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Bambini Morti nella Pancia della Mamma: Frasi da NON dire Mai ai Genitori

di Maria Corbisiero

17 Febbraio 2015

lutot perinatale

Le parole sono importanti” gridava Nanni Moretti, una frase che racchiude una grande verità, eppure…

… quante volte non viene dato loro il giusto peso, il giusto valore?

Le parole feriscono più della spada”, un’affermazione che non bisognerebbe mai dimenticare!

Eppure ci ritroviamo a pronunciare frasi di circostanza nei momenti meno adatti, momenti in cui il silenzio, un abbraccio o una semplice carezza possono valere più di mille parole.

Il lutto è uno di questi.

lutto perinataleLa perdita di una persona cara mette a dura prova anche lo spirito più forte: ti getta nello sconforto più assoluto perché ti pone davanti ai tuoi limiti.

Un dolore ancor più brutale se la perdita riguarda un figlio, una sofferenza così profonda che ti lacera l’anima, un evento così innaturale che diventa impossibile da accettare.

Non da meno il lutto perinatale, un termine usato per identificare le perdite precoci di bambini, le così dette morti in utero, quelle che, tecnicamente, avvengono nel periodo che va dalla 27° settimana di gestazione fino a 7 giorni dopo il parto.

Spesso si tende a sminuire e sottovalutare tale perdita, convinti che non possa eguagliare quella di un figlio ‘cresciuto’.

Nulla di più sbagliato!

L’amore per un figlio non viene misurato in base al tempo trascorso con lui, l’amore per un figlio è già tale e ben radicato nel proprio cuore prima ancora che lo stesso venga alla luce.

Il lutto perinatale è una tragedia che non può essere minimizzata o banalizzata con frasi di circostanza rivolte ai genitori, frasi che ledono ancor più il loro animo, che accentuano la loro inadeguatezza, fino a colpevolizzarli.

Come detto in apertura di articolo, l’uso della parola, soprattutto in questi casi, diventa fondamentale al fine di evitare incomprensioni e fraintendimenti.

Ecco quelle da non ripetere assolutamente.

1° Consolati, pensa a quanto sarebbe stato grande il tuo dolore se fosse morto dopo il parto.

La sofferenza non può essere misurata in gradi, non esiste una scala del dolore perché una perdita, sia essa avvenuta prima o dopo il parto, rappresenta sempre e comunque un dolore lacerante.

lutto perinatale2° Consolati, hai altri figli a casa che ti aspettano, concentrati su di loro!

Ogni figlio è per un genitore parte della sua vita, un importante pezzo atto a comporre il puzzle del suo cuore. Quando uno di loro viene a mancare, si perde solidità e il vuoto che lascia resta incolmabile.

3° Il bambino non è mai nato!

Il fatto che la morte del neonato sia sopraggiunta prima del parto, negando così ogni possibilità ai futuri genitori di poter ascoltare il suo primo vagito, di poterlo guardare negli occhi e di vederlo sorridere o fare una smorfia, non rappresenta un’attenuante al dolore provato.

La morte di un bambino è pur sempre una grande perdita, un dolore che accompagnerà i genitori per tutta la vita.

4° Fatti forza, devi andare avanti!

Ogni perdita deve essere vissuta in base ai propri tempi. Non esiste un canone, non esiste un periodo prefissato, non esiste alcun obbligo o dovere. In quei momenti esiste solo la perdita e i sentimenti che la stessa scaturisce.

lutto perinatale5° Non scoraggiarti, puoi sempre provare a farne un altro. Vedrai che la prossima volta sarai più fortunata!

Ogni figlio è unico, ogni gravidanza è a se. È assurdo anche solo pensare di poter attenuare il dolore ‘rimpiazzando’ la perdita con un altro figlio.

6° Dai, fatti coraggio, dopotutto non era ancora formato, era appena un feto!

7° Non mi dire che ti eri già affezionata.

Ogni futura mamma inizia ad amare incondizionatamente il suo bambino sin dalla comparsa della doppia linea sul test di gravidanza. Un amore smisurato che non tiene conto né della sua grandezza né della sua composizione.

Evitare di pronunciare queste frasi non equivale ad abbandonare al proprio dolore la coppia, un lutto perinatale deve essere vissuto ed affrontato.

Ricordiamo loro il nostro affetto, facciamogli sentire la nostra presenza, condividiamo il loro dolore ma soprattutto restiamo in attesa senza dimenticare di tender loro la mano, una mano che li aiuterà a risalire dall’oblio quando sarà il momento.

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