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Raffreddore da fieno, febbre da fieno e rinite allergica

di Federica Federico

26 Aprile 2011

Starnuti frequenti, nasino che cola, prurito, occhi rossi, il bimbo continua a strofinarsi il naso con il dorso della mano, a respirare con la bocca, dimostrando di avere le narici chiuse, ed a tirare sul con il nasino, sembra perennemente raffreddato ma non lo è e non ha febbre.

Cosa sta succedendo, perché il bambino presenta questo lungo ed “invincibile” raffreddore?

I sintomi appena elencati descrivono una malattia specifica: la rinite allergica stagionale, detta anche raffreddore da fieno.

Proviamo a spiegare da dove nasce e come si affronta il raffreddore da fieno.

Per farlo, però, occorre una premessa: prima di entrare nello specifico del raffreddore da fieno, posto che esso è una forma di rinite allergica, è necessario inquadrare esattamente tale patologia. Quindi la nostra prima indagine sarà tesa a chiarire cos’è la rinite allergica in generale, inoltre è importante capire come si determina un fenomeno allergico.

Cos’è la rinite allergica e perché si scatena un attacco allergico?

La rinite allergica è una malattia cronica causata dal contatto con un allergene; in pratica l’individuo risulta “sensibile” ad una o più sostanze particolari ed a contatto con queste nell’organismo del soggetto sensibilizzato si scatena la “reazione allergica”.

L’allergia è un “processo biochimico” così detto “a cascata”, infatti, quando il soggetto allergico viene a contatto con l’allergene il suo corpo produce dei particolari anticorpi: le IgE. Tali anticorpi altro non sono che la risposta dell’organismo alla “sostanza avversa”. Alla produzione delle IgE consegue la liberazione di quelle sostanze, quali l’Istamina, capaci di determinare la sintomatologia allergica.

In caso di rinite quali sono i sintomi della allergia?

  • La prima manifestazione fisica della rinite allergica è una infiammazione della mucosa nasale caratterizzata da: secrezione acquosa limpida, difficoltà respiratorie, naso chiuso, starnuti costanti e prurito.
  • Non è raro che la rinite allergica colpisca anche il distretto oculare, quando sono interessati gli occhi è possibile che si incorra in episodi di congiuntivite: gli occhi si arrossano e lacrimano, la luce causa fastidio e si avverte la sensazione spiacevole di avere qualche cosa negli occhi.
  • Il bambino affetto da rinite strofinerà spesso il naso con il dorso della mano, questo gesto, detto <<saluto allergico>>, è istintuale, lenisce il fastidio causato dalla reazione allergica ed in qualche modo ne è un indicatore.
  • La rinite allergica determina una ostruzione nasale per cui respirare con le narici è per il soggetto affetto da rinite gravoso o impossibile, dunque chi ne soffre durante gli attacchi allergici respira con la bocca. Nel bambino la respirazione attraverso la bocca riduce di molto l’umidificazione delle mucose della faringe, ciò è la causa scatenante del mal di gola, fenomeno che sovente accompagna la rinite allergica.
  • L’infiammazione della mucosa nasale tende a determinare un calo delle capacità olfattive, infatti è noto che con il naso chiuso non si percepiscano gli odori.
  • La rinite allergica di norma porta con sé una generale inappetenza.
  • Non è raro che alla “sintomatologia da raffreddamento” si accompagni mal di testa, tosse, prurito all’interno della bocca, nella zona del palato molle, e difficoltà uditive.

È opportuno curare e prevenire i fenomeni allergici, la rinite, che divenga ricorrente e non sia debitamente considerata, può portare complicazioni nel lungo termine; nel tempo il raffreddore da fieno può comportare:

  • otite,
  • sinusite,
  • infezioni ricorrenti alle vie aeree,
  • disturbi del sonno (apnee notturne e russamento),
  • alterazioni della corretta formazioni del palato e del volto cagionate dalla respirazione a bocca aperta.

Quindi, se si sospetta una allergia, è consigliabile, per il benessere del bambino, ricorrere prontamente al consulto pediatrico. Esistono trattamenti preventivi che solo il pediatra è in grado di valutare e prescrivere, previa appropriate indagini sul bambino.

