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Allarme Insalata: 2 Morti e Centinaia di Persone Infette

di Maria Corbisiero

19 Luglio 2016

Secondo gli ultimi aggiornamenti effettuati in data 14 luglio 2016, attualmente si contano 151 casi di persone infette da Escherichia coli, nello specifico dal ceppo O157.

 

I particolari sono riportati sulla pagina del sito del governo del Regno Unito, interamente dedicata agli aggiornamenti sull’ allarme insalata, dove si rivela che il paese più colpito è l’Inghilterra, maggiormente la zona sud-ovest, dove, in data 13 luglio 2016, si sono registrati 144 casi di persone infette, mentre 6 ne sono stati riscontrati in Galles e uno in Scozia.

Allarme insalata: non confermata la fonte del focolaio.

 

Allarme Insalata: 2 Morti e Centinaia di Persone Infette da E.Coli

Pur confermando che tutte le persone che attualmente risultano infette dal batterio E. Coli O157 abbiano mangiato in precedenza dell’insalata mista che includeva anche la rucola, la dottoressa Isabel Oliver, direttore del Public Health England (PHE), l’equivalente del nostro Ministero della Salute, ha affermato che la fonte del focolaio non è stata ancora confermata e che si continua a procedere con i test e l’osservazione.

Oltre la rucola infatti, indicata come possibile veicolo di trasmissione, non vengono esclusi altri prodotti alimentari come possibile fonte.

 

Al momento i test condotti sui campioni prelevati dalle persone colpite indicano che il ceppo in questione è stato probabilmente importato, si presume che la sua provenienza sia il bacino del Mediterraneo (dato non ancora confermato).

 

La dottoressa Oliver afferma inoltre che il governo inglese sta lavorando a stretto contatto con la Food Standards Agency – dipartimento del governo inglese non ministeriale che si occupa della protezione della salute pubblica legata agli alimenti in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord – al fine di rintracciare alcuni campioni di insalata prodotti e coltivati sia nel Regno Unito che in altre parti d’Europa.

Le analisi condotte sino ad oggi su questi ultimi hanno dato esito negativo per l’E. Coli O157 ma si precisa che è alquanto difficile identificare il batterio analizzando gli alimenti.

Pertanto, si legge sull’ultimo aggiornamento del governo dedicato all’ allarme insalta che, in via precauzionale, le autorità sanitarie hanno imposto ai commercianti, tra cui i ristoratori, di non aggiungere la rucola nella preparazione delle insalate miste finché non si avranno ulteriori informazioni in merito.

Allarme insalata: Escherichia coli O157 e prevenzione.

Allarme Insalata: 2 Morti e Centinaia di Persone Infette da E.Coli

Al fine di limitare la contaminazione da E. Coli O157 – particolare ceppo del batterio Escherichia coli, causa di diarrea lieve o emorragica e capace di provocare sindrome emolitica uremica (SEU) che comporta un’insufficienza renale acuta, anemia emolitica e trombocitopenia – il governo sanitario inglese ha rimarcato l’importanza del rispetto delle basilari norme igieniche, soprattutto per quanto concerne gli alimenti.

 

L’infezione da E. Coli O157 infatti è dovuta principalmente al consumo di cibi crudi o poco cotti che sono stati precedentemente contaminati da terra o acque a loro volta contaminate.

Tale malattia inoltre può essere trasmessa tra persone infette.

 

Ecco perché all’ allarme insalata sono state associate alcune indicazioni fondamentali al fine di limitare la trasmissione e la contaminazione.

Per prima cosa è importante lavarsi bene le mani che rappresentano un veicolo primario per i batteri, successivamente si consiglia di rimuovere il terreno che si è depositato sulle verdure prima di conservarle all’interno del frigorifero e, cosa ancora più importante, di lavare accuratamente queste ultime, in particolar modo le insalate, prima di consumarle crude.

Accortezza che deve essere adottata anche per la frutta.

 

Fonte: Gov.Uk



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