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Veronica Panarello Svela il Movente della Morte di Loris, ma NON ci Sono Riscontri

di Federica Federico

28 Febbraio 2016

Veronica Panarello rivela nuovi particolari sulla morte di Loris ed emerge quello che potrebbe essere il motivo dell’omicidio, tuttavia, allo stato delle indagini, non vi sono prove nè indizi a supporto della nuova ricostruzione dei fatti professata dalla mamma di Loris.

Dalla quarta versione dei fatti, appena raccontata da Veronica Panarello, emergerebbe quello che lo stesso legale della donna ha definito, dinnanzi alle telecamere di Quarto Grado, “un movente forte”.

Veronica Panarello, dinnanzi ai magistrati e alla presenza del suo avvocato, lo scorso venerdì ha rilasciato nuove dichiarazioni che arricchiscono di particolari la sua ultima ricostruzione della scena del crimine (ricostruzione che attribuisce la responsabilità del delitto al nonno paterno).

Veronica ha rivelato che suo figlio l’avrebbe sorpresa mentre consumava un rapporto intimo col nonno: i due amanti si trovavano nella cucina di casa Stival, era sera e i bambini erano a letto.

veronica panarello nuovi particolari

Stando al racconto-confessione della Panarello, nonno e nuora si erano lasciati andare credendo che i piccoli stessero dormendo. Quando Loris sopraggiunse in cucina Veronica era completamente senza indumenti mentre il suocero era semi svestito. Scosso dalla scena in cui si era imbattuto, Loris si disse subito pronto a rivelare tutto al papà.

In un primo momento Veronica avrebbe tentato in ogni modo di dissuadere il bambino dall’intenzione di rivelare tutto a Davide Stival. Tuttavia nella mattina del delitto la Panarello era preoccupata perché Loris aveva ancora una volta manifestato l’intenzione minacciosa di parlare con suo padre.

Stando al racconto della Panarello, il 29 novembre 2014, giorno della tragedia, Veronica incontrò Andrea Stival mentre rincasava, dopo avere accompagnato il figlio minore in ludoteca, e il nonno si disse pronto a parlare lui stesso col nipote. Quella conversazione si sarebbe poi tramutata in una tragedia.

Veronica avrebbe assistito all’omicidio del figlio, compiuto dal nonno, l’uomo avrebbe strangolato Loris con un cavo elettrico grigio. Veronica Panarello ammette anche, però, di avere messo lei stessa le fascette elettriche nella disponibilità del nonno aiutandolo a fermare le mani di Loris perché il bimbo si dimenava.

La mamma non avrebbe chiamato i soccorsi perché vittima del terrore e fermata dallo stesso uomo che aveva ucciso il figlio.

Dopo una complicata relazione extraconiugale che, per ammissione della stessa Panarello, era nata nell’estate del 2014, Veronica assiste in silenzio alla morte del suo bambino, non chiama i soccorsi, non si oppone all’occultamento del cadavere e non confessa tutto subito per vergogna, questo quanto dichiarato dalla stessa Panarello.

Al momento la posizione del nonno è al vaglio degli inquirenti ma va chiaramente detto che non vi sono nè prove nè indizi che dimostrino una responsabilità di Andrea Stival, nemmeno vi sono elementi validia confermare la versione dei fatti riportata da Veronica Panarello.

Inoltre, stando sempre alle dichiarazioni della Panarello, il nonno si sarebbe occupato dell’occultamento del cadavere imponendo a Veronica di prendere parte al corso di cucina, come se nulla fosse accaduto.

L’Avvocato di Veronica Panarello rende noto che gli inquirenti stanno nuovamente analizzando tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza di santa Croce Camerina.

Lo scopo ultimo è appurare chi guidasse l’auto in corrispondenza a quella che gli investigatori ritengono essere la fase dell’occultamento del cadavere di Loris.

Nell’esame dei molti frame delle telecamere di sorveglianza si tiene conto degli orari in cui presumibilmente nella vettura vi era il corpo del povero bimbo che l’assassino (chiunque esso sia) stava per occultare.

Veronica Panarello avrebbe fornito anche un particolare nuovo, ulteriore e importantissimo: ha affermato, infatti, che quando incontrò Andrea Stival sulla strada del rientro a casa (prima dell’omicidio di Lorie e dopo aver portato il figlio minore in ludoteca) il nonno si accomodò sul sedile posteriore della vettura. Pertanto ora l’accertamento investigativo interverrà sui frame che possono confermare visivamente detta presenza.



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