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Bambino che Inizia a Parlare a 3 Anni: Cosa Fare e Non Fare

Bambino che inizia a parlare a 3 anni – “Cara mamma, sei preoccupata perché il tuo bambino ha iniziato a parlare alla soglia dei tre anni e ora che ha superato i tre anni, non pronuncia distintamente nessuna parola? Fa fatica a farsi capire e preferisce il canale gestuale ...

di Dott.ssa Marianna Luccio

08 Maggio 2015

Bambino che inizia a parlare a 3 anni –

“Cara mamma, sei preoccupata perché il tuo bambino ha iniziato a parlare alla soglia dei tre anni e ora che ha superato i tre anni, non pronuncia distintamente nessuna parola? Fa fatica a farsi capire e preferisce il canale gestuale a quello orale? Analizziamo insieme il problema.”

 

L’età di 3 anni costituisce una sorta di spartiacque tra i bambini parlatori tardivi e i bambini con un probabile disturbo specifico di linguaggio.

 Bambino che inizia a parlare a 3 anni

Bambino che inizia a parlare a 3 anni –

I parlatori tardivi sono bambini che non presentano deficit nelle aree uditiva, cognitiva e relazionale, ma sviluppano il linguaggio tra i 24 e i 36 mesi, età in cui la maggior parte dei bambini utilizza il linguaggio come strumento privilegiato per comunicare e conoscere il mondo.

Spesso in questi bambini :

  • le prime parole compaiono intorno ai 18 mesi ,età in cui i bambini con sviluppo tipico iniziano la fase del linguaggio emergente in cui le parole sono usate in modo funzionale e aumentano regolarmente di numero fino alla fase dell’esplosione lessicale, tra i 20 e i 24 mesi;
  • l’ incremento del vocabolario è molto lento (acquisiscono poche parole nuove al mese) rispetto ai loro coetanei (in media acquisiscono 5-10 parole nuove alla settimana);
  • assistiamo, sovente, a un prevalente utilizzo della modalità gestuale per comunicare.

I genitori devono favorire nei bambini l’uso dei gesti, poiché la modalità gestuale nello sviluppo aiuta il bambino a comunicare concetti e idee che non è ancora in grado di esprimere verbalmente. I gesti sono correlati con il livello di sviluppo cognitivo e favoriscono lo sviluppo linguistico.

Tutti i bambini, al di là del tipo di stimolazione linguistica a cui sono esposti, utilizzano i gesti per comunicare. Il bambino usa il gesto con una funzione simile a quelle delle parole, per chiedere o mostrare qualcosa, per rappresentare un’azione: ad esempio fare ciao ciao con la manina per salutare, girare il dito sulla guancia per dire buono, portare l’indice sulle labbra per dire silenzio.

In questi bambini il ritardo di linguaggio si risolve gradualmente, grazie anche all’inserimento alla scuola materna. Se ,invece, le difficoltà linguistiche permangono dopo i quattro anni parliamo di disturbo specifico di linguaggio.

Bambino che inizia a parlare a 3 anni. Le cause

E’ importante escludere che ci siano fattori cognitivi, uditivo-percettivi, neurologici, alla base del ritardo linguistico.

Questo viene in genere appurato somministrando un test intellettivo, eseguendo un esame audiologico e neurologico, ed escludendo che il bambino abbia avuto frequenti episodi di otite, che potrebbero aver determinato occasionali perdite parziali di udito. La perdita, anche parziale, di udito potrebbe infatti essere una causa di un ritardo nell’acquisizione del linguaggio .

Di conseguenza la diagnosi appropriata e successivamente la scelta del trattamento diventano imperativi allo scopo di prevenire difficoltà future.

Il bambino inizia a parlare a 3 anni: cosa possono fare i genitori?

Già prima dei tre anni è possibile capire se le parole che il bambino produce siassono adeguate per la sua età. La valutazione del linguaggio viene eseguita in modo preciso attraverso degli strumenti standardizzati.

 Bambino che inizia a parlare a 3 anni

A chi rivolgersi se il bambino inizia a parlare a 3 anni ?

La valutazione del linguaggio viene eseguita dal logopedista.

A questa età il logopedista è già in grado di valutare se il bambino necessita di un monitoraggio delle competenze linguistiche per valutare l’evoluzione del linguaggio, oppure bisogna inserirlo in un programma terapeutico per favorire l’esordio del linguaggio.

Il logopedista, prima di iniziare il suo intervento, ha bisogno di confrontarsi con un neuropsichiatra infantile che valuta il bambino osservando tutte le aree di sviluppo.

Bambino che inizia a parlare a 3 anni –

Un inquadramento fatto in tempo debito permetterà di avere consigli su come procedere per stimolare il bambino nelle situazioni di vita quotidiana e di progettare eventualmente un intervento specifico se necessario, evitando così che si strutturi un problema che potrebbe causare al piccolo una serie di difficoltà negli apprendimenti

poiché i disturbi e i ritardi di linguaggio non risolti, oppure risolti intempestivamente, possono causare difficoltà scolastiche poiché le abilità di letto-scrittura sono strettamente dipendenti dal linguaggio. Per questo è fondamentale che entro l’inizio della Scuola Primaria il bambino abbia risolto eventuali difficoltà di linguaggio.

 



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