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San Valentino 14 Febbraio, Origini e Storia della Festa

di Anna Pannico

14 Febbraio 2016

La festa di San Valentino è la ricorrenza dedicata agli innamorati, celebrata in gran parte del mondo il 14 Febbraio. Una festività apprezzata da molti, ma anche ignorata da tanti altri. Vi siete mai chiesti quali sono le sue origini, il perché si festeggiano proprio gli innamorati?

Tra storia e leggende, ecco perché San Valentino è il patrono dell’amore.

 San Valentino 14 febbraio

La ricorrenza di San Valentino è la più attesa da tutti gli innamorati. Fiumi di fiori, cuori e dolcezze passano davanti ai nostri occhi. Le vetrine dei negozi sono lì a ricordarci che l’amore va festeggiato, anche attraverso un dono. Gli abbracci sotto la luna, le lunghe passeggiate, i baci rubati, esprimono la bellezza del sentirsi parte dell’altro.

Il giorno di San Valentino, è la giornata in cui i desideri d’amore prendono il sopravvento, trasportandoci in una dimensione da favola. Insomma, sembra proprio una festività che meriti di essere ricordata.

Quella di San Valentino è una festa che ha le sue radici nei tempi più antichi. Diverse sono le leggende nate intorno ad essa.

Alcuni, fanno risalire le origini dell’odierno San Valentino alla cultura pagana, e nello specifico, al rito annuale dei “Lupercalia” in onore del dio della fertilità “Lupercus”.

Lupercus, era uno dei volti del dio della natura selvaggia e degli istinti. Questo rito, era celebrato proprio all’inizio della stagione primaverile (tempo di fertilità per la natura). I festeggiamenti si tenevano nella grotta sacra a Luperco, nella quale, secondo la leggenda, la famosa lupa trovò ed allattò i gemelli Romolo e Remo.
Qui i sacerdoti offrivano in sacrificio animali, e con il loro sangue battezzavano due fanciulli. Dopo la liturgia, i sacerdoti, correvano per la Via Sacra armati di una frusta di cuoio, e tutti coloro che erano colpiti da questa frusta, venivano “purificati” e resi fertili. Sia la terra che gli individui. Il secondo momento del rito, consisteva nell’estrarre a sorte il nome di due giovani, i quali sarebbero vissuti insieme per favorire la creazione, e garantire fertilità e moltiplicazione della comunità stessa.

Il culto di Lupercus, antenato della festa di San Valentino, continuò ad essere praticato anche dopo l’avvento del Cristianesimo. Ben presto, i padri della Chiesa, cercarono di <<cristianizzare>> questo rito, donandogli così un significato diverso. Difatti, proposero un santo per la protezione degli innamorati: appunto San Valentino, vescovo martorizzato un paio di secoli prima.

Anche intorno al vescovo San Valentino, diversi sono i racconti che gli attribuiscono il merito di patrono degli innamorati.

San Valentino era il vescovo della città oggi conosciuta come Terni, nel 270 d.C., periodo in cui il cristianesimo era considerato nemico del Sacro Romano Impero, pagano e politeista. È considerato il patrono degli innamorati, poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso a celebrare l’unione fra un pagano e una giovane cristiana. Purtroppo, proprio mentre si preparavano i festeggiamenti, la donna si ammalò di tisi. Ma seppure in punto di morte, il vescovo San Valentino esaudì il desiderio dei due giovani di unirsi in matrimonio.

Un altro racconto che sottolinea la dedizione di San Valentino per gli innamorati, è l’episodio della “Rosa della conciliazione”, in cui si narra che il santo sentendo due giovani fidanzati litigare, gli andò incontro con una rosa, invitandoli alla riconciliazione, e a pregare il Signore di mantenere vivo in eterno il loro amore. Si narra, che qualche tempo dopo la coppia gli chiese la benedizione del loro matrimonio. Da allora, il 14 di ogni mese diventò il giorno dedicato alle benedizioni.

Per la festa di San Valentino, esistono anche connotazioni più recenti e commerciali che non tanto si rifanno all’aspetto religioso. Si testimonia infatti, di un vero poema scritto da Carlo Duca d’Orleans a sua moglie, durante la sua prigionia nella Torre di Londra.

 San Valentino 14 febbraio

Il modo di ricordare l’amore in questo giorno, è diverso in tutto il mondo. Infatti, in ogni paese, San Valentino ha la sua particolarità.

  • In Germania ad esempio, gli innamorati scrivono bigliettini e acquistano regali per il proprio partner.
  • In Olanda e in Inghilterra si inviano biglietti alla persona amata, senza rivelare la propria identità.
  • In Giappone, le ragazze regalano una scatola di cioccolatini ai ragazzi, anche se non sono i loro fidanzati: vanno bene pure amici e colleghi di lavoro. Gli uomini che ricevono cioccolato a San Valentino, devono ricambiare il dono ricevuto regalando cioccolato bianco un mese dopo, cioè il 14 marzo.
  • Negli Stati Uniti, San Valentino viene festeggiato da tutti: anche i bambini si scambiano biglietti che raffigurano gli eroi dei cartoni animati.

Anche Papa Francesco all’udienza con i fidanzati, il giorno di San Valentino del 14 Febbraio 2014, ha sottolineato l’importanza del mettere Amore nelle nostre vite, di chiedere il nostro “amore quotidiano”, per assicurargli longevità.

Guardandoci intorno, e ripercorrendo la storia del giorno di San Valentino, sembra propria che abbia perso un po’ senso. Oggi, anche questa festa sembra essere diventata oggetto di business sminuendo e riducendo l’amore ad unico giorno dell’anno. Se questa ricorrenza è da sempre stata attribuita alla protezione di un santo, un motivo ci sarà. Probabilmente l’intento è quello di ricordarci che l’Amore è una realtà che esiste, che merita di essere vissuta e rispettata, favorendo così l’impegno ad onorare l’Amore non soltanto una volta l’anno, ma in ogni nostro gesto quotidiano.



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