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Sprechi Alimentari NO Grazie, Arriva la Legge

di Gioela Saga

02 Giugno 2015

Finalmente una legge chiara che mette fine agli sprechi alimentari che avvengono con regolarità nei supermercati e centri commerciali.

Ogni anno vengono buttate tonnellate di cibo rimasto invenduto ma ancora buono, generando sprechi alimentari inaccettabili.

sprechi alimentari legge

Così il 21 maggio scorso, in Francia, è stata votata finalmente una legge che vieta questo sperpero che è davvero uno schiaffo alla miseria dilagante e a tante persone che invece non possono permettersi neppure il fabbisogno alimentare minimo.

Ecco cosa propone la legge contro gli sprechi alimentari:

La legge è stata votata all’unanimità dall’Assemblea di Parigi e vieta ai grandi supermercati e ai centri commerciali, oltre i 400 metri quadrati di superficie, di buttare prodotti ancora buoni rimasti invenduti ma non commerciabili per vari fattori. D’ora in avanti le aziende dovranno accordarsi con associazioni benefiche per provvedere alla donazione.

In alternativa i cibi invenduti potranno essere ridotti in concime o riutilizzati come mangime per animali o compost per l’agricoltura o ancora per la produzione di energia.

Gli sprechi alimentari diventano reati.

Sono previste sanzioni fino a 75 mila euro e due anni di carcere per gli inadempienti. Ha così esultato il deputato socialista, ex ministro dell’agricoltura francese Guillaume Garot, che è stato il maggiore promotore della legge:

“È scandaloso vedere cibi ancora commestibili cosparsi di candeggina per renderli inutilizzabili”.

Questo scempio non sarà più possibile e fa parte di una campagna di sensibilizzazione e leggi proprio contro gli sprechi alimentari, e non, che punta a dimezzare gli sprechi entro il 2025 e fa parte del pacchetto della loi Macron (legge Macron). In Francia si calcola che ogni cittadino butti dai 20 ai 30 chili di cibo ancora buono ogni anno, un valore di circa 20 miliardi di euro e in Italia non si è da meno arrivando comunque a gettarne oltre 8 miliardi, circa mezzo punto di Pil.

sprechi alimentari nuova legge

La situazione degli sprechi alimentari è ancora più scandalosa se si pensa a quanti cittadini vivano ormai in condizioni di indigenza.

Il nuovo provvedimento è stato accolto con favore dalle associazioni ambientaliste e dai promotori sociali, con meno entusiasmo dai supermercati che dovranno adeguarsi creando convenzioni con enti benefici che dovranno a loro volta organizzarsi con mezzi di trasporto adeguati anche per la refrigerazione e lo stoccaggio.

Inoltre le catene della grande distribuzione lamentano di non essere i principali fautori di “sprechi alimentari”, si calcola lo siano solo per il 5%, ma è pur sempre un inizio e sicuramente un “buon” inizio per smuovere le coscienze e fare qualcosa di concreto.

Fonte: Lemonde



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