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Matematica, la Maestra Corregge “Male” il Compito all’Alunno

di Federica Federico

29 Ottobre 2015

La matematica è una scienza in cui i fattori, protagonisti del mondo dei numeri, si incontrano e si mescolano tra loro sin dai primi rudimenti ovvero sin dalle primissime operazioni matematiche della scuola elementare. I fattori sono i portavoce di proprietà e regole e i numeri sono abili maghi capaci di moltiplicarsi o dividersi, fondersi o sottrarsi l’uno dall’altro.

La matematica, perciò, è un gioco di logiche affascinanti che può catturare i bambini conducendoli con curiosità sulla via della conoscenza.

Da mamma dico, pubblicamente e senza paura di sbagliare, che ogni disciplina scolastica può proficuamente essere vissuta dal bambino purché a lui sia presentata con garbo, attraendolo nel gioco della conoscenza.

Il compito dei docenti, soprattutto delle maestre elementari, deve essere quello di stimolare l’amore per la conoscenza intesa come magico gioco di scoperte e saperi. Correggere è certamente il più difficile tra i compiti di un maestro, potrebbe sembrare inesatto quello che sto per dire, ma, di fatto, la linea di demarcazione tra il corretto e l’errato non è sempre così netta.

Matematica errore

Per dimostrare quanto labile possa essere il confine tra corretto e sbagliato, vi riportiamo la notizia di una dibattuta correzione di un compito di matematica.

Il compito, di cui sono riportate le foto, è stato svolto in una classe elementare paragonabile, per livello, programma e competenze, alla nostra terza .

matematica errore

Questa è l’immagine di un compito di matematica di terza elementare. La cosiddetta consegna, ovvero l’intestazione dell’esercizio che, appunto, “consegna” all’alunno le indicazioni per lo svolgimento del compito, chiedeva di scomporre le moltiplicazioni traducendole in addizioni.

2 x 2 = 4 ed è traducibile in 2 + 2 = 4

In un passaggio del compito all’alunno si chiedeva di scomporre nel modo appena descritto 5 x 3

Il bambino nello svolgimento dell’esercizio ha correttamente indicato 15 come risultato della moltiplicazione e scomponendolo ha scritto che equivale all’addizione 5 + 5 + 5 = 15.

E qui casca il dilemma matematico perché la maestra di matematica ha evidenziato in rosso la scomposizione del bambino, indicandola come sbagliata!

Per la maestra di matematica 5 x 3 equivale a cinque volte tre ovvero 3 + 3 + 3 + 3 + 3 = 15.

La maestra di matematica ha segnato come errore la scomposizione del bambino che in 5 x 3 = 15 ha evidenziato non la ripetizione del 3 ma quella del 5 (per il bambino la moltiplicazione equivale a tre volte cinque).

Chi insegna le tabelline avvalendosi del metodo degli incroci magici (vedi il quadro degli incroci magici di Vita da Mamma) fa sua la proprietà commutativa ovvero la possibilità di scambiare i fattori di una moltiplicazione senza ledere il risultato. La proprietà commutativa è una verità matematica, se la si accetta (per quallo che è) il segno rosso della maestra diventa inutile.

“La maestra ha sbagliato”, questa l’accusa del web.

E intanto l’immagine del presunto errore sul compito di matematica viaggia su Twitter anche attraverso le pagine web di celebri prof di matematica.

La questione della correzione al compito di matematica diventa un fatto di interesse mondiale: chi ha sbagliato la maestra o il bambino?

Esiste un’organizzazione americana il Common Core State Standards Initiative che seziona la matematica in livelli e delinea i programmi scolastici in modo da condurre gli alunni attraverso l’acquisizione di tutte le competenze matematiche step to step. La maestra nel correggere il bambino avrebbe voluto adeguare la risposta del suo alunno al livello di competenza del bambino.

Lo screenshot qui sotto mostra una particolare discussione relativa all’immagine del compito di matematica , si tratta di un dibattito aperto e pubblico sulla pagina di un professore ed è rilevante perché si nota come si parli proprio di livelli.

matematica errore

Secondo le direttive del Common Core State Standards Initiative, nel livello relativo alla classe terza elementare il moltiplicando (5) indica il numero delle volte in cui deve ripetersi il moltiplicatore (3) per ottenere il prodotto (15). Applicando questa regola di livello la maestra ha segnato come errata la scomposizione del bambino.

Malgrado direttive e scelte didattiche (sempre discutibili), c’è da considerare che la vita e le sue magie non possono affettarsi come un pezzo di pane, e questo lo dico da madre. Un bambino, intrappolato in un livello della conoscenza studiato a tavolino, non può ritenere sbagliato ciò che si dimostrerà giusto qualche livello più avanti.

Diciamo subito, per sgomberare il campo da ogni paura, che in Italia non si applicano i dettami del Common Core State Standards Initiative per insegnare la matematica, lo dimostra l’immagine che segue:

moltiplicazione

Tu da mamma cosa ne pensi di questo presunto errore di matematica? Ha sbagliato la maestra o il bambino?



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