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La Morte in Culla: Sids

di Mamma Silvia

24 Giugno 2010

morte in culla

SIDS : Sudden Infant Death Sindrome. Altrimenti chiamata “morte in culla”, è la prima causa di morte tra i neonati, all’apparenza assolutamente sani, e colpisce soprattutto dal secondo al quarto mese di vita anche se può colpire fino al primo compleanno.

Si definisce come il decesso improvviso e inaspettato di un neonato che non riveli una causa di morte plausibile. Le cause non sono state ancora ben chiarite ma è stata esclusa una possibile trasmissione genetica.

Molte le teorie che tentano di spiegare cosa possa determinare la sids.

  • Ad esempio la teoria respiratoria secondo la quale il lattante potrebbe avere episodi di apnea notturna in cui smette di respirare.
  • Oppure la teoria cardiaca, secondo la quale interverrebbe un’aritmia, la fibrillazione ventricolare, che sarebbe causata da un’anomalia riscontrabile con l’elettrocardiogramma.

Sono fattori di rischio:

  • la prematurità,
  • il basso peso alla nascita,
  • giovanissima età della madre,
  • fumo o tossicodipendenza della donna in gravidanza,
  • esposizione del neonato al fumo passivo,
  • infezioni delle vie respiratorie
  • e temperatura ambientale eccessivamente calda.

Per i neonati a rischio di sids come i prematuri, esistono oggi apparecchiature in grado di rilevare il ritmo cardiorespiratorio e segnalarne l’eventuale interruzione con un segnale acustico, dando modo ai genitori di intervenire tempestivamente.

La SIDS fa paura a tutti i neogenitori per la sua imprevedibilità.

Tuttavia sono state stilate alcune “regole d’oro” per prevenirla che hanno ridotto la sua incidenza di oltre il 50%.
Vediamole insieme:
Allattare al seno per almeno 6 mesi
Far dormire il bambino in posizione supina
, mai sul fianco o a pancia in giù. Già con l’adozione solo di questo accorgimento i casi di sids si sono notevolmente ridotti. La posizione supina infatti favorisce quei microrisvegli che impediscono al bambino un sonno troppo profondo diminuendo notevolmente il rischio di apnea. Non è necessario rigirare il bimbo se ha già imparato a rotolare nel sonno perchè se questo avviene vuol dire che ha raggiunto una tappa nel suo sviluppo che già lo colloca fuori dal periodo critico.
Utilizzare un materasso piuttosto rigido, senza cuscino. In generale non usare nulla di troppo soffice in cui il bebè possa sprofondare.
Far dormire il bambino nel suo lettino ma in camera con i genitori. Condividendo il letto con i genitori si rischia il surriscaldamento del bebé. Inoltre se uno dei due genitori fuma si avrà un’ulteriore fattore di rischio.
Offrire il ciuccio al bambino se lo gradisce. Pare che il succhiotto infatti sia un’ulteriore strumento di protezione dalla sids perchè impedisce alla lingua di ricadere all’indietro. Se gli cade durante il sonno non è necessario reitrodurlo in bocca. Importante non usare catenelle o nastri.
Tenere il bebé lontano dai termosifoni o dalle stufe.
Non coprirlo con troppi vestiti o coperte specialmente se ha la febbre. In quel caso è anzi meglio coprirlo meno.
La temperatura delle stanze dovrebbe essere compresa tra i 18 e i 20 gradi.
Non fumare durante e dopo la gravidanza. Questo raddoppia il rischio di sids.
Non esporre il bambino al fumo passivo

 

 

 

 



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