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Infezioni Urinarie: Cistite, Bruciore e Dolori nella Minzione

di Gioela Saga

15 Febbraio 2017

Le infezioni urinarie o infezioni alle vie urinarie o infezioni del tratto urinario (Urinary tract infection, UTI), comprendono tutta una serie di disturbi molto fastidiosi che interessano l’apparato urinario.

Normalmente sono infezioni che si verificano con maggior frequenza nella donna, si calcola che tra il 30 e il 50% delle donne ne soffrirà almeno una volta nella vita, principalmente tra i 16 e i 35 anni di età e ogni anno, circa il 10% delle donne, sviluppa un’infezione delle vie urinarie.

Questa maggiore predisposizione sta nel fatto che nella donna, l’uretere, cioè ognuno di quei due tubicini che portano l’urina dai reni in vescica, sono molto più corti, 3-5 centimetri rispetto ai 16-18 nell’uomo, e dunque i batteri possono più facilmente risalire in vescica. Inoltre la stretta vicinanza tra le vie urinarie femminili e l’ano determinano una maggiore possibilità di contaminazione da batteri esterni.

Le infezioni urinarie possono localizzarsi nelle vie urinarie inferiori (uretra o vescica) e in questo caso parleremo di uretrite e cistite, o nelle vie urinarie superiori, cioé reni e ureteri, dove potranno svilupparsi pielonefriti e nefriti di vario livello.

Questo secondo tipo di infezioni è naturalmente più importante e con complicanze più gravi ma, per fortuna, risulta essere meno frequente.

infezioni urinarie

Oltre alla predisposizione fisiologica di genere, esistono anche altri fattori che incidono sulla comparsa di infezioni del tratto urinario:

  • La stitichezza può rappresentare un fattore di rischio dovuta al fatto che l’intestino, non svuotandosi regolarmente, aumenta il livello di presenza batterica potenzialmente contaminante.

Un’alimentazione corretta, ricca di fibre è un fattore protettivo indiretto ma importante.

  • Altre patologie come diabete, patologie neurologiche, prolasso uterino o vescicale, l’uso di dispositivi anticoncezionali quali il diaframma o creme spermicide, dispositivi che riducono o alterano la flora batterica vaginale e espongono maggiormente l’apparato urinario alle infezioni, per lo stesso motivo vi è un nuovo aumento di incidenza nell’età della menopausa per una variazione della flora batterica dovuta alla diminuzione degli estrogeni, anche la gravidanza coincide con un maggior numero di casistiche.
  • Qualsiasi condizione che riduca le difese immunitarie in modo temporaneo o cronico.
  • Fattori che determinino un ristagno dell’urina, come calcoli o ipertrofia prostatica.

In questo senso gioca un ruolo fondamentale anche la cattiva abitudine di molte persone a non svuotare completamente o con frequenza la vescica. Per intenderci “tenere la pipì” a lungo è estremamente penalizzante, così come urinare di fretta e in posizioni non corrette che non permettano lo svuotamento totale.

  • L’igiene intima deve essere poi effettuata in modo corretto, è opportuno infatti procedere da davanti a dietro per evitare che i batteri vengano fatti transitare meccanicamente e vadano ad infettare il tratto urinario. Il detergente usato non deve mai essere aggressivo.

E’ preferibile utilizzare indumenti intimi in cotone o fibre traspiranti naturali per non aumentare la proliferazione batterica, sconsigliati anche indumenti troppo attillati che, con un eccessivo sfregamento, possono creare un ambiente più umido e microlesioni che potenziano le infezioni.

  • Anche un’attività sessuale particolarmente intensa o traumatica può rappresentare un fattore di rischio predisponente, tanto da essersi coniato il termine di “cistite da luna di miele”. Un comportamento da adottare che ha trovato riscontri benefici è l’uso di svuotare la vescica prima e dopo un rapporto.
  • Rispetto alle infezioni urinarie si parla anche di cause genetiche e familiarità.

infezioni urinarie cistiti uretriti

I sintomi delle infezioni urinarie possono essere molto vari e soggettivi, soprattutto nell’intensità, che può andare da moderata a severa e possono comparire:

– Un maggiore stimolo ad urinare anche urgentemente ma con una ridotta quantità di urina che porta alla sensazione di vescica piena (pollachiuria), fino alla difficoltà vera e propria ad urinare (disuria).

– Possono presentarsi dolori e bruciori alla minzione.

– Possono scorgersi segni di ematuria, cioè presenza di sangue nelle urine.

– Se l’infezione sale nelle alte vie urinarie può presentarsi la febbre anche elevata.

 

Normalmente, in un quadro clinico senza altre complicazioni, basta la sintomatologia perché il medico ne desuma la diagnosi e la terapia. Nei casi dubbi o più complicati sarà necessaria un’urinocoltura.

 

E’ quasi la prassi che chi contragga un infezione alle vie urinarie non ne presenti un singolo episodio ma vada poi incontro ad episodi ricorrenti.

Si parla di infezioni ricorrenti delle vie urinarie (RUTI) quando si verificano tre episodi di UTI nel corso di 12 mesi o due episodi in 6 mesi.

Questa condizione rende più difficile la terapia sviluppando poi una resistenza agli antibiotici normalmente usati. Proprio per questo si tende anche a supportare la cura o a prevenire questi episodi anche in modo naturale ma efficace:

– Innanzitutto si invitano le persone predisposte ad un’idratazione costante, dunque bere molto, almeno un litro e mezzo di acqua durante il giorno.

 

Mantenere la propria flora intestinale efficace e introdurre fibre nella propria dieta che aiutino la pulizia intestinale.

 

– Le proprietà del Cranberry o mirtillo rosso americano sono riconosciute in medicina, non solo perché l’acido ippurico presente nel frutto acidifica le urine ma anche perché le proantocianidine impediscono e rallentano l’adesione dei batteri sulla mucosa vescicale, attuando una notevole azione anche preventiva. La verga d’oro coadiuva il drenaggio dei liquidi e supporta la funzionalità delle vie urinarie, l’Echinacea pallida è già nota per le sue caratteristiche di sostegno e aumento delle naturali difese dell’organismo e, insieme al cranberry, costituiscono una formulazione completa ed estremamente efficace per contrastare le infezioni del tratto urinario, estremamente disagevoli e fastidiose.



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