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Bambino Morto a 4 Anni, Aveva Salutato Papa Francesco

di Gioela Saga

13 Aprile 2015

Ci sono vite rubate, vite che non possono spegnersi prima ancora di fare la luce che si meritano, piccole vite che lasciano famiglie straziate.

Checco, un bambino morto a soli 4 anni, stroncato dal cancro, lascia la mamma, il papà e il fratellino.

bambino morto terra dei fuochi

Solo tre settimane fa il piccolo Checco incontrava Papa Francesco, durante la sua visita pastorale a Napoli lo scorso 21 marzo. La sua foto aveva colpito tutti e aveva fatto il giro del web. In braccio alla sua mamma con il ciuccio in bocca, intimidito da una persona che non conosceva, gli occhietti spauriti e forse anche stanchi. Il Papa lo accarezza, stringe la mano della mamma mentre le dice parole di conforto e speranza.

Dopo quel giorno Checco sembra fare dei piccoli miglioramenti, compatibili con le cure che stava facendo ma si avvia comunque versi i suoi ultimi inesorabili giorni.

Giorni troppo brevi, una vita troppo breve per questo bambino morto, originario di Battipaglia (Salerno) e che pare un’altra innocente vittima della Terra dei Fuochi.

Il Santo Padre ha sempre mostrato particolare attenzione e sensibilità verso questo dramma, già da lui chiamato “orribile sfregio”. Il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, appresa la notizia del bambino morto, ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno:

“Interprete dei sentimenti di Papa Francesco, desidero esprimere profonda tristezza e grande dolore per la scomparsa prematura del piccolo Checco, che non ha retto dinanzi all’atrocità e alla forza violenta di un male inesorabile che ha stroncato la sua tenera vita.

Di fronte ad una così grave tragedia, che determina sconforto e sconcerto perché a tutti riesce difficile e innaturale subire e accettare la fine di un bambino innocente, ricordiamo con emozione l’incontro del Papa con Checco a Napoli, e ci uniamo alle preghiere del Santo Padre perché Cristo Risorto dia forza e coraggio agli inconsolabili genitori, ai quali esprimiamo vicinanza e cordoglio».

bambino morto aveva incontrato il Papa

Padre Maurizio Patriciello, che da anni si batte perché venga riconosciuto il danno della Terra dei Fuochi e la correlazione con l’aumento dell’incidenza dei tumori nella zona, sostiene che Checco sia “un’altra vittima della Terra dei Fuochi” e chiede a gran voce che si indaghi e si faccia luce sui decessi senza minimizzare il problema o dimenticarlo.

Qualche tempo fa aveva anche incontrato il suo campione Marek Hamsik, il capitano del Napoli, la giovane vita di Checco si è spenta così, un bambino morto che non potrà più realizzare i suoi sogni.

Durante l’omelia per il funerale, il parroco Don Francisco Saverio Guida ha detto:

“Un angelo è volato in cielo, a Natale Francesco Pio è venuto in parrocchia correndo, e mi ha detto “vado da Gesù, perché devo chiedergli un regalo che babbo natale deve portarmi”: ora me lo immagino così, mentre corre verso il Cristo, e prego affinché il piccolo Checco insegni anche a noi a correre allo stesso modo verso Gesù”.

Non ci sono parole per esprimere la rabbia per un bambino morto, condannato da un male incurabile ma forse per molti evitabile.

si legge negli occhi straziati dal dolore dei genitori e lo grida a gran voce Tina Zaccaria, presidente dell’associazione “Noi Genitori di Tutti”, mamma di Dalia, che aveva appena 14 anni, anche lei strappata via da questo male, anche lei di questa terra e scrive sul suo profilo Facebook:

“Abbiamo il cuore a pezzi, le gambe stanche, le mani vuote! I nostri figli muoiono mentre i veri mostri vivono in ricchezza; una ricchezza acquisita illecitamente avvelenando la nostra terra. La ricchezza più bella, invece, a noi mamme, l’hanno strappata dalle nostre braccia. Di fronte ad un numero sempre più crescente di bambini ammalati di cancro provenienti anche da quelle zone ci chiediamo: i confini delle terra dei fuochi rientrano davvero in quel 1%?.

Domande e dubbi che per ora non trovano nessuna risposta ufficiale.

Fonte: Corriere



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