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Figlio Rapito Ritrovato Grazie a Facebook

di Alessandra Albanese

10 Luglio 2015

Può una madre darsi pace quando gli viene strappato un figlio dal padre ancora piccolo?E’ successo a questa donna15 anni fa, quando suo figlio aveva 3 anni: il padre del piccolo lo rapì e lo portò via da lei.

Figlio rapito ritrovato grazie a facebook, una storia a lieto fine

figlio rapito ritrovato grazie a facebook

Hope Holland vive a Campbell, California.

Nel 2000, quando suo figlio John aveva 3 anni, il padre prende il piccolo e lo porta con se in Messico.

“Jonathan è stato rapito dal padre 15 anni fa e portato in Messico. Aveva soltanto 3 anni quando l’ho visto per l’ultima volta. Mi vengono sempre in mente il suo viso, i suoi boccoli…proprio come se fosse ieri” racconta la mamma Hope, tra le lacrime di gioia per avere riabbracciato il figlio a distanza di 15 anni dall’ultima volta che lo aveva fatto.

La donna racconta la sua storia su Gofundme, un sito specializzato in riunificazioni familiari come questa.

Nel gennaio di quest’anno Hope stava iscrivendosi per partecipare ad un seminario online.

Il caso volle che prima della registrazione, come avviene spesso ormai, all’iscritto venisse chiesto di metterre un “like” sulla propria pagina facebook, e così Hope è stata reindirizzata sul social.

“Io non sono una frequentatrice di questi forum, e la cosa inizialmente mi infastidì – racconta – dopo avere aperto il link cominciarono a comparire alcune foto. La prima, una foto di due bambini che fanno il bagno insieme nella vasca di casa.”

Hope non crede ai suoi occhi, il cuore comincia a battere all’impazzata, non poteva essere, sicuramente stava sbagliando, ma quel bambino che la guardava dal monitor aveva un che di familiare.

Molte volte aveva cercato il figlio così, ma altrettante volte i Jonathan che contattava non erano il SUO Jonathan.

Figlio rapito ritrovato grazie a facebook. Una coincidenza che cambia la vita di due persone

Questa volta però era certa, le lacrime cominciavano a scendere incontrollate, e la donna cerca di cliccare sulla foto.

Ecco, entra sulla pagina web di un altra persona, ma stavolta è certa di non sbagliare.

Comincia a vedere pezzetti di vita di uno sconosciuto, ma crede di vedere anche pezzetti di vita del figlio rapito.

Poi quando Hope tenta di scaricare le foto, si accorge che dall’altro lato del web qualcuno approva la scelta delle foto.

Chi sei? Conosci mio figlio?” pensa la donna, seduta davanti ad uno schermo.

Così Hope decide di contattare questa persona, e gli manda un messaggio, includendo il suo numero di telefono. E il telefono suona.

Era davvero un amico del figlio Jonathan, e racconta alla donna che aveva fatto le scuole con lui, e che i due si erano visti fino a poco tempo prima.

Hope riceve anche il numero del figlio, ma decide di non usarlo, di aspettare che sia lui a contattarla.

I 3 giorni più lunghi della sua vita dice Hope.

Figlio rapito ritrovato grazie a facebook. Una famiglia riunita grazie al social

figlio rapito ritrovato grazie a facebook. il social che fa miracoli

Poi ecco che il telefono torna a squillare. E’ lui.

Stanno al telefono per 80 minuti, parlano in spagnolo.

Hope ringrazia il cielo di avere scelto spagnolo e non francese alle scuole superiori: quei quattro anni passati sui libri le consentono oggi di parlare con il figlio, tutto accade per una ragione!

Dopo altre telefonate Jonathan chiede alla madre di vivere insieme, è la gioia più grande.

Figlio rapito ritrovato grazie a facebook. Il resto è storia recente.

figlio rapito ritrovato grazie a facebook insieme dopo 15 anni

Grazie ad una raccolta fondi Hope e Jonathan si sono riuniti, dopo 15 anni.

Erano stati divisi da un papà che lo aveva portato con sé, allontanandoli.

Hope aveva tentato anche il suicidio.

Aveva passato anni nella vana ricerca del figlio, rivolgendosi anche ai servizi sociali, senza successo.

Non sapeva che dall’altro capo del continente anche Jonathan la stava cercando.

Jonathan però resterà in Messico per completare gli studi, e perché Hope non potrebbe riuscire a mantenerlo, ma la cosa che più ha contato per loro, prima di riprendere le loro vite, è stato rincontrarsi, e sapere di esistere l’una per l’altro.

I social sono anche questo.

 

Fonte: Go Fundme



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