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Lavaggio del Sangue Salva Bambino

di Alessandra Albanese

09 Ottobre 2015

Era allergico a tutto Michele: acari, latte, pesce, frutta, nocciole, polvere, tutto per davvero.

E questa sua allergia multipla gli ha impedito di vivere una vita da bambino normale.

Bambino Gravemente allergico salvato grazie al lavaggio del sangue.

lavaggio del sangue primo intervento al mondo

 

Si chiama proprio così, allergia multipla, e nel caso del piccolo Michele, 7 anni, era a rischio vita.

Nel sangue del bambino infatti le immunoglobuline E (IgE), ovvero anticorpi che scatenano le allergie, erano così alte che i genitori non potevano neanche somministrargli dei farmaci poiché gli effetti collaterali sarebbero stati troppo forti da causargli a loro volta conseguenze letali.

Michele era un bambino a continuo rischio di shock anafilattico.

E infatti non andava a scuola, molti istituti non se la sono sentita di gestire un bimbo con così tanti problemi di salute.

Poi la svolta

Al Bambin Gesù il primo lavaggio del sangue al mondo

Abbiamo finalmente qualcosa di cui gioire tutti, per prima la famiglia del piccolo Michele, all’indomani del successo di questo intervento unico al mondo.

Il piccolo infatti è stato sottoposto all’ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma ad un trattamento davvero all’avanguardia, visto che le soluzioni farmacologiche volte a desensibilizzare ogni allergene pericoloso per la sua salute erano fallite.

Si chiama “immunoadsorbimentoIgE”, si tratta di un lavaggio selettivo del sangue, effettuato per la prima volta al mondo all’ospedale capitolino grazie ad un complesso macchinario per la plasmaferesi.

lavaggio del sangue a bambino allergico

 

Si tratta di separare il sangue in globuli rossi e plasma e poi fare un vero e proprio lavaggio del sangue.

La procedura non è nuova, nel senso che oggi già molti pazienti sono sottoposti a plasmaferesi quando devono seguire un protocollo anti rigetto a seguito di un trapianto o quando sono colpite da malattie autoimmuni.

In pratica si ripristina una circolazione extracorporea grazie ad un macchinario, ed il sangue viene depurato dagli anticorpi pericolosi per la salute dei malati.

Il caso di Michele però è unico perché nel mondo fino ad oggi, ( anzi fino a ieri!) la plasmaferesi non era mai stata utilizzata per casi simili.

Il piccolo è stato operato lo scorso mese di agosto, ma la notizia arriva all’indomani della pubblicazione del caso sulla rivista scientifica Pediatrics, proprio per la complessità e l’unicità dell’intervento.

Dopo questo lavaggio del sangue il livello di IgE di Michele è diminuito sotto i livelli di guardia, al punto da provocargli allergie blande, e comunque trattabili con comuni farmaci antiallergici.

Anche l’asma che affliggeva il piccolo è diventata gestibile, e finalmente il bambino potrà godere di una vita normale, come i suoi coetanei.

Intervistato da Repubblica, il responsabile del Servizio di Aferesi del Bambino Gesù Stefano Ceccarelli ha spiegato:

Il vantaggio del nuovo macchinario di consente di eliminare dal sangue uno specifico tipo di anticorpi, in questo caso le IgE, mantenendo tutte quelle sostanze che verrebbero invece tolte dal circolo sanguigno con la plasmaferesi generica tradizionale. Inoltre, grazie al ridotto volume di sangue che finisce in circolazione extracorporea (80 ml), è adatto anche per i pazienti di basso peso, quindi per i bambini”.

Si pensi che oggi circa l’1,5% della popolazione soffre di allergie, e sapere di potere curare anche i casi più gravi dei circa 250 mila bambini in Italia che più o meno in forma grave ne sono affetti è un traguardo davvero importante per il nostro paese

Questo metodo innovativo e unico al mondo consentirà in futuro di cercare e trovare nuove strade per curare casi come quello del piccolo Michele che non possono essere trattati con cure farmacologiche.

L’intervento di lavaggio del sangue verrà presentato il prossimo ottobre a Seoul, in Corea del Sud, nel corso del XXIV congresso mondiale della World Allergy Organization (WAC 2015), un vero orgoglio per la nostra nazione.

Fonte: Repubblica.it



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