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Allarme in Rete: Bambini che Dormono in Stazione Centrale a Milano (Foto Choc)

di Maria Corbisiero

30 Settembre 2014

bambini siriani milano

Alcuni giorni fa, sulla pagina Facebook di Vita da Mamma è pervenuta la segnalazione di un’utente circa la situazione di alcuni bambini fotografati mentre dormivano a terra, con dei cartoni a fare da materasso, nella Stazione Centrale di Milano.

La nostra redazione ha così deciso di approfondire l’argomento effettuando alcune ricerche in rete, essendo noi impossibilitate nel recarci sul luogo dell’accaduto.

Lo scorso 17 settembre Silvia Sardone, consigliere di zona e componente della segreteria regionale di Forza Italia, denunciava, attraverso il portale Tgcom24, con tanto di foto in allegato (la stessa visibile in apertura di articolo – ndr), la presenza di alcuni bambini, presumibilmente profughi siriani, costretti a dormire per terra su di un letto fatto di cartoni.

bambini siriani milano

Alla stazione Centrale di Milano ci sono bambini di pochi anni, probabilmente profughi siriani, che dormono a terra nella sporcizia, sopra a un cartone di fortuna o sul freddo marmo – ha dichiarato la Sardone – Mi vergogno dell’assistenza e dell’accoglienza che offriamo a questa gente […] Se Renzi e Pisapia non sono in grado di gestire i profughi lo dicano chiaramente, così da poter comunicare ai siriani che non siamo in grado di soccorrerli né di aiutarli. Allo stesso tempo queste foto rilanciano il tema di un’Italia ormai non più in grado di sostenere il flusso di immigrati e profughi in maniera tranquilla e organizzata. […] La situazione sta diventano una vera emergenza nazionale. Mi sono trovata di fronte a scene indecenti e vergognose per un Paese civile. Da mamma ho trovato indegno trovarmi di fronte a queste immagini”.

Tale denuncia è stata poi diffusa dalla stessa Sardone attraverso il suo profilo facebook, accessibile a tutti in quanto non protetto da privacy.

bambini siriani milanoA rendere ancora più drammatica la situazione è il quotidiano “Corriere della Sera di Milano” che scrive:

“… secondo Sardone questi bambini sembravano abbandonati a loro stessi, senza alcun tipo di assistenza”.

A seguito dei fatti appena esposti, come era facile intuire, si è aperta un’accesa discussione tra alcuni esponenti della politica e non del nostro Paese, in particolar modo quelli dell’hinterland milanese.

Senza avere la pretesa di entrare nel merito della polemica politica – personalmente non ritengo sia questo il luogo adatto – voglio riportare qui di seguito, per dovere di cronaca, anche la risposta di chi è stato accusato di cattiva gestione del flusso di immigrati nel capoluogo lombardo.

Uno fra tutti, l’Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino che ha condiviso sul proprio profilo facebook, visibile a tutti e non protetto da privacy, una foto di “Recondito Ma Non Troppo (Gianni Giudici)”, pubblicata il 18 settembre alle ore 0.38.

bambini siriani milano

Ecco il testo che accompagna il sopra citato scatto:

Ieri, tal Silvia Sardone (esponente di Forza Italia in regione Lombardia, oltre che consigliere di zona 2), ha divulgato 3 foto, non si sa prese quando, alludendo al fatto che potesse trattarsi di bambini siriani, e attaccando governo e comune per la situazione. Ebbene, chi sa qual è la realtà, da mesi, decine di volontari, insieme al comune di Milano, nella persona di Pierfrancesco Majorino ed altri esponenti, stanno gestendo quotidianamente la situazione dei profughi che arrivano in stazione, senza si, l’aiuto del governo, ma anche e soprattutto della regione, di cui la signora Sardone fa parte (il cui gruppo di appartenenza ha bocciato la proposta di istituire un punto sanitario permanente), strumentalizzando nel più bieco dei modi una realtà amplificata male poi dal Corriere della Sera, Tgcom, Ansa, senza essersi recati sul posto per capire e divulgare le informazioni reali e corrette. Chi vuole, può iscriversi al gruppo Emergenza Siria Milano (Gruppo facebook chiuso – ndr) e capire qual è la realtà ed eventualmente anche aiutare, come i tanti volontari che da mesi si impegnano per far avere cibo, vestiti, giocattoli, libri e tutto quello che potrete vedere nel gruppo, come in questa foto di P. L., che insieme a Susy Iovineo, N. L. e appunto tanti altri volontari, occupano il loro tempo disponibile per questa emergenza. Grazie a chi vorrà condividere questa realtà”.

bambini siriani milano

Il gruppo social qui sopra menzionato è stato creato dalla coordinatrice dei volontari Susy Iovineo che, intervistata da Sabina Ambrogi per FanPage.it, ha così risposto alle dure accuse della segretaria regionale di Forza Italia:

bambini siriani milanoFrancamente ho dei dubbi di come siano state fatte quelle foto. I siriani hanno una cura per i loro bambini almeno quanto la nostra. Sono sicura che i genitori fossero a pochi metri. Certo c’è da dire che queste famiglie arrivano sfinite a Milano, all’alba, dopo ore di viaggio, sbarcati dalle città del sud Italia: da Brindisi, Catania, Vibo Valentia, Salerno, Napoli, Palermo… A quell’ora, ma questo non esiste neanche a Amsterdam, non c’è ancora nessuno che li accolga. Anche stamattina c’erano degli uomini buttati a terra: dormivano sfiniti. Ma non sono di certo abbandonati. È una questione di pochissime ore, poi arriviamo noi e li smistiamo nei centri di accoglienza. Nei tempi che richiedono queste operazioni, sono nutriti, assistiti e accolti. I bambini sono sorvegliatissimi e intrattenuti, al punto che altri bambini spesso si fermano qui e vogliono giocare con i bimbi siriani”.

E ancora:

“La mattina diamo la prima accoglienza, poi passa il pediatra e si inizia la registrazione con gli operatori, e dopo due tre ore, si inizia tramite la cooperativa Universis alla registrazione nei vari centri di accoglienza […] Sono sconcertata che sia agenzie stampa che importanti quotidiani abbiano solo commentato delle foto, senza chiedere e informarsi”.

Qui di seguito vi riportiamo un filmato, pubblicato lo scorso 19 settembre sul canale YouTube dell’UNHCR, organizzazione mondiale impegnata nel salvare vite umane ed a proteggere i diritti di milioni di rifugiati, che riprende le procedure di accoglienza alla Stazione Centrale di Milano.



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