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Bambina Salvata per Caso, Era Chiusa in Auto

di Gioela Saga

22 Luglio 2015

Non si finisce mai di ripetere quanto sia pericoloso lasciare i bambini chiusi in auto da soli anche per pochi minuti. La temperatura sale velocemente e i danni possono essere gravissimi. E’ difficile comprendere che ci siano meccanismi legati al falso ricordo o alle amnesie dissociative ma è ancora più difficile accettare che l’abbandono sia conscio e volontario come nel caso di questa bambina salvata in modo fortuito.

Bambina salvata in extremis da una passante che la scorge chiusa in auto.

bambina salvata chiusa in macchina

L’episodio incredibile è avvenuto qualche giorno fa, quando in Kansas il termometro segnava quaranta gradi in un’estate torrida dove già sarebbe sconsigliato anche uscire di casa se non strettamente necessario. Erano da poco passate le quattro del pomeriggio.

La manager di un negozio di scarpe era al telefono con un cliente quando, una delle commesse, una studentessa liceale, finisce il turno ed esce per tornare a casa. Dopo pochi istanti rientra gridando ed è la prima a dare l’allarme: in strada c’è una macchina parcheggiata dove si può chiaramente scorgere una bambina chiusa dentro.

La bambina salvata dalla fortuita osservazione della donna era in un evidente stato di prostrazione,

completamente madida di sudore, i suoi capelli neri raccolti sgocciolavano in modo impressionante, le portiere chiuse e i finestrini completamente alzati. Le due donne non perdono tempo e cercano qualcosa per poter aprire la portiera della vettura o anche solo rompere il vetro ma non è così semplice.

Prima cercano qualche attrezzo sul camion del negozio, poi provano lanciando una sedia contro il finestrino ma senza nessun risultato. Vedere una bambina di due anni in quello stato deve essere stato tremendo, ogni secondo può essere prezioso e sentirsi impotenti è un’angoscia che lascia senza fiato.

Chiamano il numero di emergenza 911 e la giovane commessa inizia freneticamente ad attirare l’attenzione anche di altri passanti, urla disperata che c’è una bambina chiusa in macchina che sta morendo e loro non sanno come fare.

Un’altra donna cerca di aiutarle con un cacciavite per cercare di forzare la portiera ma nulla da fare, riprovano con cric scagliato con tutta la forza della disperazione dalla responsabile del negozio.

bambina salvata per caso chiusa in macchina

Qualcosa inizia ad incrinarsi e il colpo di grazia è dato da un gancio traino che viene scagliato con violenza e riesce finalmente a sfondare il finestrino: la bambina salvata può finalmente essere soccorsa.

L’intera vicenda è durata solo qualche minuto ma è sembrato per tutti un’eternità. Un’infermiera che passava si è fermata per dare i primi soccorsi prima dell’arrivo dell’ambulanza. La bambina salvata grazie alla collaborazione di tante persone era sotto shock, completamente bagnata, persino le calzine e le sue scarpine erano impregnate del suo sudore.

Le persone accorse si sono poi messe a piangere dalla commozione.

Il motivo per cui la bambina salvata si trovasse chiusa in macchina è assolutamente ingiustificabile e assurdo.

Poco dopo, da un negozio di telefonia che si trova poco distante dal luogo della sfiorata tragedia, usciva una coppia di ragazzi, rispettivamente la sorella e il cugino del padre della piccola. Visibilmente confusi dall’accaduto, pare però che si siano recati nel negozio della donna che ha salvato la bimba chiedendo di portarla via ma soprattutto preoccupati del danno alla vettura, chiedendo se l’assicurazione avrebbe coperto tutto ciò.

Sono stati chiaramente invitati ad uscire dal negozio mentre la polizia procedeva ad incriminarli per abbandono e lesioni colpose a minore. Solo successivamente il cugino ha detto di sentirsi come un mostro per aver abbandonato la piccola chiusa in un’auto rovente.

Un episodio davvero ingiustificabile e tremendo. Il padre ha poi dichiarato che la bambina salvata è in buone condizioni e non ha subito danni fortunatamente.

Tutto ciò dimostra ancora una volta quanto sia importante diffondere una coscienza molto più vigile rispetto al problema e anche quanto si riveli indispensabile l’attenzione e la collaborazione attiva che può salvare la vita ad un bambino che si trova prigioniero in quelle condizioni.

Fonte: Kctv5



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