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Mamma: Rocio Oyanguren “Io? Mamma?!”, intervista esclusiva per Vita da Mamma

di Mamma Daniela

15 Luglio 2010

Che cosa succede se una donna d’affari instancabile, sempre alla moda e molto attenta al suo aspetto fisico, scopre di essere incinta? Può questa donna proseguire la sua attività normalmente o sarà costretta a sacrificare più di una opportunità di lavoro per il bene del nuovo arrivato?


Rocio Oyanguren ha 40 anni e nel suo paese, il Perù, è un esempio per molte donne. Giornalista e imprenditrice di successo ( è direttore generale di Active Communication Sac, una società che fornisce consulenza Adidas, Reebok, Alianza Lima, KFC, Alicorp, etc) è anche uno dei direttori della Battaglia delle Donne (Amuba); moglie premurosa e madre affettuosa (ha due bambini ,Mikela, 3 anni, e Matteo, 7 mesi) si racconta nel libro ” ¡¿Yo Madre?!” ( Io? Mamma?!), in cui narra come una donna matura e di successo affronta la notizia di una gravidanza; e di come riesce a conciliare il lavoro con il ruolo di madre.

Il suo libro (che per ora è stampato solo in spagnolo), non è solo una testimonianza interessante e divertente a favore della donna indipendente, ma sottolinea in modo chiaro e semplice tutti i passaggi che le donne affrontano nei nove mesi; le preoccupazioni, gli stati emotivi, i cambiamenti fisici e i mille pensieri che attraversano le nostre menti in quel periodo che, sicuramente è tra i più importanti nella vita di una donna ma non sempre il più bello.

Attraverso un viaggio interiore l’autrice racconta anche del suo primo incontro con il marito, il lavoro, il parto e la vita con il nuovo membro della famiglia, evidenziando così i piccoli problemi che insorgono con la nascita di un bambino (l’allattamento, le notti in bianco, la vita di coppia, lo svezzamento, ritrovare la forma fisica).
Infine i dubbi e i timori di affrontare una seconda gravidanza,sinoall’arrivo di Matteo a 40 anni e la gioia di essere nuovamente madre .

Un racconto autobiografico che emoziona e rivela una donna tanto simile a tutte le mamme del mondo, perché ovunque una mamma è sempre una donna. …

Sono riuscita a contattarla e rivolgerle qualche domanda.

Ciao Rocio! Prima di tutto grazie per aver accettato di rispondere ad alcune domande. Inizio subito chiedendoti Come è nata l’dea del libro?

La verita è che non e’ mai stato nei miei piani scrivere un libro,nonostante sin da piccola mi hanno sempre ripetuto la tipica frase : ” Non puoi lasciare questa vita senza aver prima scritto un libro, dato al mondo un figlio , piantato un albero“.

Quando ho saputo di essere incinta, una delle prime cose che ho perduto e’ stato il sonno ,così alcune notti scrivevo qualche riga su quello che mi succedeva giornalmente.
Ho un caro amico a cui raccontavo quello che stavo scrivendo, e proprio lui mi ha spinto a scrivere il libro, accompagnandolo con piccoli fumetti che lui stesso disegnava riproducendo cosi le situazioni da me vissute. Dopo presentò il libro a una casa editrice con cui lui lavora da molti anni, e il libro è piaciuto molto.
Cosi, ironicamente, la donna che durante questi anni ha relegato la maternità : Oggi ha due figli, ha scritto un libro, però le manca ancora di piantare un albero!

Come hai reagito alla notizia della gravidanza?

Sinceramente pensavo che il mondo mi sarebbe caduto addosso. Non era la classica felicità di cui alcune donne parlano, era bensì una miscela di sentimenti diversi , mi preoccupava pensare di poter perdere tutto quello che avevo costruito professionalmente, per una maternita’ ,,,,addio lavoro,,,addio viaggi,,,,addio vita sociale.
Per molti anni ho associato la gravidanza alla frustrazione a livello professionale, pensare di perdere la figura fisica etc…, insomma, molte
cose di cui sono sicura tante donne di oggi pensano, ma non dicono, per paura di essere criticate.
Immaginati dopo aver baciato dei rospi , incontrare l’uomo dei tuoi sogni, avere successo nel lavoro, e chiaramente sentirti bene fisicamente…Tutto
apparentemente perfetto. Ma in tutta questa perfezione “quando” un figlio?

Adesso mi accorgo che le mie paure non avevano senso, erano solo nella mia mente , e la prova di tutto questo e’ che oggi ho due figli MIKELA di tre anni e MATTEO di sette mesi.

L’esperienza che ho vissuto con la maternita’ non la cambierei per niente al mondo. Oggigiorno sono riuscita a equilibrare la mia vita lavorativa , e allo stesso tempo, essere madre. Per me una cosa non esclude l’altra.

Come riesci a gestire lavoro e famiglia?

Incredibilmente riesco a massimizzare il mio tempo. Sacrifico alcune cose, per esempio il sonno, preferisco andare a dormire più tardi, però, lasciando tutto in ordine per il giorno successivo, non solo a livello lavorativo, ma anche familiare. Anche se ho la fortuna di avere in mio marito un grande aiuto, certe cose preferisco farle io, per esempio fare il bagno, metterli a dormire, accompagnare Mikela al nido, e tutto ciò che mi è possibile. A questo proposito, credo che la tecnologia ha giocato un ruolo importante nella mia vita. Ho dovuto ricorrere a strumenti come laptop, telefoni cellulari e non smettere di rispondere alle email il più presto possibile, andare avanti con le presentazioni anche nei giorni in cui mi sentivo malissimo . Ho voluto mostrare al mondo che Oyanguren Rocío era la stessa ,e forse anche meglio in tutti gli aspetti. E penso di esserci riuscita.

Come ti senti nel ruolo di madre?

Totalmente felice. Ho un marito meraviglioso che è come avere vinto la lotteria, due figli che sono la ragione per cui mi sveglio ogni mattina e continuare a crescere professionalmente, con la soddisfazione di sapere che
posso lasciare questo mondo avendo sperimentato la sensazione meravigliosa della maternità
.

Nei miei 40 anni, mi sento al meglio! Infatti, il mio ego è alimentato ogni volta che qualcuno dice: ‘Non mi sembra che lei ha avuto due figli … o non sembra che tu hai 40 anni’. E qui va detto, mi sento che non ho perso nulla in qualsiasi campo, piuttosto il contrario e lo devo a mio marito Mauro e so che molte donne hanno la stessa tranquillità, perché i papà svolgono un ruolo importante in questo processo. Se mi sono assunta l’impegno della maternità è stato perché al mio fianco ho una persona che mi accompagna in questa nuova sfida.

L’intera redazione di Vita da Mamma ringrazia infinitamente Rocio e la sua meravigliosa famiglia per la disponibilità.



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