Educazione bambino: i genitori di oggi, spesso non hanno dei modelli da offrire ai figli e imperversa una confusione educativa alimentata dai mass media che, invece, offrono modelli di successo. Questi modelli, per la maggior parte delle volte, si dimostrano devianti e possono essere concausa di diseducazione.

Osservando da una prospettiva diversa questo fenomeno, possiamo notare che il bambino non ha punti di riferimento fermi perché da parte dei genitori, non c’è a volte un’offerta convincente.

Il concetto di educazione bambino è stagnante nei libri e nei manuali mentre nella pratica, questo tipo di genitori, annaspano nell’improvvisazione poiché, a loro volta, sono frutto di una generazione che ha spesso coltivato le rivoluzioni ideologiche a tutti i costi.

L’argomento educazione bambino è contemplato in tutte le culture ma pare che ci sia un gap spazio-temporale in cui un blackout abbia fatto perdere l’orientamento ad un’intera generazione. È, chiaramente, un fenomeno e come tale va preso coi dovuti distinguo ma, in questi non pochi casi, il concetto educazione bambino ne ha fatto le spese.

Essendo, questi genitori, totalmente o parzialmente privi di nozioni, non possono, a loro volta, passarne alle nuove generazioni in ambito educazione bambino. Da qui si desume come a causa del loro essere cattivi educatori, i bimbi di oggi sono, potenzialmente, i bulli, i pigri,e i delinquenti di domani.

Registriamo però questi dati come monito senza allarmarci per usarli come stimolo, cogliendo la sfida attraverso la “mutualità di attenzione” secondo cui, se una persona vede il figlio di un vicino o un amico destreggiarsi in modo malsano, lo faccia presente all’intero contesto sociale di sua pertinenza, partendo dai genitori, agli insegnanti e nuclei diversi come parrocchie o circoli sportivi nei quali il ragazzo si sa essere inserito. Questo, chiaramente, per il bene del ragazzo o bambino che sia ma anche per preservare, da atti non etici, l’intero contesto sociale nel quale l’individuo in questione è inserito.

D’altro canto, chiediamoci: come mai un papà o una mamma danno segni di inadeguatezza nei confronti dei figli e della loro educazione?

Il rapporto dei grandi coi piccoli riflette spesso proprio l’incertezza dei genitori nei confronti della vita. Spesso sono solo scoraggiati e a volte avvertono un senso di impotenza e, pur convinti che l’enunciato educazione bambino sia prioritario, si lasciano atterrire dai troppi messaggi che il mondo dà ai figli e che remano contro quello che essi riterrebbero giusto ma, nell’impotenza, registrano ennesime sconfitte, vanificando così il loro impegno educativo.

I bambini e i giovani di oggi sono lo specchio di una situazione che definirei neutrale, dal punto di vista educativo, a causa della scarsità di stimoli importanti dove, a prendere spesso il sopravvento, sono i mass media che distolgono dalle cose che hanno un certo peso per sedurli con beni e servizi di consumo ma di breve durata, nati proprio per creare dipendenza e nuovi falsi bisogni.

L’esigenza dell’appariscenza, l’idea che si possa vivere in mondi fantastici, la ricerca del piacere e altro fanno rimanere in superficie i bisogni reali attraverso una sorta di fermo immagine delle emozioni superficiali e lasciando i più giovani incapaci di andare a fondo negli ideali e nei progetti.

Un bambino di oggi, che non trova sani riferimenti attraverso i genitori, raccoglie l’esempio dai miti, senza discernere che siano soggetti di fantasia e spesso queste fantasie si concretizzano in atti inverosimili di bullismo ma anche di delinquenza minorile raggiungendo, perfino l’efferatezza.

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