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Donna Inglese Malata di Maternità: 7 Parti, 3 Figli 4 Maternità Surrogate

di Gioela Saga

02 Settembre 2014

maternità e utero in affitto

Oggi come oggi quattro figli corrispondono già ad un concetto di famiglia numerosa che non è facile gestire sotto diversi punti di vista.

Inoltre anche l’impegno strettamente fisico per una mamma diventa importante e ogni gravidanza seppur rappresenta un momento magnifico per ogni donna, se non comporta problemi, è comunque un forte investimento sul nostro corpo.

Eppure non sembra pensarla così una pluri-mamma di 37 anni che dice di sentirsi benissimo, anche meglio, durante la gestazione, anzi di avvertire un vuoto troppo profondo quando non è incinta e dunque non smetterà mai di esserlo finché il suo utero ci sarà!

Questa dichiarazione è davvero molto forte ma anche le motivazioni di Tara Sawyer sembrano esserlo.

Forse il fatto che lei stessa è stata adottata da piccola, le ha fatto maturare una convinzione così marcata e granitica di voler essere madre e volere dare a tutti gli ipotetici bimbi la possibilità di una famiglia che li accolga con amore.

Tara infatti ha 4 figli suoi, di cui due gemelli, il cui parto è stato molto difficile e ha dato non poche complicanze poi, fortunatamente, tutte risolte.

Ha deciso poi di diventare madre surrogata per altre coppie che non possono avere figli, pratica ormai consolidata in Inghilterra. Ha dunque dato alla luce un’altra coppia di gemellini ed un’ altra bimba ed è ora alla ricerca di un’altra coppia seriamente motivata ad affittare il suo utero.

Chi sta pensando che lo faccia per questioni economiche si deve ricredere, infatti Tara non chiede nulla in cambio, neppure il rimborso di spese mediche eventualmente sostenute. La sua “locazione”, per così dire, è totalmente gratuita.

Prima di diventare mamma Tara ha sempre avuto la vocazione di assistere e curare i bambini perché lavorava a tempo pieno con i bimbi con difficoltà di apprendimento.

Ora la sua missione è diventata quella di “fare figli”.

Del resto il marito Matthew la appoggia in pieno in questa scelta e la sostiene, comprendendo la sua forte esigenza. Il solo dubbio dopo la prima gravidanza surrogata era sull’attaccamento che la moglie potesse sviluppare nei confronti del bimbo che avrebbe portato in grembo per nove mesi.

Per Tara però questa non è stata una difficoltà, anche se ha portato avanti anche le gravidanze “per conto terzi” con lo stesso amore e attenzioni delle sue, facendo yoga, mangiando sano, andando in piscina.

E’ stata però fin da subito molto consapevole del suo compito ed è stata felice di poter “donare” quel figlio in parte suo:

“Per quel bambino non ho sentito la stessa ondata di amore come per i miei ma poterlo poi darlo ai suoi papà è stata una sensazione impareggiabile.”

Forse la sua è una vera dipendenza da “gestazione”, forse è un incredibile amore che la spinge a fare ciò che fa.

Fonte: Dailymail

 



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