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Bambina Appena Nata in Campo Profughi (FOTO)

di Gioela Saga

15 Marzo 2016

Un’immagine ha fatto il giro del mondo in questi giorni, un’immagine cruda e di una semplicità disarmante: una bambina appena nata viene lavata in un pozzanghera di fango in un campo profughi di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia.

Bambina appena nata fotografata in un campo profughi lavata tra le pozzanghere

bambina appena nata fotografata in campo profughi

Pare che la mamma del piccolo sia arrivata lì dove più di 16 mila rifugiati tra fango e pioggia aspettano di poter iniziare una nuova vita, aspettano che vengano vistati i loro documenti, aspettano che qualcuno gli porti qualche coperta e del cibo, aspettano…

Più della metà dei rifugiati sono donne e bambini che vivono in condizioni precarie.
Bayan, la bambina appena nata, è una bimba profuga siriana che, a dispetto di tutti e tutto, nasce: la vita vince su tutto e non ha paura. I suoi genitori con i tre fratellini sono in fuga dalla città siriana di Idlib dove tutto è distruzione e morte.

bambina appena nata fotografata in campo profughi

Lei malgrado tutto ce l’ha fatta e vede la luce. Non è certo una nurserie calda e accogliente, quella che ogni bambino si meriterebbe, ma le prime immagini che la circondano sono quelle di una tenda, del filo spinato che la separa dal resto del mondo, il papà la lava tra la pozzanghera e l’acqua di una bottiglietta che sacrifica volentieri per la figlia. Il destino di nascere in un posto “diverso”, in un posto così e senza nessuna colpa…

Chi vi scrive è una mamma che non può non sentirsi coinvolta, non può non sentire lo stridore di questi piccoli vagiti con il mondo che li circonda. Non conosco la politica ma sono un essere umano e immagini come queste non dovrebbero esistere.

Mi hanno insegnato che bisogna riconoscere il divino in ogni uomo e questo piccolo bimbo mi ricorda proprio Gesù Bambino, non accolto, la cui madre deve vagare alla ricerca di un giaciglio sul quale darlo allo luce, un bimbo nudo davanti al mondo, nato al freddo e senza niente. Un mondo che sta a guardare in parte indifferente, in parte girando canale davanti ad un’immagine che può disturbare, alcuni commossi ma apparentemente impotenti.

bambina appena nata fotografata in campo profughi

Campo profughi di Idomeni

La vera storia della bambina appena nata fotografata nel campo profughi

Dalla fonte originale greca si apprende che la bimba era stata in realtà partorita 20 giorni prima sull’isola di Samo dove la famiglia era approdata dall’Egeo.

Il fotografo spagnolo Iker Pastor che lavora per il quotidiano El Espagnol pubblica la foto il 6 marzo scorso su Twitter, accompagandola con il titolo “E la vita continua a Idomeni”.

bambina appena nata fotografata in campo profughi

Bambina appena nata o di soli 20 giorni davvero non importa, non è una grande differenza e il campo di Samo non doveva essere poi molto diverso da quello di Idomeni. Pastor riprende dunque uno spaccato di vita di questa piccola profuga nei suoi primi giorni. Il fotografo riesce, con l’aiuto di un interprete locale, a parlare con il padre che racconta che la moglie, 33 anni, Ahmad viaggia con lui, Soulaf di 36, e con gli altri 3 bambini di 6, 8 e 10 anni. Soulaf è tra coloro che non hanno perso la speranza e sono determinati a continuare il loro viaggio verso il Nord Europa.

Eppure ancora ricordo le parole che Primo Levi ci chiedeva di scolpire nel nostro cuore, nel considerare se persone a cui era stato tolto tutto, anche la dignità, potevano essere definiti uomini da altri uomini che li avevano lasciate in quelle condizioni… E’ forse molto diverso tutto ciò?

bambina appena nata fotografata in campo profughi

Sono parole che dovrebbero risuonare nel cuore di tutti alla ricerca di risposte immediate, non politiche, non sociali, ma semplicemente umane. Non abituiamoci a vedere immagini così, non riteniamole inevitabili.



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