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Fascia o Marsupio per Portare il Bambino: Guida Pratica alla Scelta

di Alessandra Albanese

16 Ottobre 2014

KangasMamasRI

Proprio ieri una mamma ci aveva scritto un messaggio chiedendoci consiglio su un accessorio per neonati.

Ci chiedeva cosa fosse migliore per portare un bimbo tra marsupio o fascia.

E’ stato un ottimo spunto per parlare di ambedue gli oggetti.

Vediamo le caratteristiche di questi utili e comodi accessori per portare il bambino a passeggio fin da quando è molto piccolo.

C’è da dire che indicare come accessorio migliore l’ uno piuttosto che un l’ altro è sempre molto relativo, in quanto ogni mamma stabilirà la propria preferenza in base a delle ragioni del tutto oggettive.

In linea generale però la scelta di un supporto porta bebè deve tenere conto di alcuni requisiti:

  • Deve sorreggere il bambino assicurando un sostegno sicuro della colonna vertebrale e della testa.
  • In posizione seduta deve garantire al piccolo di tenere le gambe in posizione divaricata.
  • Deve essere tenuto al di sopra dell’ombelico.
  • Non deve esserci alcuno spazio tra il bebè e il portatore.
  • Deve essere sicuro.
  • Deve consentire libertà di movimento al portatore.

Inoltre i più moderni porta bebè consentono di essere adattati all’età dei bambini (da 0 a 3 anni e più), spesso sono utilizzabili per posizionare il bambino sia sul davanti che sulla schiena o addirittura sul fianco, e sono realizzati in materiale “friendly”, ovvero in tessuto biologico e con colori atossici che rispettano l’uomo e l’ambiente.

E allora cosa scegliere tra marsupio o fascia? Vediamo alcune caratteristiche di ambedue.

marsupio

Il marsupio.

È il più classico tra i due accessori, e per la maggior parte delle mamme una scelta azzeccata.

Il marsupio porta bebè è realizzato con due bretelle regolabili, in genere imbottite, e con fibbie che vanno chiuse sul davanti o sulla schiena, a seconda del modello.

Il marsupio consente di portare il bambino sia a contatto con il proprio petto, o sulla schiena (da più grande), e addirittura di lato.

Ci sono in commercio dei marsupi per permettere la posizione laterale dotati di una vera e propria seduta, e consentire di poggiare il bambino sul fianco, e di dargli la possibilità di stare con le gambine “a rana”.

Troverete anche molti accessori che consentono di sfruttare il marsupio durante la crescita del bimbo, adottando dei riduttori per quando sarà neonato, dei sacchi per La stagione fredda, o dei rinforzi per quando il piccolo si fa più grande e pesante.

A vantaggio della scelta del marsupio ci sono delle caratteristiche che lo rendono più confortevole della fascia per alcune mamme.

Per prima cosa la facilità dell’utilizzo: con pochi gesti si chiude e il bambino viene posizionato agevolmente nella posizione preferita.

Le bretelle sono regolabili, imbottite, e il peso del piccolo viene scaricato in maniera uniforme sul corpo dell’adulto.

E’ indeformabile, non prevede aggiustamenti se non nella misura delle bretelle, e si adatta al bambino e all’adulto facilmente, consentendogli confort e praticità.

I marsupi vengono oramai realizzati in forme ergonomiche per consentire la maggiore comodità al bimbo e al portatore.

Contro

Il marsupio però non consente la posizione sdraiata del neonato, che invece permette la fascia.

Non garantisce inoltre una perfetta aderenza al corpo del neonato, proprio perché “standard” e più rigido delle fasce.

In estate la struttura è più calda, e quando non si utilizza è maggiormente ingombrante per essere riposto in una borsa.

Il bambino infine viene posizionato in una posizione più bassa rispetto al corpo del portatore rispetto alla fascia.

babywearing

La fascia

La fascia porta bebè è costituita da un telo della lunghezza diversa a seconda del modello scelto, che va dal metro e 80 cm per le fasce ad anelli, fino ai 4 metri e oltre per le fasce lunghe.

Sono porzioni di stoffa, spesso in cotone biologico senza fibbie, bottoni o altre chiusure preconfezionate, della larghezza di circa 70 cm, che si avvolgono e si legano attorno al neonato e alla vita e al petto dell’adulto.

Consentono di portare il bambino sia sul davanti, in posizione sdraiata e seduta, che sul fianco e sulla schiena.

