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Bimbo di un Anno Sfigurato a Morsi da una Compagna all’Asilo Nido

di Maria Corbisiero

28 Febbraio 2015

bambino asilo incidente morsi

Un bambino di appena un anno è stato preso a morsi da una bambina di poco più grande di lui.

Questa macabra storia, questa tortura inaudita, come l’ha definita il giornalista del quotidiano ‘Il Gazzettino’, primo portale ad aver riportato la notizia sul web, l’episodio qui sopra descritto si è verificato in un asilo nido di Polverara, piccolo comune situato nella provincia di Padova, poco distante da Piove di Sacco.

Un incidente le cui dinamiche sono ancora tutte da chiarire, sempre supponendo che si possa far chiarezza sull’accaduto data la mancata presenza di un adulto al momento dei fatti.

Secondo una prima ricostruzione infatti, il piccolo stava facendo il suo riposino pomeridiano quando sarebbe stato assalito dalla compagna di scuola di due anni e mezzo che gli avrebbe dato ripetuti morsi lungo tutto il corpo (circa quaranta ne conta Il Gazzettino mentre il Corriere della Sera non riporta alcun dato specifico – ndr).

Evidenti segni sono stati riscontrati sulle braccia, sul volto, sul torace, sulle gambe, sulla schiena e persino sui piedi del bambino, lesioni curate presso il pronto soccorso pediatrico dell’Azienda ospedaliera di Padova ma ancora non guarite che avrebbero provocato al piccolo ricorrenti stati d’ansia.

A denunciare il fatto alla Magistratura il padre del bambino che, oltra a tutelare lo stesso, vuole evitare che fatti del genere, presumibilmente attribuiti alla negligenza di chi avrebbe dovuto vigilare sui bambini, possa ripetersi.

Stando infatti alle prime dichiarazioni che l’insegnate di turno ha rilasciato ai carabinieri di Casalserugo (PD), la stessa avrebbe si udito il piccolo piangere attribuendo però lo stesso al normale pianto di un risveglio.

“Abbiamo voluto denunciare il fatto non tanto per ottenere un risarcimento quanto per ribadire che cose del genere non devono succedere – ha dichiarato il padre del bambino – Sono intollerabili. I bambini piccoli vanno tenuti sotto stretta sorveglianza”.

Al momento i principali indagati sono la direttrice della scuola, l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Legnaro e l’insegnante di turno quel pomeriggio.

Fonti: Il GazzettinoCorriere della Sera



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