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Spiagge pulite: gettare i rifiuti nell’immondizia, non sporcare la sabbia

di Mamma Elisa

25 Luglio 2011

Vi è mai capitato di assistere e osservare atteggiamenti poco educati, incivili e menefreghisti al mare?

Ormai le spiagge sono piene e affollate. I bagnanti non sono tutti uguali, così a popolare le battigie c’è gente che tiene al benessere dell’uomo e della natura che fa parte di noi; poi c’è anche gente che, fregandosene del prossimo e nello stesso tempo dell’ambiente che ci circonda, è pronta, senza alcun pudore e senza alcun rispetto, a “lasciare traccia del suo passaggio”. Quest’ultimo genere di persone sporca le spiagge, lo fa in molti modi partendo dall’odioso mozzicone di sigaretta abbandonato sulla sabbia … come se la stessa fosse una enorme pattumiera capace di contenere tutto.

Purtroppo assisto quotidianamente a questi gesti e mi sono trovata più volte a “combattere” con queste persone ottenendo come risultato tanta rabbia e nervosismo da parte mia, leggerezza e menefreghismo dall’altra parte.

Bisognerebbe riflettere sul fatto che tutti rifiuti esigono sempre un “tempo di smaltimento”, ovvero tutto ciò di cui noi ci liberiamo dopo l’uso o ci avanza dall’uso e viene considerato come scarto una volta “butatto” necessita di un “tempo” più o meno lungo per essere smaltito e “scomparire”. Ciò significa che l’immondizia è dura a morire, è un’illusione credere di essersene liberati con il solo gesto di “buttarla”.

Ogni cosa, tutto quello che viene gettato nel sacchetto della spazzatura, come in mare, sulla sabbia o comunque lasciato da qualsiasi parte impiega il suo tempo – a volte tantissimo – per degradarsi.

Ecco alcuni esempi:

  • Un torsolo di mela impiega dai 3 ai 6 mesi
  • Un mozzicone di sigaretta da 1 a 5 anni
  • Una gomma da masticare 5 anni
  • Una bottiglia di vetro, a seconda della grandezza, non meno di 1000 anni
  • Una bottiglia di plastica non si degrada mai completamente

I nostri figli imitano tutti i nostri comportamenti, quindi mi chiedo cosa impareranno i figli di quelle persone che sporcano e inquinano senza coscienza critica? Come diventerà il nostro mondo domani se noi genitori non ci impegnamo ad insegnare alle nuove generazioni il rispetto per la natura e le persone, l’educazione civica e il viver civile? Perchè certi adulti danno questi brutti esempi?

Insegniamo ai bambini che la natura è un dono prezioso, è “grande” ma va difesa, curata e amata. Cosideriamo quanto già la natura è stata sfruttata.

Tutto è vita, anche la sabbia su cui mettiamo i piedi.

Mio figlio, che sta imparando a rispettare la natura, quando siamo in spiaggia si diverte a ripulire con il rastrello e paletta il pezzetto su cui alloggiamo con il nostro ombrellone. Prende i suoi “attrezzi del mestiere” e ogni volta che trova un mozzicone, un pezzo di plastica o una carta lo raccoglie con la paletta e lo va a buttare nella spazzatura seguendo debitamente le regole della differenziata. Chiaramente non toccherebbe a mio figlio gettare l’immondizia altrui, questo semplice gesto di buttare la carta nella spazzatura è cosa che avrebbe dovuto fare quell’adulto non curante a cui apparteneva il rifiuto lasciato sulla spiaggia come se niente fosse.

Mio figli ha solo 4 anni e, seppur per lui fare questo è un gioco, ha capito che tenere pulito l’ambiente nel quale vive è qualcosa di importante, sa che non va gettato niente per terra, pian piano sta imparando il rispetto per le cose.

Lui è piccolo eppure sa che certe cose non si fanno perché invece alcuni adulti agiscono normalmente con non curanza?

Diamo il buon esempio ai bambini che sono il nostro futuro, insegniamo loro cosa è giusto e cosa è sbagliato anche quando si parla di natura, educhiamoli tramite il gioco, anche cantando delle canzoncine a tema, facendo dei disegno o giocando agli spazini ecologici con rastrello e paletta … ma facciamo tutto il possibile affinché grazie anche a loro domani il mondo sia più pulito.



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