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Congiuntivite Bambini: Sintomi e Cure Naturali per Guarire

di Federica Federico

12 Aprile 2016

La congiuntivite è un’infiammazione che determina arrossamento all’interno delle palpebre; lacrimazione abbondante; palpebre appiccicose; sensazione di sabbia negli occhi e in caso di congiuntivite batterica secrezione di pus (il medico parlerà di secrezione purulenta).

Malgrado alcuni sintomi comuni (rossore, lacrimazione, palpebre attaccaticce e fastidio diffuso all’interno dell’occhio) la congiuntivite non è tutta uguale, essa può essere virale (nella forma meno aggressiva e preoccupante), allergica (quando dipende da pollini o agenti chimici esterni) o batterica (facilmente riconoscibile per la secrezione giallastra e appiccicosa).

La congiuntivite allergica (come quella causata dalla reazione negativa ad un agente esterno) non è contagiosa, mentre sono contagiose la congiuntivite virale e quella batterica.

Pertanto, in presenza di congiuntivite, e prima di avere assodato che si tratti di una forma allergica, è bene destinare al soggetto malato degli asciugamani personali e evitare che condivida con altri cuscino e lenzuola.

congiuntivite bambini sintomi e cure

La congiuntivite virale è una complicanza comune del raffreddore a cui spesso si associa. I tempi di guarigione variano tra i 4 e i 7 giorni.

La congiuntivite allergica sopraggiunge, invece, con l’avvicinamento al fattore scatenante, in caso di allergia ai pollini, per esempio, tale disturbo sarà stagionale e rischierà di ripetersi di anno in anno nei periodi di impollinazione (maggio – giugno). Possono scatenare congiuntivite allergica anche prodotti chimici come profumi o dopobarba, saponi o creme. Conoscere la causa della congiuntivite allergica è importante per allontanare e isolare il fattore scatenante ed eventualmente per fare una corretta profilassi.

La congiuntivite batterica è la sola che necessita di un adeguato trattamento farmacologico antibiotico (collirio o pomata a discrezione del medico e a seconda dei casi). Posto che solo il medico può diagnosticare una congiuntivite batterica e prescrivere la giusta cura, la malattia, in genere, incomincia a regredire intorno alle 72 ore dall’inizio della cura.

La pulizia pedissequa dell’occhio, anche ogni 2 ore in caso di secrezioni frequenti, è la prima cura valida contro ogni congiuntivite: fate bollire dell’acqua sul fuoco o, in alternativa, adoperate della soluzione fisiologica (le fialette monouso sono estremamente igieniche); con un batuffolo d’ovatta imbevuto pulite l’occhio procedendo prima con la rimozione di eventuali secrezioni secche; cambiando frequentemente batuffolo e irrorando l’occhio negli angoli; liberate le aree laterali procedendo sempre dall’interno verso l’esterno.

Se ad avere la congiuntivite è il bambino e il pediatra ha prescritto delle gocce o una pomata è bene sapere che:

  • gocce e pomata vanno applicate quando il bimbo è sveglio;
  • la pomata va applicata all’interno dell’occhio ma se il bimbo è troppo irrequieto accontentatevi di distenderla sul margine della palpebra, sciogliendosi arriverà comunque nell’occhio;
  • per instillare le gocce di collirio nell’occhio del bambino è preferibile inserirle nell’angolo interno, facendo attenzione a mantenere l’occhietto del bimbo chiuso per qualche secondo dopo la somministrazione della medicina (chiudere l’occhio del piccolo serve a far sì che le gocce non fuoriescano).

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  • In caso di congiuntivite batterica, è buona norma prolungare la somministrazione di gocce e pomata per almeno 2 giorni dopo la fine delle secrezioni.

Cosa NON fare in caso di congiuntivite:

Non auto-prescrivete nessuna medicina ai bambini affetti da congiuntivite, consci del fatto che la malattia non è sempre uguale, valutate di chiedere aiuto ad un esperto.

In caso di congiuntivite allergica non rinunciate alla profilassi.

Non staccate le croste secche con le mani e senza averle inumidite, ma ricorrete sempre alle spugnature con batuffoli di ovatta, come descritto in questo testo.

Dissuadete i bimbi dallo strofinarsi gli occhietti è un gesto comune tra i piccoli affetti da congiuntivite ma massimizza gli arrossamenti e non aiuta la guarigione.

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Ecco quando allertare il medico in caso di congiuntivite o sospetta congiuntivite:

Chiamate il medico quando le palpebre sono molto gonfie.

Sottoponete la congiuntivite all’attenzione di un dottore se il bulbo oculare brucia, se le secrezioni sono troppo abbondanti o se l’infiammazione è eccessivamente estesa.

Chiamate sempre il pediatra quando il piccolo malato sia un bambino e fatelo immediatamente se il bimbo ha un’età inferiore al mese di vita.

E’ importante sfatare un mito: le infezioni da congiuntivite (anche batterica) se ben trattate non hanno alcuna conseguenza sulla salute e non danneggiano la vista.



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