In genere i fenomeni allergici si aggravano quando il soggetto sensibilizzato venga esposto a condizioni sfavorevoli, ovvero: fumo di sigaretta, odori forti e sbalzi di temperatura. Se i vostri bimbi sono soggetti allergici è tassativo non fumare in casa, né in loro presenza; laddove, poi, smettere di fumare è sempre un gesto d’amore verso i propri figli, loro, sebbene sani ed apparentemente “indifferenti” alle vostre sigarette, beneficeranno sempre di un genitore in salute e libero dalla schiavitù del fumo.

 

La rinite allergica è una patologia diffusa?

La rinite allergica colpisce il 15% dei bambini tra i 6 ed i 7 anni, il 30% tra i 13 e i 14 anni.

 

Cosa scatena la rinite allergica?

La rinite allergica come tutte le reazioni di carattere allergico è determinata dalla esposizione del soggetto sensibile all’allergene.

È bene sapere che non esiste un’unica forma di rinite allergica: essa, infatti, va distinta in rinite stagionale e rinite perenne.

La rinite stagionale è scatenata dalla esposizione del soggetto allergico ai pollini nel corso della fioritura di alcune specie di piante (tra le altre determinano reazioni allergiche le piante delle famiglie delle Artemisia, Ambrosia, Composite, Graminacee e Paritaria). Questa rinite determinata dalla impollinazione è comunemente conosciuta con il nome di raffreddore da fieno.

La rinite allergica perenne è scatenata, diversamente, da allergeni non stagionali, ovvero da sostanze perennemente presenti nell’ambiente (tra le altre cause che determinano reazioni allergiche in ogni periodo dell’anno ricordiamo gli acari della polvere e le muffe).

Un ulteriore elemento di distinzione tra la rinite allergica stagionale e quella perenne è l’età in cui l’allergia si manifesta, infatti, la rinite allergica perenne tende a fare la sua comparsa più precocemente e si manifesta normalmente all’età di 4\6 anni.

Una ulteriore forma di rinite allergica perenne è quella causata dal pelo degli animali.

 

Come devono comportarsi i genitori per prevenire la rinite allergica stagionale o raffreddore da fieno?

  • Posto che la rinite allergica stagionale è scatenata dalla esposizione del soggetto allergico ai pollini la prima accortezza che deve usare un genitore è conoscere il periodo di fioritura delle piante a cui il figlio è allergico e seguire il bollettino dei pollini: http://www.ilpolline.it/bollettino-pollinico Il bollettino dei pollini è uno strumento particolarmente importante, un aiuto nella cura e nella gestione del bambino allergico, perché permette di conoscere con anticipo la concentrazione degli allergeni nell’aria. Il livello del polline respirabile, infatti, varia non solo con l’esplosione della fioritura, ma anche a seconda delle condizioni climatiche e metereologiche. Conoscere il bollettino permette al genitore di organizzare e valutare i tempi e le modalità di esposizione del bambino.
  • Per prevenire i fenomeni allergici stagionali è possibile porre un filtro antipolline nella finestra della stanza del bambino, nonché montarne uno nell’aria condizionata della macchina.
  • Tenere conto che i pollini raggiungono i massimi livelli di concentrazione nell’aria al mattino presto ed alla sera, preferire, dunque, uscite pomeridiane.
  • E se si viaggia in auto è preferibile farlo con i finestrini chiusi e con l’aria condizionata accesa (previo montaggio del filtro antipolline).
  • Condurre il bambino al mare, infatti nelle località marittime i soggetti affetti da raffreddore da fieno tendono a stare meglio, ciò perché l’acqua del mare cattura i pollini e ne riduce sensibilmente la concentrazione nell’aria. In alternativa scegliere vacanze e gite ad alta quota, sopra i 1.500 metri la quantità di pollini è sensibilmente più bassa.
  • Evitare le vacanze in tenda, il bimbo affetto da rinite allergica stagionale non deve stare a stretto contatto con l’erba, peggio se tagliata di fresco. L’allergia al polline dell’erba è molto comune nei primi anni di vita, è conosciuta come febbre da fieno, essa, a causa della impollinazione, ha il suo picco nei mesi che vanno tra maggio e agosto.
  • Dopo una passeggiata al parco lavare accuratamente le mani ai bimbi è sempre buona norma, lo è ancora di più se il bambino soffre di rinite allergica perché questo semplice gesto assicura l’eliminazione dei pollini eventualmente accumulati sull’epidermide e facilmente trasferibili in bocca o sugli occhi attraverso le manine.

 



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