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56 Ragazze Morte per l’uso di Assorbenti: Leggi qui ATTENZIONE

di Maria Corbisiero

21 Marzo 2014

assorbenti bufala

Un “nuovomessaggio d’allarme si sta diffondendo su facebook.

Stavolta ad essere “incriminati” specifici marchi di prodotti per l’igiene intima femminile, brand che producono e distribuiscono tamponi utilizzati durante il ciclo mestruale.

bufala assorbenti

Riassumendo, e facendo una traduzione sommaria, l’allarme afferma che “56 ragazze sono morte a causa dell’utilizzo di whisper, stayfree, always, etc.” (questi ultimi citati sono i noti marchi di cui sopra – ndr).

Invitando alla condivisione, nel messaggio si specifica che la morte delle giovani è stata causata dal ripetuto utilizzo di un singolo tampone nell’arco di un’intera giornata in quanto convertirebbe il liquido in gel.

Tale processo provocherebbe il cancro alla vescica e all’utero.

Detto ciò, si invita i lettori, nonché condivisori del messaggio, all’utilizzo di tamponi fatti di cotone o quanto meno di cambiarli ogni 5 ore.

“Se il tempo è prolungato il sangue diventa verde e il fungo, che andrà a formarsi, penetra all’interno dell’utero e corpo”.

Infine si invita, nuovamente, alla condivisione del messaggio così da diffondere la consapevolezza sulla pericolosità di tali prodotti.

“Per favore non sentitevi in imbarazzo ad inoltrare questo messaggio a tutte le ragazze e anche i ragazzi in modo che anche loro possano condividere con le loro mogli e gli amici. Questo è un messaggio di servizio pubblico… La consapevolezza è importante”.

È tutto vero? Dobbiamo realmente condividere il messaggio?

Innanzitutto, essendo stato definito come un “messaggio di servizio pubblico” ci chiediamo:

Perché non è accompagnato da fonti scientifiche certe che avallino quanto detto?

Perché non vi è traccia di alcun comunicato in merito da parte delle autorità sanitarie?

Quali sono le ricerche che ne attestino la validità?

In che lasso di tempo sono avvenuti i decessi?

assorbenti bufala hoax

Una delle immagini del test casalingo di stsdanielle

L’unica “prova certa” che abbiamo a disposizione è la foto che riprende 6 diversi tipi di assorbenti prodotti dai marchi menzionati nel messaggio.

Lo scatto è stato realizzato dall’utente web stsdanielle, che, attraverso il blog SharetheSavings, il 27 aprile del 2013, ha recensito i sopra indicati tamponi dopo aver effettuato un test casalingo per verificarne l’assorbenza.

Cliccare qui per leggere la recensione completa.

Appurato quindi che la foto è totalmente estranea al messaggio, analizziamo ora la presunta pericolosità dei prodotti.

Non serve un esperto per apprendere che la zona intima del nostro corpo è una parte molto sensibile e delicata e, in casi di scarsa igiene personale, può divenire oggetto di infezioni e/o irritazioni.

Una mancata pulizia giornaliera infatti rende tali zone “terreno fertile” per i batteri che possono proliferare in assoluta liberta.

È anche vero che i materiali sintetici con i quali sono fatti taluni assorbenti, come anche l’utilizzo di detergenti intimi troppo aggressivi o di indumenti in fibra sintetica eccessivamente aderenti, che impediscono o bloccano la traspirazione della pelle, possono causare irritazioni e contribuire all’accrescimento del numero di batteri.

bufala assorbentiDiscorso diverso invece per i tamponi interni che, precisiamo, non vengono menzionati nell’allarme.

Come riportato sul noto sito di debunker Snopes, portale che nel settembre del 2013 ha etichettato il sopra citato messaggio come FAKE, l’eccessiva crescita dei batteri, in casi RARI, può scatenare la sindrome da shock tossico, problema associato all’uso degli assorbenti interni iperassorbenti.

Per saperne di più leggi qui.

In ultimo, ma non meno importante, condividere un avviso simile, privo di ogni riferimento scientifico, è da considerarsi infamante, un’immotivata accusa verso i marchi citati, brand che, in mancanza di prove certe da parte di chi ha riportato l’allarme, possono intraprendere azioni legali verso chi li accusa ingiustamente.



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