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Impegno del Bambino nel Canale del Parto

di Redazione VitaDaMamma

14 Ottobre 2015

Sono di 37 settimane e la testa di mio figlio è impegnata nel canale del parto“; “Sono di 39 settimane e mio figlio non ha impegnato il canale del parto“; “Sono di 38 settimane e il mio ginecologo ha refertato un impegno del bambino del canale del parto ancora non profondo“.

Il cosiddetto impegno del bambino nel canale del parto avviene quando la testa del bebè comincia a scendere verso lo stretto pelvico, così la posizione del bambino prelude fattivamente al parto.

Il bambino può prepararsi a nascere impegnando il canale del paro sin dalla 36esima settimana, tuttavia l’impegno del bambino nel canale del parto è cosa diversa dall’inizio del travaglio, alcuni bambini impegnano il canale addirittura a travaglio già incominciato.

L'impegno del bambino nel canale del parto avviene quando la testa comincia a scendere nello stretto pelvico, per prepararsi al parto. Solitamente questo movimento può avvenire in qualsiasi momento, a partire dalla 36esima settimana fino all'inizio del travaglio.

Qual è la differenza tra l’impegno del bambino nel canale del parto e l’inizio del travaglio?

Il bambino che impegna il canale del parto assume solo una posizione che prepara il corpo alla nascita. Tale posizione incide sulla forma della pancia, dato, ovviamente, il peso che la testa esercita verso il basso.

Con l’impegno del canale del parto spesso la mamma avverte maggiori stimoli alla minzione per la pressione del capo sulla vescica; qualche mamma accusa risentimenti nella parte bassa della zona pelvica anche con dolori vaginali; altre donne subiscono, per la medesima pressione del capo del bambino, qualche difetto intestinale; ci sono, all’opposto, madri che accolgono positivamente il cambio di posizione trovando più facile mangiare, camminare e respirare.

Il travaglio e il pre-travaglio sono tutt’altra cosa: sono l’insieme dei processi attivi che conducono alla nascita. In termini medici il travaglio comincia quando la cervice della donna è aperta o dilatata e il bambino si fa strada verso la luce. La fase precedente a questo moneto è cosiddetta di pre-travaglio ed è conosciuta come periodo prodromico, ovvero come il lasso del tempo in cui il corpo della donna si prepara al parto. L’impegno del bambino nel canale del parto attiene solo in senso molto ampio al periodo prodromico.

Rispetto al travaglio e al pre-travaglio va fatta una necessaria precisazione: la mamma che sta avvertendo l’immediato approssimarsi del parto, al contrario di quanto fanno i medici, non distingue tra travaglio e pre-travaglio. Ed in genere, a partire da quando incominciano le contrazioni, il periodo prodromico pesa psicologicamente e fisicamente sulla donna.Va chiarito che detto periodo, comprensivo delle prime contrazioni preparatori e non dolorose, può durare anche molto. Non si parla di vero travaglio ovvero prima della dilatazione della cervice.

Viceversa l’impegno del bambino nel canale del parto non pesa sulla donna e non richiede alcuna partecipazione attiva della mamma che spesso se ne accorge solo per la mutata forma della pancia. Molte donne sentono comunemente dire cha la pancia si abbassa quando la mamma è quasi pronta ala parto.

Per i ginecologi e per le ostetriche il travaglio si riconosce per la dilatazione della cervice accompagnata da contrazioni regolari , in linea di massima di 3 o 4 minuti, dolorose e della durata di circa 45 secondi. Il travaglio, dalla fase attiva sino alla nascita, può per le primipare durare molte ore, si stima che un primo travaglio possa durare anche 12-14 ore.

Il passaggio dalla fase pre-travaglio alla fase del travaglio è avvertito fisicamente dalla donna. La partoriente sente le prime contrazioni spesso ancora non dolorose e irregolari nella frequenza, poi
man mano che il parto si avvicina e man mano che il corpo si appresta alle fasi espulsive, la donna avverte la percezione del dolore in aumento. Le mamme debbono sapere che la nella fase del pre-travaglio e del travaglio la presenza di piccole perdite di sangue (causate dalla modifica del collo dell’utero) è normale.

 

perdite ematiche gravidanza

L’impegno del canale del parto può avvenire anche nelle fasi del pre – travaglio e del travaglio. Ma in genere, quando il bambino non è nella corretta posizione per nascere, il monitoraggio dei movimenti del bebè durante il travaglio è assi attento e molto curato, i medici e le ostetriche considerano, cioè, con attenzione l’impegno del bambino nel canale del parto.

I controlli effettuati nelle ultime settimane, da parte del ginecologo o dell’ostetrica, permettono di capire se l’impegno del bambino nel canale del parto è avvenuto o meno.

I tempi e le modalità dell’impegno del bambino all’interno del canale del parto variano da donna a donna, dipendono molto dalla posizione del bambino nell’utero e dalla conformazione pelvica della mamma.

Il ginecologo e l’ostetrica valutano l’impegno del bambino nel canale del parto all’atto delle visite ginecologiche e sono in grado di definirlo con la sola palpazione dell’addome.

L’impegno del bambino nel canale del parto si misura in quinti:

  • se il bambino mantiene 3 o 4 quinti del capo sopra l’osso pelvico allora si dirà che il nascituro non è impegnato nel canale del parto;
  • se il bambino mantiene 2 quinti del capo sopra l’osso pelvico allora si dirà che il nascituro è impegnato nel canale del parto;
  • se il bambino mantiene 1 quinto del capo sopra l’osso pelvico allora si dirà che il nascituro non è profondamente impegnato nel canale del parto.

 

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