti alle pelli più fragili.

Il neonato deve essere insaponato bene, senza tralasciare le pieghe, e altrettanto bene essere sciacquato.

Dopo aver eliminato tutti i residui di detergente il bambino deve essere subito avvolto in un asciugamano perché non prenda freddo. Per asciugarlo non bisogna assolutamente strofinare la pelle, ma tamponarla delicatamente avendo cura di eliminare l’acqua anche fra le pieghe.

A questo punto si può procedere all’applicazione di creme o lozioni dall’effetto idratante ed emolliente. Anche in questo caso è importante utilizzare solo prodotti delicati appositamente formulati per non irritare la pelle del piccolo.

Come talco è meglio scegliere quello fluido, che esercita una doppia azione emolliente e assorbente senza scatenare problemi respiratori.

Seguendo queste regole il bagnetto non rischia di danneggiare la delicata pelle dei bambini. Manca solo un ultimo consiglio, quello sull’orario ideale. Anche se non esiste un’indicazione assoluta, riservare a questo momento le ore serali è una buona scelta: il bambino, rilassato dall’acqua e dalle coccole, potrebbe riuscire così ad addormentarsi prima, lasciando così anche alla mamma un momento di relax.

 

Scritto da Silvia Soligon

Foto © massimhokuto – Fotolia.com



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