Le fasce vengono utilizzate dalle popolazioni indigene di tante parti del mondo.

In Africa le donne fin da bambine sono solite portare il proprio figlio (ma anche il proprio fratellino minore) sulla schiena, con un pareo che normalmente viene utilizzato come indumento per la parte inferiore del corpo.

Si lasciano scivolare il neonato giù per la schiena dalla testa, tenendolo con una mano dal sederino e fissando poi il pareo in modo che il bimbo assuma la forma “a koala” con braccia e gambe che abbracciano la schiena della donna. Il pareo viene legato sul davanti, e il bimbo assicurato sulla parte posteriore, in modo che guardi il mondo nella stessa direzione della mamma.

Anche in Sud America le donne peruviane fanno più o meno lo stesso: le vedi per le strade far letteralmente roteare i loro piccoli avvolti nelle manta (i tipici mantelli colorati) per poi annodare i teli al collo, con i figli assicurati alle spalle.

E così via in estremo oriente, e tra i ghiacciai, le fasce nelle epoche sono stati gli strumenti che hanno consentito alle donne di portare con sé i figli fin da piccoli, nei campi, e in giro con loro finchè non avessero imparato a camminare.

Esistono vari tipi di fascia porta bebè: lunghe, elastiche, rigide, ad anelli, e un misto con il marsupio dal nome mei tai.

fascia porta bebè anelli

Il vantaggio fra tutti della fascia è che può essere utilizzata fin dal primo giorno di vita del bebè.

In posizione sdraiata infatti il piccolo è come protetto in una culla, e maggiormente della culla, sente il contatto fisico con la mamma, che può persino allattarlo mentre lo porta con sè, mantenendo una certa discrezione e una libertà di movimento.

La fascia è molto versatile, e consente di essere utilizzata in diverse maniere e situazioni, garantendo un ottimo confort per mamma e bimbo, grazie alla perfetta aderenza dei corpi, non avendo oggetti estranei se non il tessuto, e (da non sottovalutare) ha un ingombro minimo se non utilizzata; si può persino tenere indosso come un normale pareo o una sciarpa quando non si deve portare il piccolo con sé.

Contro

Uno degli svantaggi della fascia è la misura: se infatti non si sceglie la fascia delle dimensioni giuste si rischia di avere troppa stoffa inutilizzata, o al contrario diventa eccessivamente corta e non va bene.

Il contro principale è l’aspetto psicologico: tante mamme, al vedere questo modo di Babywearing, termine che significa letteralmente “Indossare i bambini”, coniato prendendo spunto dall’antica pratica di portare i propri figli addosso sistemati in teli a mo’ di marsupio.

Esse pensano che un pezzo di stoffa non possa essere sicuro a tenere il peso del proprio figlio, tantomeno si rendono conto dell’estrema comodità di questo accessorio.

Infine, a differenza del marsupio occidentale tradizionale, la sistemazione delle fasce, soprattutto quelle lunghe senza anelli, prevede un po’ di manualità, e il suo utilizzo non è immediato, al contrario del marsupio.

Come scrivevamo, esistono diverse tipologie di fasce: quelle più lunghe da passare più volte attorno al corpo del bambino e del portatore, quelle tenute insieme da una coppia di anelli, che consentono una maggiore manualità (queste ultime hanno in genere una parte imbottita, in quanto gravano su un’unica spalla, e questa particolarità le rende più facili da annodare, ma ha lo svantaggio di scaricare il peso del bambino in modo asimmetrico sul corpo del portatore) e una tipologia di fascia a metà tra il classico telo e il marsupio dal nome mei tai.

mei tai

Mei Tai in cinese significa Amore (mei) e Postura (Tai) ed è una sorta di marsupio realizzato con un quadrato di stoffa e due lunghe fasce che vengono annodate al corpo del portatore, per portare il bambino con sé.

Anche questa ultima soluzione è molto utile perché racchiude in sé i vantaggi di ambedue gli accessori per babywearing: contiene come un marsupio ma è versatile come una fascia.

Insomma, care mamme, e anche cari papà, perchè no!, una volta che avrete un bambino, che sia con la fascia, il mei tai o il marsupio, non sarete più costretti a restare in casa, e non dovrete neanche portarvi appresso scomodi utensili con ruote, culle e quant’altro.

La scelta per camminare con il proprio bebè e avere al tempo stesso le mani libere è talmente ampia che vi verrà voglia di uscire, e mai da soli!



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