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Cellulari, Inquinamento Elettromagnetico e Pipistrelli: Bloccata l’Installazione di un’Antenna

di Gioela Saga

03 Novembre 2014

antenna vietata per i pipistrelli

Vacanza a stretto contatto con la natura o vacanza in cui rimanere a stretto contatto tecnologico con il mondo, condividendo foto, notizie e anche lavoro?

A quanto pare in alcuni casi non dipende solo dalla volontà di ciascuno ma si trasforma in una battaglia:

pipistrelli contro cellulari.

Partita al momento vinta dai chirotteri che, sostenuti da una campagna per la loro salvaguardia, hanno fatto in modo che non fosse autorizzata la messa in opera di un’antenna a Monteluco, una località turistica nei pressi di Spoleto, in Umbria.

Già da alcuni anni, si è universalmente riconosciuta l’importanza di questi piccoli mammiferi, tanto osteggiati da preconcetti, leggende e dalla loro somiglianza con i topi.

Hanno un alto valore di salvaguardia dell’habitat e dell’ecosistema e spesso sono stati intrapresi numerosi sforzi per conservare localmente siti dove, normalmente, si riposano in colonie, nella loro caratteristica posa a testa in giù. Sono animali schivi di ambienti urbani, di rumori, e, naturalmente, fuggono i luoghi dove vi sia anche inquinamento elettromagnetico.

I pipistrelli utilizzano infatti l’ecolocazione per orientarsi e catturare le prede, emettono cioè segnali ad alta frequenza e anche per comunicare tra di loro.

La collocazione di un antenna nei pressi di territori molto frequentati dai pipistrelli finirebbe per disorientarli, allontanarli e disperderli, con grave pericolo per l’intera colonia e, a Monteluco, pare che ve ne sia una particolarmente numerosa.

Addirittura, ogni anno, a fine agosto si tiene la “Bat night”, cioè la notte dei pipistrelli dove si fa un’escursione notturna guidata dedicata proprio al loro ascolto e ad una maggiore consapevolezza sulla loro conservazione.

Eppure pensiamo anche a chi, oggi, sia abituato ad essere sempre on line e non possa proprio adattarsi a questo “silenzio”.

La Regione ha posto il suo veto alla richiesta della Telecom per installare un’antenna telefonica adducendo la seguente motivazione:

“La realizzazione della struttura può interferire con le attività biologiche dei Chirotteri compromettendone l’importante sito di foraggiamento (la fontana del monastero) e di abbeverata. Stante ciò, si comunica che il progetto in epigrafe risulta in contrasto con gli obiettivi di conservazione e pertanto, anche in virtù del principio di precauzione, si ritiene di esprimere un parere NON FAVOREVOLE”.

L’associazione dei commercianti e albergatori invece si era battuta fortemente per la realizzazione, contestando che molti turisti si lamentano, annullano o accorciano il periodo di vacanza proprio a causa dell’assenza di segnale di copertura.

Inoltre, sottolineano, nella zona non ci sono neppure cabine telefoniche pubbliche e molti itinerari turistici forniti dalla Regione sono interattivi ma non funzionanti a queste condizioni.

Addirittura c’è chi contesta il fatto paradossale che, gli albergatori, stando alle leggi attuali, devono inviare telematicamente e quotidianamente alcuni dati, come quelli Istat, ma sono però sprovvisti del mezzo per farlo!

Oltre al danno poi, la beffa, nel constatare che, proprio la fontana del monastero citata come “luogo protetto” nel comunicato, pare sia da tempo in secca e chiusa, aperta solo temporaneamente lo scorso anno dopo due anni di ulteriore chiusura.

Ci auguriamo che, nel rispetto dell’ambiente e dei simpatici e utili pipistrelli si possa anche andare incontro alle richieste comprensibili di chi lavora per e con il territorio.

Fonte: Umbria24



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