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Gelato ai bambini: quando, come e quanto

Quando dare il gelato ai bambini? A che età possono iniziare a mangiarlo? E come darglielo? La nutrizionista risponde:

di Dott.ssa Maria Paola De Biase

28 Luglio 2015

Gelato ai Bambini: Quando, Come e Quanto

È giusto far mangiare il gelato ai bambini? Se si, a che età possono iniziare a mangiarlo? Vita da mamma ha rivolto queste e altre domande alla nutrizionista per aiutare le mamme ad una scelta più mirata e consapevole.

Dopotutto è normale, soprattutto in estate, pensare di proporre ai piccoli spuntini freschi e dissetanti e il primo al quale spesso e volentieri si pensa è proprio il gelato.

Si può dare il gelato ai bambini?

Dal punto di vista nutrizionale, un gelato può essere molto diverso da un altro per cui la risposta alla domanda “È giusto far mangiare il gelato ai bambini?” cambia in base al tipo di gelato.

In generale il classico gelato contiene latte, uova, panna e zucchero, ingredienti che lo rendono un alimento completo. Lo stesso infatti apporta all’organismo:

  • proteine contenute nel latte e nelle uova);
  • carboidrati contenuti negli zuccheri;
  • grassi derivanti dal latte, dalla panna e dalle uova.

Considerando che il gelato è un alimento, esso deve essere inserito con criterio nella dieta del bambino, evitando che la sua aggiunta crei squilibri nutrizionali nella dieta del piccolo.

Nella piramide alimentare il gelato si trova in cima, quindi il consumo consigliato è “occasionale, il che vuol dire che va molto limitato. Questo limite si riferisce al fatto che nel classico gelato sono presenti alimenti che contengono grassi saturi (che fanno male alla salute), come uova e panna. Inoltre si tratta di un alimento a basso potere saziante che ha un numero elevato di calorie ogni 100 grammi.

Gelato ai Bambini: Quando, Come e Quanto
Bambina mangia il gelato dal cono – Foto diritto d’autore: tverdohlib© 123RF.com – ID Immagine: 54122665 con licenza d’uso.

Gelato ai bambini: quale scegliere?

Detto questo, è giusto far mangiare il gelato ai bambini purché si scelga quello migliore e se ne limiti il consumo, soprattutto se si opta per gelati “troppo elaborati“.

Vediamo alcune indicazioni da rispettare per far consumare il gelato ai bambini in maniera corretta:

  • inserirlo a merenda o come spuntino a metà mattina. È bene non abituare i bambini a consumare il gelato a fine pranzo o a fine cena, in quanto è un vero e proprio alimento che apporta un numero alto di calorie (anche 200-300 kcal);
  • meglio consumare gelati artigianali perché fatti con ingredienti naturali e freschi, piuttosto che gelati industriali, peggio ancora se confezionati. Il gelato prodotto al livello industriale contiene latte in polvere, succhi di frutta concentrati e additivi come coloranti, emulsionanti, stabilizzanti e aromi. Alcuni gelati confezionati possono contenere lunghe liste di ingredienti, il che già è il primo segno di prodotto poco salutare;
  • meglio consumare gelati alla frutta o sorbetti che gelati alla crema, questi ultimi infatti contengono molti più ingredienti rispetto ai primi.
  • Limitare il consumo dei gelati a 2-3 volte alla settimana.

Per non deludere le aspettative dei bambini che sicuramente non si accontentano di 2-3 gelati alla settimana, possiamo fare il gelato in casa, scegliendo con cura gli ingredienti da utilizzare.

Il gelato migliore che possiamo offrire ai nostri bambini è costituito da sola frutta: pezzi di frutta, congelati in precedenza e semplicemente frullati, costituiscono una merenda sana e nutriente che si potrà consumare anche tutti i giorni.

A che età si può dare il gelato?

Appurato che il gelato è un alimento che può rientrare nella dieta del bambino, bisogna ora capire da che età i bambini possono mangiare il gelato. Dopo il primo anno di vita si può far assaggiare il gelato ai bambini. Siccome i più piccoli sono particolarmente propensi al gusto del dolce, il gelato sarà sicuramente un alimento che piacerà. Occorre limitarsi a porzioni piccole da offrire come merenda.

Meglio iniziare con gusti semplici come il fiordilatte e lasciando i gusti più “particolari” per fasi successive. I gusti come cioccolato, nocciola, fragola, ecc., potrebbero creare disturbi nei bambini predisposti a reazioni allergiche, è quindi consigliato avere un “occhio di riguardo” per questi gelati. Ovviamente sono da escludere il gusto caffè o quelli dal colore innaturale, come il gusto “Puffo.


Aggiornamento articolo 7 Giugno 2022 ore 16:20



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